Padre Giulio Michelini – Commento al Vangelo di domenica 1 Marzo 2020

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La scena della prova di Gesรน puรฒ essere suddivisa in tre parti, incorniciate da unโ€™introduzione e una conclusione. In 4,1 si presentano gli attori del dramma (Gesรน, lo Spirito, il diavolo) e il luogo della prima tentazione (il deserto); sono descritte poi la prima prova (4,2-4), la seconda (4,5-7) e lโ€™ultima (4,8-10). In 4,11 si descrive la partenza del diavolo e lโ€™arrivo degli angeli. Ogni prova comporta: 1) lโ€™identificazione di un luogo; 2) la provocazione del tentatore, che nelle due prime prove si apre sempre con la formula: ยซse sei Figlio di Dioยป: 3) la risposta di Gesรน con frasi tratte dalla versione greca della Bibbia e la formula: ยซรจ scrittoโ€ฆยป. Dopo la citazione scritturistica fornita da Gesรน in risposta alla prima tentazione, anche il diavolo si esercita, per la seconda prova, nel riprendere testi dalla Bibbia.

La prova non รจ un incidente di percorso: non solo รจ permessa, ma voluta, perchรฉ รจ lo Spirito che conduce Gesรน in un luogo deserto.

Lโ€™ordine dei luoghi in cui avvengono le tentazioni รจ caratteristico di Matteo: in Luca la seconda e la terza prova sono invertite. Il diavolo porta Gesรน da un luogo non affollato, il deserto, a un luogo piรน elevato e centrale, Gerusalemme, addirittura nel santuario, e poi in un luogo ancora piรน alto, idealmente fuori dalla terra dโ€™Israele, dal quale puรฒ vedere tutti i regni del mondo. Proprio a causa di questi spostamenti geografici, non รจ possibile sostenere che le tentazioni di Gesรน sono come quelle di Israele nel deserto: questo luogo รจ lo spazio della prima prova, ma non delle successive (e allora non รจ preciso dire, come la nota della Bibbia di Gerusalemme a Mt 4,1ss., che lรฌ ยซvi incontra tre tentazioniยป). รˆ vero perรฒ, dโ€™altra parte, che tutte le parole che Gesรน pronuncia in questa scena sono tratte dallโ€™ultimo libro della Torร , ambientato proprio nel deserto (cfr. Dt 1,1). Ma proprio nel Deuteronomio la prospettiva dellโ€™autore sacro non si limita al deserto, ma si eleva fino ad abbracciare giร  la terra dโ€™Israele (cfr. Dt 8,6-20) con le sue future tentazioni, e addirittura anche lโ€™esilio, con tutte le nazioni tra le quali il Signore disperderร  Israele (cfr. Dt 30,1).

Diverse spiegazioni sono state fornite per le prove di Gesรน. Da un punto di vista antropologico esse riguarderebbero la fragilitร  della condizione umana, per cui Gesรน, solidale con gli uomini, resisterebbe alla gola, alla vanagloria, allโ€™aviditร  e ristabilirebbe lโ€™Adamo caduto (interpretazione antica). Forse secondo questa visuale si puรฒ comprendere anche la sottolineatura matteana sul digiuno: mentre Marco e Luca non si soffermano su questo aspetto (Lc 4,2: Gesรน ยซnon mangiรฒ nullaยป), il primo vangelo dice che Gesรน seguรฌ questa pratica giudaica, che verrร  successivamente spiegata in Mt 6,16-18 e 9,14-15. Da un punto di vista cristologico le prove invece avrebbero a che fare con la figliolanza divina di Gesรน, che egli non vuole vivere secondo una concezione politica e opportunistica. Per la tradizione giudaica, esse si riferirebbero allโ€™adesione di Gesรน alla professione di fede ebraica dello Shemaโ€™ di Dt 6. Da un punto di vista tipologico, infine, esse riproporrebbero le stesse prove subite da Israele, per cui Gesรน con le tentazioni ripercorrerebbe per conto proprio lโ€™itinerario di Israele dallโ€™Egitto alla terra. Alcuni si orientano nel scegliere una sola pista; probabilmente, invece, per il fatto che il brano, per la sua forte simbologia, รจ ricco e aperto a una semiosi molteplice e si lascia interpretare in molti modi: diverse tracce di lettura sono accettabili e non si contraddicono.

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Nella prova di Gesรน ci siamo tutti noi, e tutte le sue prove โ€“ quelle dellโ€™inizio del suo ministero, e quelle che arriveranno poi, fino al Calvario โ€“ ci dicono che con lโ€™aiuto dello Spirito, che non ci risparmia la lotta, le prove possono essere vinte.

Fonte


Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7

Il Signore Dio plasmรฒ l’uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซรˆ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sรฌ, le mie iniquitร  io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.

Seconda Lettura

Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.

Forma breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio

Vangelo

Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11

In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร  l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร  santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร  ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore

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