p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 7 Giugno 2021

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Il discorso della montagna, di cui le beatitudini fanno parte, รจ una carta programmatica per il cristiano. รˆ una catechesi battesimale, un breviario di vita cristiana: la regola di vita del Figlio. Ma non รจ una nuova legge, piรน impossibile dellโ€™antica. รˆ il cuore nuovo, promesso dai profeti. Quanto Gesรน afferma qui, รจ quanto lui vive. Quanto la sua carne vive, lui lo comunica alla nostra carne.

Le sue parole non sono legge, ma Vangelo; non sono esigenze nobili e difficili, ma il dono sublime e bello che ci offre Lui. Senza il dono del suo Spirito, le beatitudini sono una ideologia sublime, tanto piรน disperante quanto piรน sublime. Gesรน non solo dice, ma dร  a noi ciรฒ che dice.

Ebbene, quanto Gesรน ci offre, non รจ una cosa naturale, che combacia con il nostro solito modo di pensare e di vivere. Gesรน considera beati quelli che noi consideriamo infelici. Per noi รจ beato il ricco, il potente e lโ€™onorato: quello che riesce ad arraffare di piรน, poco importa come: per noi vale chi ha, puรฒ e conta. Per Gesรน รจ beato il povero, lโ€™umile e il disprezzato: vale chi non ha, non puรฒ e non conta.

รˆ un capovolgimento radicale dei valori, senza possibilitร  di fraintendimento: o ci sbagliamo noi, o si sbaglia lui! Per lui sono benedetti quelli che noi riteniamo maledetti; maledetti quelli che noi riteniamo benedetti.

Le beatitudini sono la magna charta dei cittadini del Regno: chi sono i suoi cittadini, quali sono i criteri con i quali Dio giudica e agisce, criteri che sono lโ€™opposto dei nostri?

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Le parole di Gesรน sono la medicina ai nostri mali, la veritร  che guarisce il cuore della menzogna che sta allโ€™origine di tutti i nostri mali. La menzogna รจ: beato chi vale di piรน, chi puรฒ e chi conta.

Il discorso sul monte รจ un indicativo che si fa imperativo. Il Figlio ci dร  di essere ciรฒ che siamo: figli per poter diventare fratelli. Lโ€™uomo non ha altro dovere che diventare ciรฒ che รจ. Queste parole sono rivolte ad ogni uomo che cerca la propria veritร , non sono cose solo per i piรน volenterosi.

Gesรน Crocifisso e Risorto, รจ la realizzazione delle beatitudini. In quanto Crocifisso ne compie la prima parte: รจ lui il povero, lโ€™afflitto, il mite, lโ€™affamato, lโ€™assetato di giustizia, il puro di cuore, il pacificatore, il perseguitato. In quanto Risorto ne compie la seconda: il regno รจ suo, รจ lui il consolato, colui che eredita la terra, colui che รจ saziato, colui che trova misericordia, colui che vede Dio, colui che รจ Figlio di Dio. Le beatitudini sono la carta di identitร  del Figlio.

La Chiesa รจ fatta da coloro che ascoltano le beatitudini e, con la forza dello Spirito, fanno di Gesรน la loro vita e la loro regola di vita. Quelli che ascoltano Gesรน, diventano un voi rispetto a lui che parla: รจ il voi della Chiesa, destinataria della nona, perfetta beatitudine: beati quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. รˆ la beatitudine della Chiesa che cammina su questa terra, รจ la beatitudine della Chiesa festante nel cielo: rallegratevi ed esultate, perchรฉ grande รจ la vostra ricompensa nei cieli.

Questa persecuzione fa nascere il voi della Chiesa, in tutto simile al proprio maestro, battezzata nel suo stesso battesimo.

Scriveva il Patriarca ortodosso Atenagora:

โ€œLa guerra piรน dura รจ la guerra contro se stessi. Bisogna arrivare a disarmarsi. Ho perseguito questa guerra per anni, ed รจ stata terribile. Ma sono disarmato. Non ho piรน paura di niente, perchรฉ lโ€™amore caccia il timore. Sono disarmato della volontร  di avere ragione, di giustificarmi squalificando gli altri. Non sono piรน sulle difese, gelosamente abbarbicato alle mie ricchezze. Accolgo e condivido. Non ci tengo particolarmente alle mie idee, ai miei progetti. Se uno me ne presenta di migliori, o anche non migliori, ma buoni, accetto senza rammaricarmene. Ho rinunciato al comparativo. Ciรฒ che รจ buono, vero e reale, รจ sempre per me il migliore. Ecco perchรฉ non ho piรน paura. Quando non si ha piรน nulla, non si ha piรน paura. Se ci si disarma, se ci si spossessa, se ci si apre al Dio-Uomo che fa nuove tutte le cose, allora Egli cancella il cattivo passato e ci rende un tempo nuovo in cui tutto รจ possibile.โ€

รˆ il nucleo stesso delle beatitudini: beati perchรฉ poveri, perchรฉ vuoti e dunque capaci di accogliere il dono della vita, la vita di Dio.


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