Gesรน non disdegna il bisogno dellโuomo e non disdegna di incontrare lโuomo laddove egli si trova: sulla barella della sua malattia. Ogni malattia puรฒ essere motivo di incontro, ogni incontro puรฒ divenire motivo di guarigione.
Non vi sono esclusi, perchรฉ non vi sono malattie incurabili per Dio misericordioso. E non vi sono malattie che possano allontanare Gesรน da noi, perchรฉ Lui รจ il medico che รจ venuto a sanare chi รจ malato, non ad incontrare chi รจ sano o si ritiene tale.
Aprire la nostra giornata con la coscienza di essere malati, con la necessitร di essere sanati, con la preghiera nel cuore di avere bisogno del medico, con lโansia di andare a cercarlo e di chiedere di potere almeno toccare il lembo del suo mantello, รจ un aprire bene la nostra giornata.
Gesรน si lascia incontrare e si lascia coinvolgere dalla malattia di coloro che incontra. Non fa lo schizzinoso: ti incontro se ne sei degno, ti incontro se sei a posto moralmente, ti incontro se sei pentito, ti incontro se sei guarito. Sarebbe un annullamento della sua incarnazione e del motivo della sua incarnazione.
Noi arricceremmo un poโ il naso di fronte a tutto questo andirivieni che avesse come unico scopo il portare i malati. Gesรน no! Perchรฉ รจ cosciente che ogni uomo รจ malato e che ogni uomo necessita di toccare almeno โil lembo del suo mantelloโ.
Lui sa che la sua sola presenza รจ promessa di salvezza. Si รจ fatto carne perchรฉ la salvezza potesse essere presenza palpabile e quotidiana. La sua รจ presenza di bontร ed รจ presenza fedele. Non demorde mai, non si lascia allontanare da nessuna malattia, รจ continuo invito a rivolgere la nostra vita a Lui, รจ provocazione a lasciarci toccare da Lui. Da Lui che troppo spesso teniamo lontano perchรฉ intimoriti, o perchรฉ ci giudichiamo indegni, o perchรฉ non sappiamo come potrร andare a finire, o perchรฉ ci va bene di rimanere come siamo sani e magari sani illusi.
La presenza di Dio provoca sempre in noi una dilatazione della vita come promessa di gioia. Ed รจ bello che a questo incontro participi tutta la comunitร , non solo perchรฉ vede, ma anche e soprattutto perchรฉ si fa carico di portare lei stessa se stessa malata a Dio e i malati a Gesรน.
In fondo tale guarigione รจ guarigione dalla smania della gratificazione dei nostri bisogni, sapendo che siamo condannati a viverli non gratificati, perchรฉ la societร del consumo su questo si basa. Chiedere la guarigione dai rimpianti che popolano le nostre giornate e ritornare a sognare, nella speranza, il futuro. Renderci capaci, perchรฉ da Lui guariti, di abbandonare la malattia della gratificazione e entrare nel campo del sogno che non รจ schiavitรน dal successo, ma รจ allenamento quotidiano, fedele e costante, alla bontร e alla fedeltร .
Guarire significa ritornare ad essere capaci di vicinanza e di distacco. โBeato chi abbandona questo mondo, prima ancora che il mondo lo abbandoniโ, scrive Tamerlano, a Samarkanda, nel 1404 sul mausoleo dedicato a suo nipote. Guariti, cioรจ liberi, dallโillusione di essere infiniti, di non essere vita e amore e morte e luce e tenebre e sale e insipienza. La capacitร del distacco รจ essere liberati dalla malattia di dovere essere sulla cresta dellโonda e di doverlo essere sempre.
Questo invito di Tamerlano รจ un testamento che ci lascia molto di piรน che non le sue conquiste effimere. Ci suggerisce un esercizio mentale, una disciplina dello spirito. Ogni giorno siamo chiamati ad incontrare le cose e le persone, ogni giorno siamo chiamati ad amarle, ed ogni giorno siamo chiamati a non aggrapparci ad esse come se fossero lโunica ragione di vita. A vivere con la massima intensitร e impegno sรฌ, ma allo stesso tempo con nel cuore il senso del tempo e della caducitร delle cose umane.
Essere guariti dalla mania di protagonismo. Vivere ogni giorno come se fosse lโultimo, come invito a vivere ogni attimo come un dono di vita, da viversi con intensitร e qualitร . Essere coscienti, finalmente, che questo tempo non torna, per questo รจ necessario ed รจ bello viverlo ed รจ importante saperlo lasciare andare.
Con costanza e fedeltร vivere la bontร dellโoggi nellโincontro con Gesรน Vita, medico che sana ogni malattia. Liberi dai rimpianti e riempiti di sogni, sogni di vita, sogni di speranza, sogni di futuro con la bellezza del non sapere โnรฉ il giorno nรฉ lโoraโ. E dunque con la bellezza del vivere sempre pronti, pacificati dal medico che ogni giorno si lascia da noi incontrare.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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