Padre Luca Garbinetto- Commento al Vangelo del 8 Novembre 2020

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Ma da dove viene, questo Sposo, atteso dalle vergini?

Il Cantico dei Cantici dice che lโ€™amata si alza, e fa โ€œil giro della cittร  per le strade e per le piazzeโ€, e dal suo cuore sgorga un grido di smarrimento, forse di angoscia: โ€œVoglio cercare lโ€™amore dellโ€™anima mia. Lโ€™ho cercato ma non lโ€™ho trovatoโ€ (Ct 3,2). Cosรฌ le dieci vergini della parabola, che escono incontro allo Sposo. E ci si immagina di vederlo lร , dentro un palazzo meraviglioso, ad attenderle, perchรฉ comunque, come raccontano altri passi evangelici, egli รจ il Figlio del re, e il banchetto nuziale sarร  imbandito nelle ricche sale del padre di lui.

Le donne vanno, cinque sagge e cinque stolte, ma tutte spinte dallo stesso desiderio di lui, dalla stessa passione di amore che abita il cuore delle fanciulle e rende fresco il loro danzare. Raccontano gli esegeti che era tipico del rito nuziale ebraico portare piccole lampade in mano, da parte delle future spose, che facilmente esaurivano lโ€™olio per la fiamma. E si intrecciavano cosรฌ tradizionali danze per riempire di nuovo i piccoli preziosi oggetti, a illuminare la notte dellโ€™attesa.

Questa attesa dello Sposo si prolunga, la trepidazione cresce, forse la stanchezza, ma soprattutto la sensazione di essere al cospetto di un mistero grande.

Dove sta, lo Sposo? Perchรฉ tarda?

รˆ la ferita della Chiesa โ€œmalata dโ€™amoreโ€ (Ct 5,8), che va e aspetta. รˆ il mistero di un Oltre, che sappiamo essere il mistero del Dio creatore, che avvolge lโ€™intera creazione, che si affaccia e scompare (cfr. Ct 5,4-6). Il sogno che dimora nellโ€™intimo delle giovani donne รจ che lโ€™abbraccio dellโ€™Amato avvolga il proprio corpo esile e bello, e che sotto la testa scivoli il braccio che sostiene chi si appoggia per riposare (cfr. Ct 2,6). Dormire รจ segno di abbandono, le vergini sembrano ripetere il mistero originale del sonno di Abramo, che riporta alla condizione di fragilitร  ma anche di consegna, inerme, a Colui che tutto puรฒ perchรฉ tutto conosce.

Si appisolano, le fanciulle, e la notte avanza. Quando si alza il grido che annuncia lโ€™arrivo dello Sposo la sorpresa coglie chi non รจ preparata. La fiamma va riaccesa, solo chi porta luce in sรฉ puรฒ riconoscere Colui che viene. Perchรฉ la luce stessa ha le striature dellโ€™Amato.

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Cosa sono, infatti, quei piccoli vasetti colmi di olio che solo le sagge hanno preso con sรฉ?

E perchรฉ non li possono condividere per dare speranza anche alle altre? Sembra di poter riconoscere in essi il simbolo di ciรฒ che, nella vita, nel cammino del giorno, esse hanno incontrato e riconosciuto come passaggio dellโ€™Amato. Sono la scia del suo profumo, le tracce dellโ€™Unto che โ€“ ora lo cominciamo a intuire โ€“ non sta dentro le stanze del palazzo, ma รจ uscito e si muove giorno dopo giorno fra le vie della cittร .

Ogni ragazza, come ogni altra persona che viene al mondo, รจ visitata dallo Sposo, innamorato di lei, dentro le ordinarie vicende della vita. Ed รจ lรฌ che รจ possibile cogliere la Sua presenza, discreta, ma fedele, silenziosa, ma reale.

Lโ€™Amato seduce, perchรฉ รจ innamorato.

La vigilanza รจ lโ€™arte di saper raccogliere ciรฒ che di Lui รจ sparso fra i mattoncini delle viuzze dellโ€™esistenza, i segni del Suo transito, con le fermate, appoggiato ai nostri muri, dallโ€™odore di pace per sconfiggere le paure.

Le vergini sagge sono coloro che hanno saputo stare attenti alle piccole visite dentro lโ€™esistenza normale, da parte del Figlio del Re, che sempre si muove per primo, prende lโ€™iniziativa e viene incontro. รˆ Lui stesso che si presenta al tempio della vita comune, abbandonando definitivamente i confini del sacro, per mostrare che ogni attimo, se vi รจ un Amato che ama, diviene sacro. Le vergini sagge danzano della gioia di un fidanzamento riconosciuto e goduto nel via vai dโ€™ogni giorno, che รจ raccolto dentro i vasi di creta della propria fragilitร , ma sono giร  anticipazione del tesoro dellโ€™incontro definitivo.

Cosรฌ esse non possono cedere quelli che sono i propri personalissimi passi di intimitร  con lo Sposo, quelli che rendono possibile riconoscerne il profumo e il sorriso nel momento delle nozze. Cosรฌ ciascuno di noi dovrร  fare i conti con la propria capacitร  di scoprirsi amato gratuitamente, in segni piccoli ma concreti, dentro la propria storia, che diviene โ€“ qui e ora โ€“ appassionata storia dโ€™amore. Anche nella sofferenza, anche nello smarrimento del tempo.

E cosรฌ allโ€™accadere della Sua venuta, lo stupore sarร  tanto.

Perchรฉ non da un maestoso portone di una reggia, nรฉ dai segreti nascosti di inesplorabili stanze principesche scenderร  a noi lo Sposo, bensรฌ apparendo, pure Lui, trafelato e gioioso da una viuzza laterale a fianco della piazzetta dove, con le vergini, anche noi ci saremo assopiti. Lโ€™ingresso al banchetto nuziale รจ passo condiviso, tra lโ€™Amato e lโ€™umanitร  Amata, tra Egli e ogni sua creatura prediletta, che attraverseranno insieme lโ€™ultima soglia senza il tremore della solitudine, ma riscaldati entrambi dal reciproco scambio di riverberi di luce e di brezze profumate.

La morte, cosรฌ, non fa piรน paura. E la vita diviene il delicato e commovente preludio di una danza di festa, eterna, i cui passi, fin dโ€™ora, sono sempre di coppia.

Padre Luca Garbinetto, Pia Societร  San Gaetano –ย Fonte

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