Il centro di questo brano รจ dato dallโamore infinito di Dio che ritorna continuamente alla carica, non si lascia scoraggiare. Questo brano concretizza il brano precedente del vangelo di Luca: quando inviti qualcuno invita poveri, storpi, zoppi e ciechi.
Il Padre prepara una cena, lโAgnello, Gesรน Cristo, รจ il servo mandato a portare lโinvito allโumanitร . Il centro di tutto ciรฒ รจ il mistero di Dio, Padre di tutti, che tutti vuole salvi. Viene preparata una grande cena e vengono fatti molti inviti: il seminatore uscรฌ a seminare e seminรฒ con abbondanza il seme della Parola.
I primi inviti non vengono accolti: il commercio e il piacere sono elementi che, rendendoci obesi, non ci permettono di poter accogliere lโinvito al banchetto. Le persone che non accolgono lโinvito e che non possono entrare dalla porta stretta perchรฉ idropici, sono persone ricche ed agiate: quanto รจ difficile che un ricco entri nel regno dei cieli, รจ piรน facile che un cammello passiโฆ Questo รจ un problema personale, ma รจ anche un problema sociale ed ecclesiale. Se non riusciamo a fare un salto di qualitร , anche noi rifiuteremo e rifiutiamo lโinvito al banchetto, anche se siamo lรฌ tutti i giorni a mungere le tovaglie dellโaltare. Rifiutare lโinvito al banchetto, pur con parole gentili, pur chiedendo di essere scusati, ci mette fuori dal regno: โnessuno di noi invitati assaggeremo la cenaโ.
A causa del nostro rifiuto, lโInviato si rivolge agli esclusi dalla legge: storpi, zoppi, ciechi, poveri. Tutti coloro che secondo il nostro perbenismo non camminano diritti, non sanno dove andare, compiono delle scelte sbagliate, non hanno nulla da dare e da dire, sono insignificanti di fronte al mondo e alla chiesa. Questi lโInviato invita ad entrare, perchรฉ la grazia di Dio, non misurabile, puรฒ essere accolta solo da loro. Ecco perchรฉ Dio sceglie gli ultimi e si fa ultimo: mentre i primi rifiutano, essi sono quelli che accettano lโinvito. La porta del banchetto stretta per il satollo, รจ aperta per il disgraziato che ha fame.
La grazia di Dio รจ infinita: la sala non si riempie neppure con queste persone che vengono condotte per mano dallโInviato. LโInviato viene mandato ancora dal Padre perchรฉ spinga tutti ad entrare. La forza usata per fare entrare questi ultimi, i pagani, vuole esprimere solo il trionfo della grazia sulla loro impreparazione.
Nella storia รจ stato fatto un uso distorto di questo brano. Il โcompelleโ entrare, spingili ad entrare, รจ stato interpretato per molti secoli, nella chiesa, come un dovere obbligare i popoli ad entrare nella stessa, anche con la violenza e la spada. ร un poโ lโesperienza che stanno facendo le frange fondamentaliste dellโislam al giorno dโoggi. Questo รจ stato, ed รจ, un abuso nei confronti delle persone, che tra lโaltro non erano sempre riconosciute come tali.
La vicenda storica di questo versetto di vangelo, che non รจ sempre stato interpretato in questo modo, grazie a Dio, ci dovrebbe insegnare a trattare la Parola con delicatezza e liberi dai nostri pregiudizi. Ci dovrebbe insegnare lโimportanza del non usare la parola per noi, ma di metterci noi alla sequela della Parola stessa. Per Dio tutti sono chiamati! Egli non esclude nessuno.
La porta della salvezza รจ stretta, e vi passa solo chi ha lo spirito di umiltร e di gratuitร : รจ la medicina che sgonfia dallโidropisia il fariseo e concede il titolo a mangiare il pane.
Questo il motivo dunque perchรฉ Dio sceglie il povero e lโultimo: perchรฉ disponibile ad accogliere lโinvito!
Non ha nulla da dimostrare e non vuole dimostrare nulla; non ha alcun potere e non puรฒ nulla; non riesce a convincere nessuno se non del fatto che sono indegni di ogni considerazione: costoro sono i prediletti. Costoro sono coloro che, data la loro magrezza di spessore nella vita, non fanno fatica a passare da nessuna parte.
Le porte, per noi che possiamo, sono sempre troppo piccole, per loro sono troppo grandi. Non hanno possibilitร eppure davanti a loro si spalanca la porta del Regno e della misericordia del Padre.
Per noi che abbiamo tutto, le braccia del Padre sembrano chiuse, non ci basta mai nulla, vorremmo sempre qualcosa di piรน. Per loro che hanno il terreno sgombro queste braccia sono aperte da non riuscire a vedere la grandezza di questo abbraccio.
Sono loro che riempiono la sala preparata per il banchetto, non siamo noi. Non sono i cristiani che riempiono tale sala del banchetto, ma sono i lontani, i derelitti, coloro che non sono piรน nulla.
Ci lamentiamo che le nostre chiese sono vuote e non ci accorgiamo che continuiamo a volerle riempire di gente che รจ troppo presa dai buoi, e dai suoi affari, dai campi e dalle mogli e dai mariti. Ci sono le strade piene di coloro che sono chiamati al banchetto e noi queste persone le chiudiamo fuori, non le invitiamo, non le riteniamo degne. Mentre sono loro che riempiranno la sala del banchetto, sono loro i veri prediletti chiamati, sono loro che sanno accogliere un invito a tavola.
Lasciamo i potenti e amiamo i prediletti del Signore perchรฉ sono solo loro che possono aprirci le porte del banchetto della vita che il Signore ci sta preparando fin dallโorigine del mondo.
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