Padre Giulio Michelini – Commento al Vangelo di domenica 21 Giugno 2020

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Gridatelo dai tetti

In questa domenica e nella prossima proclameremo parte di quel discorso di Gesรน conservatoci dal Primo Vangelo definito โ€œmissionarioโ€ o โ€œapostolicoโ€, e che prende praticamente tutto il decimo capitolo (Mt 10,5-42). รˆ il secondo lungo discorso del Vangelo di Matteo: inizia con la chiamata e lโ€™invio dei dodici e si conclude con quella formula tipica che in Matteo troviamo sempre a conclusione di ogni discorso di Gesรน: ยซQuando Gesรน ebbe terminato diโ€ฆยป (Mt 11,1). Anche il Vangelo secondo Luca contiene le parole di questo discorso: segno che Matteo e Luca hanno probabilmente attinto ad una stessa fonte che invece Marco ha tralasciato o di cui non era a conoscenza.

Il segmento di oggi del discorso missionario riguarda due aspetti della missione: la paura nella persecuzione (10,26-31) e il riconoscere o rinnegare Gesรน (32-33).

Dove viene annunciato il Vangelo, lรฌ ci sarร  opposizione da parte di qualcuno. รˆ strano che nel nostro versetto 10,28 (ยซNon abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere lโ€™animaยป) non si chiarisca con precisione chi sono โ€œquelliโ€ che cercano di uccidere il corpo; anche prima, in 10,17, si parlava genericamente di โ€œuominiโ€ che consegneranno i discepoli di Gesรน nei tribunali, e in 10,19 e in 10,23, ancora, il soggetto della persecuzione non รจ espresso chiaramente. Il Vangelo รจ scomodo e puรฒ sempre, in ogni tempo e in ogni contesto, portare alla morte di chi lo annuncia. Allโ€™inizio della storia della Chiesa, le parole di Gesรน devono aver sostenuto i discepoli perseguitati dagli imperatori romani, ma ancora recentemente le vittime delle ideologie sarebbero capaci di spiegarci, con il loro martirio, il senso di questo discorso missionario. Ecco perchรฉ Gesรน dice che se il prezzo da pagare per il Vangelo รจ a volte quello della vita, questa non viene mai tolta, ma, anzi, รจ data davvero: chi uccide il corpo non ha mai il potere di togliere anche lโ€™anima.

Nel Vangelo, si diceva, cโ€™รจ qualcosa di scomodo e di pericoloso. Quando il messaggio viene addomesticato, diventa innocuo e non serve a nulla, come il sale della terra puรฒ solo essere gettato. Di piรน: se la Parola di Gesรน non viene gridata dai tetti, e non รจ detta apertamente, nella luce, non รจ efficace. Si puรฒ allora vedere, in queste parole, anche la persona stessa di Gesรน, e anche il modo in cui Egli si รจ inteso come Messia. Gesรน non ha mai avuto paura di dire le cose chiaramente, anche quando questo avrebbe potuto nuocergli. Il Vangelo di Giovanni ci spiega bene lโ€™opera di Gesรน, quando riporta la sua risposta al sommo sacerdote che lo interroga nel Sinedrio: ยซIo ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascostoยป (Gv 18,20). Guai a noi se ritenessimo che le parole del Vangelo sono qualcosa di esoterico, un messaggio riservato a pochi iniziati che soli possono comprenderle e viverle: come Gesรน ha parlato apertamente, anche la Chiesa ha il dovere di non tacere.

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Puรฒ anche mancare il coraggio della testimonianza, come รจ giร  accaduto nella storia della Chiesa, con i lapsi, che durante le persecuzioni avevano sacrificato agli idoli per salvarsi la vita. Rinnegare Gesรน, non riconoscersi piรน in lui e in quello che ha fatto, abbandonarlo, รจ spesso la soluzione piรน facile, un rischio per ogni cristiano, lo stesso che anche Pietro ha affrontato, fallendo. Il verbo usato in questa pericope, โ€œrinnegareโ€, รจ proprio quello che dice ciรฒ che Pietro ha fatto, negando di aver conosciuto Gesรน (cf. Mt 26,70.72).

Gesรน stesso รจ al centro del messaggio del Regno dei Cieli, quello che gli apostoli devono annunciare come ormai โ€œvicinoโ€ (cf. Mt 10,7). La relazione con quel Dio del Regno che viene annunciato รจ possibile solo attraverso Gesรน, scrive Matteo: rigettarlo, significa essere rigettati da Dio. ยซLโ€™importanza della cristologia per Matteo รจ chiaramente evidente in queste frasi. Gesรน รจ sia lโ€™oggetto dellโ€™annuncio missionario, e anche lโ€™unico mediatore presso il Padre. Non esiste una zona di mezzo o โ€œneutraโ€: o si รจ per Gesรน, o si รจ contro di lui. I confini del giudaismo vengono qui oltrepassati, perchรฉ mai nessun profeta, o scriba, o rabbi, ha mai detto prima queste cose. Matteo ci mette continuamente davanti allโ€™unicitร  di Gesรนยป (Hagner).


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