Inizio questo mio insegnamento sul Vangelo d’oggi con una parabola. Un giorno passarono da questo mondo all’altro una donna molto ricca e la sua domestica.
Quando si presentarono in Paradiso, un angelo le accolse con gioia e disse loro: “Ora venite con me perchรฉ vi porterรฒ nella dimora che Gesรน vi ha assegnato nella sua misericordiaโ. Le condusse al centro del Paradiso e, fermandosi vicino a una casa, disse alla domestica: “Questa รจ la dimora che sarร tua per tutta l’eternitร .
Benedetta sei tu perchรฉ hai ricevuto gratuitamente e hai condiviso gratuitamente quei pochi beni che avevi”. L’esterno della dimora era pieno di oro e argento. L’interno era piรน ricco dei palazzi dei re. Poi, l’angelo prese per mano la signora della domestica e le disse: “Andiamo alla tua dimoraโ. Mentre camminavano, la donna diceva tra sรฉ: “Se alla mia domestica รจ stata assegnata una casa cosรฌ ricca e bella, quanto piรน bella sarร la mia”. E provava una grande gioia nel suo cuore.
Ma la gioia finรฌ quando, dopo aver camminato per molto tempo, allontanandosi molto dal centro del paradiso, l’angelo si fermรฒ vicino a una casa e disse alla donna: “Questa รจ la tua dimora eterna”. La casa era piccola e pulita, ma senza il luccichio dell’argento e dell’oro, proprio come la stanza che la sua domestica aveva in terra.
Delusa e, direi, un poโ triste si rivolse all’angelo dicendo: “Come mai alla domestica รจ stata assegnata una casa come un castello e a me una casa molto semplice?” Al che l’angelo le rispose: “In terra hai dato poco e senza gioia. Invece la tua domestica ha dato con gioia molto del poco che possedeva. Noi angeli edifichiamo in Paradiso le case secondo i mattoni che c’inviate”.
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Mi chiedo: “Cosa accadrร a quelli che hanno accumulato i beni di questo mondo solo per se stessi?” Purtroppo molti non pensano nรฉ al paradiso nรฉ all’inferno. Neppure in molte delle nostre chiese cattoliche, oggi si parla del paradiso o dell’inferno. I Sadducei, gli economi del Tempio, odiavano Gesรน perchรฉ metteva spesso davanti ai loro occhi il loro peccato che era l’avarizia.
Chi ha orecchio per intendere intenda. Amen. Alleluia.
P. Lorenzo Montecalvoย (Fonte)
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Dovโรจ il tuo tesoro, lร sarร anche il tuo cuore.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6, 19-23
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassรฌnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove nรฉ tarma nรฉ ruggine consumano e dove ladri non scassรฌnano e non rubano. Perchรฉ, dovโรจ il tuo tesoro, lร sarร anche il tuo cuore.
La lampada del corpo รจ lโocchio; perciรฒ, se il tuo occhio รจ semplice, tutto il tuo corpo sarร luminoso; ma se il tuo occhio รจ cattivo, tutto il tuo corpo sarร tenebroso. Se dunque la luce che รจ in te รจ tenebra, quanto grande sarร la tenebra!ยป.
Parola del Signore
