padre Giovanni Vannucci – Commento al Vangelo per domenica 16 Maggio 2021

1082

LA TRASFIGURAZIONE DELLโ€™ESSERE1

La solennitร  di oggi ci porta la grande figura dellโ€™Ascensione di Cristo nel cielo dei cieli e tutte le parole che abbiamo letto nelle letture. Cristo che ascende, gli apostoli che rimangono a guardare il cielo scrutando dove mai sia andato, e i due personaggi vestiti di bianco che dicono loro: โ€œNon guardate il cielo, Cristo tornerร  nello stesso modo in cui voi lo avete visto ascendere in cieloโ€. E poi le parole del Vangelo: andate e annunciate ad ogni creatura lโ€™Evangelo, e il vostro annuncio sarร  accompagnato da un rifiorire di vita, i demoni si allontaneranno, il veleno non nuocerร  piรน e i malati riprenderanno a vivere.

Come dobbiamo pensare al mistero dellโ€™Ascensione del Signore? Io vi dico quello che io penso e ciascuno di voi spero che, mettendosi davanti a questo grande evento dellโ€™Ascensione del Signore, cerchi di comprenderlo e viverlo secondo la sua sensibilitร , secondo le sue capacitร  di comprensione e di avvicinamento a questo grande mistero. Altre volte abbiamo pensato a questo fatto, che fra noi e i grandi misteri compiutisi nella vita di Cristo o attraverso Cristo, cโ€™รจ una mediazione, una mediazione di pensieri pensati da altri.

Cosรฌ tra noi e il mistero dellโ€™Ascensione ci sono tutte le spiegazioni e le interpretazioni che gli esegeti e i teologi hanno dato del mistero dellโ€™Ascensione. E noi ci possiamo fermare su questi pensieri e considerare la loro importanza, arricchire la nostra mente, soprattutto laย  nostra memoria, di sentenze e di interpretazioni. Ma finchรฉ ci fermiamo a queste spiegazioni, a questi pensieri pensati da altri, non avvicineremo il mistero dellโ€™Ascensione. Bisogna mettere da parte tutti questi pensieri pensati da altri per poterci immergere nel fatto dellโ€™Ascensione ย e comprenderlo con la nostra mente, con la nostra capacitร  di pensiero, con la nostra sensibilitร  e con le nostre capacitร  di comprensione e di apprensione del mistero. Allora il mistero dellโ€™Ascensione diventa proprio un fatto religioso che incide profondamente nella trasformazione del nostro essere e, come vi ho detto altre volte, davanti a questi grandi misteri della vita di Cristo, misteri religiosi, noi dobbiamo sostare in silenzio, diventare capaci di ascoltare quanto ci viene comunicato attraverso questi grandi eventi.

Come vi dicevo, nelle letture della Messa ci vengono date alcune indicazioni. La prima รจ quella degli Atti degli Apostoli; gli apostoli vedono Cristo ascendere in cielo e dileguarsi in forma di nube, come se il corpo di Cristo si fosse espanso, espanso e sparito; e i due personaggi dicono agli apostoli: Egli tornerร  nello stesso modo in cui lo avete visto ascendere al cielo. Ritornerร  attraverso unโ€™espansione silenziosa e luminosa. Tornerร  nello stesso modo in cui รจ asceso, diventando realtร  vibrante e trasformatrice nel cuore di tutti gli uomini. Questo credo che dobbiamo riuscire a comprendere attraverso una riflessione continua e assidua.

Giorni fa nella Messa leggevamo le parole di Cristo: โ€œIo sono la vite, voi i tralci; se resterete uniti a me porterete frutti, se invece vi staccherete da me non porterete fruttiโ€. E allora comprendiamo che Cristo รจ quel germe di vita che con la sua ascensione รจ penetrato nel profondo della coscienza dellโ€™uomo, non soltanto dellโ€™uomo cristiano o cattolico, ma nella coscienza di tutti gli uomini e nel corso dei secoli porta avanti verso la sua veritร , verso la maturazione religiosa, noi uomini.

Quando gli apostoli, nella lettura, chiedono a Cristo quando instaurerร  il suo regno, Lui dice: io non lo so, รจ il Padre. Non stabilisce una data, perchรฉ lungo il corso dei millenni Cristo รจ sempre operante nel profondo della coscienza dellโ€™uomo e porta avanti ciascuno di noi, porta avanti ogni uomo, verso la sua veritร , verso la pienezza di veritร  e di realtร , di umanitร  e di divinitร  tutti gli esseri umani, se noi rimaniamo uniti a lui che รจ il ceppo. E questa รจ lโ€™Ascensione di Cristo.

Egli siede alla destra di Dio. Cosa vuol dire? Vuol dire che ovunque cโ€™รจ Dio cโ€™รจ Cristo; vuol dire che ovunque nasce nel cuore dellโ€™uomo unโ€™aspirazione verso la veritร , verso la bellezza, verso lโ€™amore, verso la giustizia, verso la conoscenza, lรฌ cโ€™รจ Cristo come energia trasfiguratrice e trasformatrice della coscienza degli uomini e lentamente, lungo il corso dei millenni – perchรฉ noi misuriamo il tempo nellโ€™arco della nostra vita, che รจ niente di fronte ai millenni che lโ€™umanitร  ha percorso e ai tempi che ancora lโ€™umanitร  dovrร  percorrere -, Cristo opera costantemente e efficacemente alla trasformazione dellโ€™uomo.

