LโAvvento e il diluvio
Con il vangelo che inaugura un nuovo tempo di Avvento ci collochiamo allโinterno dellโultimo dei cinque lunghi discorsi di Gesรน che scandiscono il vangelo di Matteo, il discorso dei capitoli 24โ25, quello riguardante la distruzione del Tempio di Gerusalemme (che il lezionario ci ha presentato da poco), della cittร e le calamitร che accompagnano il ritorno del Figlio dellโUomo. Per Matteo, si parla anche di โdiscorso del monte degli Uliviโ (per il fatto che inizia in quel luogo: ยซSedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarร il segno della tua venuta e della fine del mondoยป: Mt 24,3).
Si tratta di un โdiscorso escatologicoโ, sulle cose โultimeโ, il quinto e ultimo dei cinque discorsi del vangelo, conosciuto anche โ insieme ai passi paralleli di Marco e Luca โ come โapocalisse sinotticaโ. Collocando il discorso sul Monte degli Ulivi, secondo la traccia del vangelo di Marco (cf. 13,3), Matteo ha la possibilitร di costruire unโinclusione col primo e principale discorso di Gesรน (capitoli 5โ7), quello โdella montagnaโ, con il quale aveva inaugurato il suo insegnamento, ma anche con la finale del vangelo, dove il Risorto dirร agli Undici le sue ultime parole (cf. 28,18-20). Da queste si capirร che le cose che devono accadere e che ora Gesรน anticipa ai suoi nel presente discorso, non sfuggono dalle mani del Risorto, a cui รจ stata data ยซogni autoritร in cielo e sulla terraยป (Mt 28,18).
La parola-chiave di questo brano รจ parousรญa (tradotta dalla CEI con โvenutaโ). Solo Matteo, tra gli evangelisti, la usa: si ritrova invece nel corpus paolino e in tre delle lettere cattoliche. Questo termine significa anzitutto presenza, ma poi prende il significato di venire, avvicinarsi, venuta (24,36.39: ยซla venuta del Figlio dellโUomoยป). Bauer rende lโespressione anche con avvento.
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Nelle quattro volte che Matteo usa questa parola nel capitolo 24, significa la venuta, o il ritorno del Messia alla fine della storia. Di questa venuta, nessuno conosce la data. ร detto da Gesรน al versetto che precede il brano di oggi, 24,36: ยซQuanto a quel giorno e a quellโora, perรฒ, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padreยป. Quello che si puรฒ fare รจ attendere e prepararsi. Nel Talmud i rabbini insegnano che ci si dovrebbe pentire il giorno prima della propria morte, ma dato che nessuno sa quando la morte verrร , รจ chiaro che intendono che ci si deve pentire ogni giorno. La parousรญa del Figlio dellโUomo svolge la stessa funzione: il fatto che non se ne conosca la data richiede una quotidiana preparazione. Infatti per tutto il vangelo di questa domenica domina una forte indeterminatezza: non si puรฒ non mettere questo appuntamento nellโagenda, ma non si sa dove scriverlo: lโunica soluzione รจ tenerselo bene a mente.
Ma le parole di Gesรน ci suggeriscono anche unโaltra strada. Le rileggiamo: ยซCome fu ai giorni di Noรจ, cosรฌ sarร la venuta del Figlio dellโuomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noรจ entrรฒ nellโarca, e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e inghiottรฌ tutti, cosรฌ sarร anche alla venuta del Figlio dellโuomoยป (Mt 24,37-39). Secondo un midrash rabbinico, scrive Alberto Mello, nel suo commento a Matteo, ยซNoรจ era stato avvisato con molto anticipo del diluvio incombente, in modo da dare ai suoi contemporanei la possibilitร di convertirsi e mettersi in salvoยป: insomma, lโumanitร sarebbe stata messa in guardia dal patriarca (quasi un Giona ante litteram, cosa che il testo della Genesi invece non diceโฆ). Ma questi non si accorsero di nulla; alla lettera: non seppero nulla.
Unโaltra pista di lettura. La generazione antidiluviana di cui ai vv. 37-41 era una generazione perversa, perchรฉ โ sempre secondo la tradizione rabbinica โ la terra era stata corrotta da un triplice peccato commesso dagli uomini: la dissoluzione sessuale, lโidolatria e lโomicidio. ยซPrendevano moglie e prendevano maritoยป (come si legge in Mt 24,38), comportandosi perรฒ immoralmente, scambiandosi le mogli e disperdendo il seme, rifiutandosi di procreare, al punto che anche gli animali ne furono corrotti: ecco la ragione per cui Dio disse a Noรจ di farsi unโarca (cfr. Gen 6,14), perchรฉ trovasse protezione dalle sorgenti che stavano per arrivare dal grande abisso e dalle cateratte del cielo che da lรฌ a poco si sarebbero aperte.
Attraverso questo confronto, รจ detto da Gesรน che la generazione nella quale viene il Figlio dellโuomo non si accorge di quanto sta accadendo, e continua a vivere nel suo peccato. Lโunica soluzione รจ vegliare (cfr. 24,42), non addormentarsi a causa delle pesantezze della vita, restare svegli e pronti, per attendere il giorno in cui verrร il Signore.
Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 2,1-5
Messaggio che Isaรฌa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarร saldo sulla cima dei monti
e sโinnalzerร sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
ยซVenite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perchรฉ ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieriยป.
Poichรฉ da Sion uscirร la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarร giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerร piรน la spada
contro unโaltra nazione,
non impareranno piรน lโarte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
ยซAndremo alla casa del Signore!ยป.
Giร sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
ร lร che salgono le tribรน,
le tribรน del Signore,
secondo la legge dโIsraele,
per lodare il nome del Signore.
Lร sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirรฒ: ยซSu di te sia pace!ยป.
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederรฒ per te il bene. R.
Seconda Lettura
La nostra salvezza รจ piรน vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,11-14a
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: รจ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perchรฉ adesso la nostra salvezza รจ piรน vicina di quando diventammo credenti.
La notte รจ avanzata, il giorno รจ vicino. Perciรฒ gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impuritร , non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesรน Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซCome furono i giorni di Noรจ, cosรฌ sarร la venuta del Figlio dellโuomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nellโarca, e non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e travolse tutti: cosรฌ sarร anche la venuta del Figlio dellโuomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrร portato via e lโaltro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrร portata via e lโaltra lasciata.
Vegliate dunque, perchรฉ non sapete in quale giorno il Signore vostro verrร . Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciรฒ anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
Parola del Signore
