Siamo ancora nel contesto del c.d. discorso della montagna, il primo discorso di Gesรน nel vangelo secondo Matteo. Dopo le Beatitudini, ecco che in questa domenica il Gesรน del Primo vangelo enuncia alcuni principi generali (5,17-20), che reggono tutta questa parte. Come presupposto di quello che si leggerร si devono tenere presenti almeno due elementi fondamentali. Il primo: la Legge o, in ebraico, Torร , รจ il dono piรน grande che Dio abbia fatto ad Israele. Con esso รจ data la possibilitร agli uomini e alle donne che si affidano a Lui di vivere nella giustizia, conformemente alla volontร di Dio.
Da questo punto di vista, non vi รจ alcuna opposizione tra Legge e Vangelo, e Gesรน stesso puรฒ essere considerato come la Torร vivente. In questo senso, i toni che si possono trovare in alcune lettere di Paolo, come quella ai Galati, a riguardo della salvezza per le opere della Legge o per la fede, sono estranei al vangelo secondo Matteo, pensato per una comunitร che non vuole staccarsi dal Giudaismo. Quello che Paolo dice va dunque visto in funzione dei lettori a cui si rivolge: pagani che, in quanto tali, non erano obbligati ad osservare la Legge, e quindi potevano entrare nellโalleanza con Dio attraverso la fede in Gesรน Cristo. Il secondo elemento da tenere presente รจ che il Gesรน di Matteo attualizza la Legge per renderne possibile la sua applicazione, e perchรฉ questa non rimanga lettera morta. Gesรน, come vedremo subito, va al cuore della Legge, cogliendone gli elementi fondamentali che potrebbero sfuggire a chi la volesse osservare nella sua integritร .
Ai principi fondamentali di cui si รจ detto seguono sei casi concreti (sei esempi) di interpretazione della Torร (5,21-48), introdotti ogni volta da una citazione dal Primo Testamento (ยซavete inteso che fu dettoยป), ripresa e commentata da Gesรน (ยซe io vi dicoยป). Noi evitiamo, con studiosi come Aaron M. Gale e altri ancora, a riguardo degli esempi presentati da Matteo in 5,21-48, di parlare di โantitesiโ, e preferiamo lโidea di โattualizzazioneโ o, meglio, in senso ancora piรน tecnico, di โintensificazioneโ dei precetti, paragonabile a quelle previste nella Mishnร quando si deve โfare una siepe attorno alla Torร โ (Mishnร , Avot 1,1). Il precetto deve essere custodito (protetto da una siepe), ma anche spiegato e arricchito (dalla Torร orale, quella che Gesรน dร ora dal monte), perchรฉ sia vissuto da ogni generazione, tenendo conto dei cambiamenti. Per entrare in un caso semplice ma concreto: i rabbini avevano anche solo di maneggiare alcuni utensili in giorno di sabato (divieto non presente nella Torร , che in veritร si limita a poche proibizioni per questo comandamento), per evitare che attraverso di essi si compisse un lavoro.
Il caso dellโomicidio in 5,21-25 รจ, a riguardo, illuminante. Gesรน ovviamente non nega il comandamento ricevuto (e dunque, รจ forse meglio tradurre ยซe ora io vi dicoยป, piuttosto di ยซma io vi dicoยป o ยซe invece io vi dicoยป, che puรฒ creare fraintendimenti), ma per evitare una potenziale interpretazione riduttiva, ne intensifica il valore considerando omicidio ciรฒ che, strettamente parlando nella norma del decalogo (Es 20,13 TM), non lo รจ. Se nella Legge si dice โsemplicementeโ di ยซnon commettere volontariamente un omicidioยป, per Gesรน lโomicidio รจ anche trattare male il prossimo.
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La procedura esegetica che il Gesรน di Matteo adotta รจ rabbinica, ma il contenuto di quanto dice non sempre รจ in accordo con i farisei, come si puรฒ vedere a proposito della discussione sul lavarsi le mani in 15,1-20 e di quella sul divorzio (vedi commento a 19,3-12).
Gesรน, dunque, bisogna ripeterlo, non abolisce la Torร , ma propone una giustizia piรน radicale di quella di scribi e farisei (5,17-20). Gesรน รจ venuto a confermare la Torร , nel senso che ne rivela il significato pieno che corrisponde allโintenzione del โlegislatoreโ (Dio stesso), conformemente a quanto ci si aspettava dal Messia. Ma questo non esclude che Gesรน confermi la Torร in quanto la osserva pienamente, rinnovandola e trasfigurandola: ยซGesรน, il Messia dโIsraele, il piรน grande quindi nel regno dei cieli, aveva il dovere di osservare la Legge, praticandola nella sua integritร fin nei minimi precetti, secondo le sue stesse parole. Ed รจ anche il solo che lโabbia potuto fare perfettamenteยป (Catechismo della Chiesa Cattolica, 578). La Torร viene riportata da Gesรน alla sua finalitร originaria, e gli esempi sui quali si esercita il Messia vogliono proprio mostrarne la possibilitร : si veda quello visto sopra, col quale Gesรน non intende in senso restrittivo lโomicidio, ma lo vede in ogni male fatto al fratello.
Se Gesรน non contesta la Torร in sรฉ, si deve piuttosto dire che lโevangelista Matteo รจ in polemica con alcune delle linee esegetiche rabbiniche a lui contemporanee, come si evincerร soprattutto dalle parole dure che Gesรน rivolgerร ai farisei nel cap. ventitreesimo. Riprova ne รจ che per la questione sul divorzio, rispetto allโanalogo racconto di Marco, Matteo farร intervenire Gesรน nel campo dellโannoso dibattito sullโinterpretazione di un testo del Deuteronomio, che al tempo divideva proprio i farisei. Ecco dunque il significato dei vv. da 18 a 20, in cui sono enunciati altri principi derivanti dal primo in Mt 5,17, e che si chiudono con lโindicazione su come i discepoli di Gesรน dovranno interpretare la Torร , seguendo lโesempio del maestro: con unโermeneutica che supera quella dei farisei e degli scribi โ detentori, al tempo in cui Matteo scrive, dellโautoritร sullโinterpretazione โ per evitare cosรฌ i giudizi erronei in cui spesso questi incorrono (cfr. p. es. Mt 15,7; 22,18), e soprattutto per trovare e attuare il senso profondo della Parola di Dio.
Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide
Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร dato ciรฒ che a lui piacerร .
Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Beato chi cammina nella legge del Signore
Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.
Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.
Seconda Lettura
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria
Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi
1 Cor 2,6-10
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo lโha conosciuta; se lโavessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.
Dal Vangelo secondo Matteoย
Mt 5, 17-37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร uno solo di questi minimi precetti e insegnerร agli altri a fare altrettanto, sarร considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร e li insegnerร , sarร considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โStupidoโ, dovrร essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โPazzoโ, sarร destinato al fuoco della Geรจnna.
Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto dโaccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino allโultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.
Fu pure detto: โChi ripudia la propria moglie, le dia lโatto del ripudioโ. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโadulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: โNon ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizioโ. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: โNon commetterai adulterioโ. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โsรฌ, sรฌโ, โno, noโ; il di piรน viene dal Malignoยป.
Parola del Signore