E allora come tornerร  Cristo? Cristo tornerร  attraverso la maturazione di tutte le nostre esperienze piรน grandi, piรน vere, piรน nobili, di uomini, di coscienze. E un giorno ci accorgeremo di questo: Cristo รจ come il cuore del crisantemo verso il quale sono orientati tutti i petali e dal quale tutti i petali traggono la loro forza di vita e la loro bellezza. Per questo a noi cristiani รจ detto di non giudicare, ma di partecipare intensamente a quel mistero di vita che ci รจ stato rivelato in Cristo, senza giudicare strade differenti dalle nostre, ma portando il nostro contributo allโ€™accrescimento della coscienza degli uomini, contributo che รจ legato alla nostra forma personale, alla nostra mentalitร , alle nostre figure religiose, alla nostra storia di uomini, storia di popoli, mantenendo fedeltร  a questo nucleo, a questo germe vitale che รจ Cristo.

E allora il mistero dellโ€™Ascensione diventa un fatto di vita per noi. Non vi sembra profondamente confortante questa visione che lโ€™uomo nel corso dei millenni si avvicina sempre di piรน alla veritร  portata da Cristo, a quelle forze di trasfigurazione della coscienza umana, dellโ€™opacitร  umana, che sono state introdotte da Cristo nella nostra realtร  umana? Il cammino รจ lento perchรฉ Dio non fa violenza a nessuna coscienza e vuole che lโ€™uomo maturi nel ritmo del tempo, nel corso dei tempi, nel corso dei secoli. E allora, guardando la storia degli uomini da questo punto di vista, abbiamo una grande pace e una grande forza, e non giudicheremo nessuno, ma a tutti daremo quel contributo che viene dalla nostra trasformazione umana nella realtร  di Cristo.

E vi dicevo in una di queste domeniche che allโ€™uomo รจ concessa la possibilitร  di diventare Dio sulla terra, perchรฉ noi diciamo che Dio รจ amore e lโ€™uomo puรฒ amare, come Dio ama; diciamo che Dio รจ libertร  e lโ€™uomo puรฒ liberarsi da tutte le pesantezze, da tutti gli attaccamenti allโ€™effimero, al tempo, al transitorio, per raggiungere la libertร  nellโ€™assoluto. E noi siamo in cammino verso questa divinizzazione della nostra vita. E ognuno di noi deve portare il suo contributo che รจ quello di essere intransigenti nella nostra fedeltร  alle veritร  religiose che ci sono comunicate e costituiscono lโ€™alimento sovrasostanziale del nostro cammino di uomini, di uomini cristiani. Ma non assumere mai un atteggiamento di separazione verso gli altri, perchรฉ nelle diversitร  di figure religiose, nelle diversitร  di impostazioni umane, cโ€™รจ sempre questo germe di vita divina che รจ il Cristo che porta avanti lโ€™umanitร .

E allora ci sentiremo pacificati e al tempo stesso ci sentiremo piรน responsabili di quel mistero religioso che ci รจ stato affidato e che deve crescere in noi e trasformarci, e piรน responsabili per lโ€™umanitร , perchรฉ gli altri uomini hanno bisogno della nostra trasfigurazione, della nostra luce, del nostro cambiamento da figli della terra, da figli della materia, in figli di Dio, in figli dello Spirito.

E allora il nostro cammino sarร  molto pacifico, molto piรน sereno e molto piรน positivo, perchรฉ radicato in quella realtร  che costituisce lโ€™oggetto centrale della nostra vita religiosa che รจ Cristo. Daremo agli uomini pacificamente lโ€™annuncio della buona novella; lo daremo agli uomini e a tutte le creature. E noi saremo in mezzo agli uomini come principi illuminanti, principi di pacificazione che libereranno lโ€™uomo veramente dal profondo, perchรฉ risveglieranno in lui quei grandi sogni senza i quali lโ€™umanitร  intristisce, deperisce e diventa folle.

Ecco, viviamo cosรฌ il mistero dellโ€™Ascensione. Sentiamo che Cristo รจ presente fino alla consumazione dei secoli e la sua Parola รจ operante nel momento presente come sarร  operante fra millenni dopo la nostra esistenza terrena. E lโ€™operositร  della parola di Cristo accompagna la trasformazione della coscienza umana che dalla terra รจ chiamata a vivere nel cielo, che dalla pesantezza della vita terrena รจ chiamata a dilatarsi nella sconfinata realtร  dello Spirito. Dalla realtร  terrena ognuno di noi รจ chiamato, come Cristo, a vivere alla destra di Dio.

Sia cosรฌ la nostra meditazione sul mistero dellโ€™Ascensione del Signore e in questo giorno, anche se i tempi nostri sono tristi e duri, cerchiamo di ritrovare i motivi della nostra grande speranza e viverla pienamente, muovendoci serenamente in mezzo alle vicende degli uomini, sapendo che qualunque aspetto essi assumano, sono condotti da Cristo, che รจ la presenza invisibile nel cuore di tutti gli uomini, anche nelle forme di vita che sono piรน difformi da quello che noi pensiamo, da quello che noi sentiamo e da quello che noi vorremmo.

Avere questo spirito di pace, questa apertura ecumenica verso tutti gli uomini, ci permetterร  di essere veramente cristiani, cioรจ cristiani che credono che Cristo รจ asceso nel cielo dei cieli e รจ la mano destra di Dio.

1Giovanni Vannucci, Omelia pronunciata domenica 27 maggio 1976 durante il rito eucaristico pomeridiano delle ore 19 nellโ€™eremo di San Pietro alle Stinche – Greve in Chianti, FI); registrata su nastro magnetico e trascritta da Consalvo Fontani. Pubblicata in Ogni uomo รจ una zolla di terra, 1a ed. Borla editrice, Roma, aprile 1999, pag. 54-59.

Qui puoi acquistare tutti i libri di p. Vannucci.