p. Roberto Pasolini – terza predica di Avvento in Vaticano – 2025

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Questa meditazione per l’Avvento 2025 esplora il concetto di universalitร  della salvezza, collegando la chiusura del Giubileo alla solennitร  dell’Epifania. Fra Roberto invita i fedeli a vivere nella veritร , abbandonando le finzioni morali per abbracciare con onestร  la propria fragilitร  umana.

Attraverso il cammino dei Magi, viene descritta una fede dinamica che richiede il coraggio di mettersi in movimento e di superare l’immobilismo delle certezze acquisite. La Chiesa รจ esortata a non imporre dottrine, ma a riflettere la luce di Cristo per aiutare ogni individuo a scoprire la propria dignitร  originaria.

In questo modo, l’incontro con il divino non annulla l’umanitร , ma la porta al suo pieno compimento attraverso il servizio e l’accoglienza dell’altro.

La terza Meditazione: Lโ€™universalitร  della salvezza

La terza meditazione per l’Avvento 2025, tenuta da p. Roberto Pasolini, Predicatore della Casa Pontificia ha come tema l’universalitร  della salvezza, definita come una “speranza senza condizioni”, con una riflessione che collega la chiusura del Giubileo alla solennitร  dell’Epifania.

Ecco i punti chiave della meditazione:

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  • La Luce e la Veritร : Riprendendo il Vangelo di Giovanni, l’autore presenta Cristo come la “luce vera” che illumina ogni uomo. La sfida non รจ essere perfetti, ma “fare veritร ” nella propria vita, accettando con sinceritร  la propria fragilitร  e il bisogno di essere salvati. Una Chiesa che si mostra autentica, e non come un’istituzione senza crepe, diventa piรน credibile ed evangelica.
  • Il cammino dei Magi e la legge del desiderio: I Magi sono presentati come modelli di chi vive secondo la “legge del desiderio”. Essi insegnano che per incontrare Dio รจ necessario mettersi in cammino, uscire dalle proprie certezze e saper guardare la realtร  “da lontano” per evitare la cecitร  dell’abitudine.
  • Il rischio dell’immobilitร : Il testo mette in guardia contro la tentazione di “restare seduti”. Come gli scribi di Gerusalemme, si puรฒ conoscere perfettamente la dottrina o la tradizione senza perรฒ farsi coinvolgere realmente o muoversi verso le “periferie” dove il Signore si manifesta. L’informazione senza coinvolgimento diventa una scorciatoia che isola.
  • Alzarsi e Prostrarsi: La fede richiede un doppio movimento. Prima bisogna alzarsi, abbandonando le proprie sicurezze. Poi bisogna abbassarsi nell’adorazione, riconoscendo che l’incontro con l’altro e con Dio avviene sempre “dal basso”. Questo movimento permette alla Chiesa di guardare con rispetto la vita di tutti, riconoscendo la luce di Cristo anche in modi inattesi.
  • Trovare se stessi attraverso Cristo: I Magi, cercando il Bambino, hanno scoperto anche la propria dignitร  di figli di Dio. In quest’ottica, la missione della Chiesa non รจ imporre o correggere, ma porgere la luce di Cristo affinchรฉ ogni persona possa riconoscere la bellezza e la veritร  che giร  la abita.

In sintesi, la fonte invita a una visione della Chiesa che non trattiene la luce per sรฉ, ma la riflette per incoraggiare l’umanitร  a far emergere la propria dignitร  davanti a Dio.


Per comprendere meglio questo concetto, possiamo pensare alla Chiesa come a un prisma: non รจ essa a generare la luce, ma il suo compito รจ lasciarsi attraversare dalla luce di Cristo per scomporla in mille colori, rendendo visibile la bellezza di ogni singola sfumatura dell’umanitร  che incontra.

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