Padre Giancarlo Paris – Commento al Vangelo del 2 Maggio 2021

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Continuiamo a meditare le parole che Gesรน ha pronunciato prima della sua passione e morte, e che i discepoli hanno ricordato e compreso dopo averlo incontrato vivo e vincitore della morte. Come domenica scorsa, anche oggi Gesรน parla del rapporto tra Lui e noi con lโ€™aiuto di una immagine della natura: quella della vite e i tralci. Come quella del pastore, che abbiamo meditato domenica scorsa, anche questa immagine dice una relazione che รจ fonte di vita. Per Gesรน รจ importante rivelare che รจ venuto per vivere con i discepoli una rapporto che produce vita; ci dice che il valore della nostra vita sta nel corrispondere alla relazione con lui.

Ciรฒ che succede nella natura con la vite e i tralci, succede nel rapporto tra Gesรน risorto e i suoi discepoli, che siamo noi. La vite esiste per dar vita ai rami; i rami esistono per produrre il frutto, che รจ lโ€™uva (si tratta di una pianta molto comune nella regione mediterranea, e usata spesso come immagine nella Bibbia, per indicare il rapporto tra Dio e il suo popolo; diverse parabole do Gesรน hanno al centro la vite). Con questa immagine Gesรน ci dice che la bellezza della nostra vita consiste nel dare frutto, cioรจ vivere facendo crescere vita e gioia (dallโ€™uva viene il vino, causa e simbolo di gioia). Fuori di metafora, quali frutti Gesรน e il Padre attendono da noi? Ci risponde lโ€™apostolo Giovanni (nella seconda lettura): amarci gli uni gli altri, secondo il comandamento dato da Gesรน nellโ€™ultima cena.

Voglio dare frutto con la mia vita? Quali frutti produco giorno per giorno? Voglio dare i frutti che Gesรน ci ha insegnato?

Guardando alla vite รจ facile capire cosa รจ necessario perchรฉ i rami diano frutto: rimanere uniti alla vite. Se in natura รจ impossibile che un ramo decida da solo di staccarsi dalla vite, Gesรน lascia intendere che questo puรฒ invece succedere nel rapporto tra noi e Lui: il ramo puรฒ decidere di non stare unito alla vite. Lโ€™uomo e la donna possono liberamente decidere di vivere in modo diverso da ciรฒ per cui esistono (cioรจ, dare vita): possono decidere di non dare frutti, o frutti che producono morte. La condizione che Gesรน chiede รจ di rimanere in Lui e permettere che Egli rimanga in noi. Come si fa a rimanere in questa unione con Lui? Conservare in noi le sue parole, perchรฉ con il tempo ci cambino e noi diamo frutti simili ai suoi.

Quale spazio riservo nella mia vita per ascoltare e interiorizzare le Parole di Gesรน? Mi lascio illuminare dalle sue parole nelle mie decisioni e azioni di ogni giorno?

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Unโ€™altra condizione che Gesรน indica รจ โ€œessere suoi discepoliโ€, cioรจ desiderare imparare da Lui, sceglierlo come maestro; cercare qual รจ la nostra vocazione, e viverla con tutte le nostre energie. La prima lettura ci offre lโ€™esempio di Paolo, che dopo essere stato illuminato da Gesรน diventa un suo annunciatore. Come Paolo, abbiamo molti altri esempi nei santi, fino a chi vive vicino a noi e ci mostra nel suo modo di agire profondamente umano che vale la pena vivere dando frutto, e frutto di vita: frutto di resurrezione.

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