La provocazione รจ una: vince il male con il bene spegnendo in noi la nostra potenza di amore!!! Lโattenzione alla nostra fragilitร รจ cogliere come Cristo โla pietra che i costruttori scartarono รจ diventata testata dโangolo! Il potere di Cristo รจ uno: la pietra scartata diventa testata dโangolo, Lui Figlio crocifisso e risorto. La croce, stoltezza e debolezza per i sapienti e i potenti, per noi, รจ sapienza e potenza di Dio che salva lโuomo distruggendo i suoi deliri di morte.
Ciรฒ per cui รจ scartato Gesรน, รจ il potere stesso di Dio che alla fine sarร riconosciuto proprio da chi lo crocifigge. Il potere del cielo, al Figlio viene conferito in terra da coloro che rifiutano il Figlio. Coloro che rifiutano il Figlio sono i signori del tempio e del popolo, loro che non conoscono il Signore. Questi scatenano contro di Lui la loro violenza di morte, che per loro รจ lโunica via per salvaguardare quello che hanno (potere e denaro) contro quello che sono (chiamati alla bellezza buona). Gesรน si fa Salvatore assorbendo in sรฉ il male senza restituirlo: cosรฌ rivela chi Dio รจ e chi รจ lโuomo a immagine di Dio.
Questo รจ il mistero per Dio, che sta allโorigine del mondo: lโamore del Padre verso i figli nel Figlio per il quale tutto esiste. La nostra risposta di ignoranza consiste nel strutturare il nostro egoismo che ha un solo esito: uccidere noi come figli e lโessere fratelli.
Questo รจ quello che fa vivendo anche chi si oppone a Lui come uno che esegue il suo disegno. Lui รจ Signore che rispetta la nostra libertร divenendo fratello caricando su di sรฉ la nostra violenza restituendoci nel suo amore la nostra veritร di figli. Cosรฌ anche opporsi a Lui porta ad eseguire il suo disegno. Dio vince il male portandolo su di sรฉ facendo sรฌ che il nostro misfatto diventi luogo di opera di salvezza.
La vita รจ un intreccio continuo tra la nostra infedeltร e la sua fedeltร ; tra il suo venirci incontro e il nostro rifiuto. Ne consegue il braccio di ferro fra il potere dellโuomo, violentemente distruttivo e autodistruttivo, e quello di Dio che รจ amore piรน forte della morte. Cosรฌ nella morte del Figlio si compie la nostra perversitร e la sua bontร . Il nostro male toglie vita allโautore della vita: Dio continua a donare la sua vita a noi che gliela rubiamo. Cosรฌ, a faccia nostra, uccidendo il Figlio otteniamo la sua ereditร ottenendo in mano il frutto che ci fa come Dio, figli di Dio. Il Figlio fatto oggetto di prepotenza perchรฉ mite, erediterร la nostra nuditร cosรฌ che noi otteniamo la sua veste di Figlio. Cosรฌ la cura di Dio per noi sua vigna รจ manifestazione di amore nei fatti perchรฉ anche noi sentiamo la sua chiamata ad essere come Lui, portando i suoi stessi frutti.
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I gesti di Dio si moltiplicano nella sua bontร mentre noi cresciamo nella cattiveria. Non ci molla continua ad amarci e a riempirci di amore. Noi rispondiamo alle sue premure con una monotona reazione. Non cโรจ via di uscita. Allโostinazione del suo amore noi corrispondiamo con un muro di rifiuto sempre piรน spesso, perchรจ prima di diventare omicidi dei servi e del figlio del padrone abbiamo giร ammazzato la gioia della vita. Noi rischiamo di non vedere la passione con cui Dio ha lavorato un pezzo di terra; tutta la cura che ha messo per la sua vigna che siamo ciascuno di noi, dando vita, la sua vita per quei tralci. Non riconoscerlo in questo ci fa vivere da schiavi, preoccupati solo dellโereditร per risarcire una vita fatta di risentimenti che sfocia in violenza che ci umilia e ci disumanizza.
Alla fine il Padre ci manda il Figlio davanti al quale emerge la veritร di quello che crediamo: uccidere Lui per rapirne lโereditร . ร vero che il delitto รจ degno della piรน severa condanna per noi che ci reputiamo innocenti. Per il Signore, invece, il rifiuto dei capi รจ inizio di un nuovo popolo dove la Pietra Scartata รจ testata dโangolo del nuovo tempio. I capi del popolo possono finalmente capire che Lui parla di loro con la conseguenza a darsi da fare per agire come Gesรน aveva detto.
ร vero che la storia รจ rivelazione. In essa la violenza toglie sempre piรน la maschera del suo potere che รจ mortifero. Per questo oggi scriviamo un โelogio alla mitezzaโ o โalla solidarietร โ. Ma ciรฒ che รจ centrale, anche in tutto ciรฒ, รจ non negare lโumanitร dellโuomo e la realtร di Dio per noi.
Cosรฌ Gesรน, tramite la sua croce, svela la nostra distruttivitร violenta con la forza del suo amore. ร opera di Dio che nella nostra miseria faccia uscire sempre e comunque la sua misericordia.
Noi siamo chiamati, quali vignaioli viventi di violenza, a riconoscere il nostro no di fronte al sรฌ eterno di Cristo. Noi, accettando il dono di Gesรน, porteremo frutto accettando il dono che il Messia crocifisso continua a donarci. Consci del fatto che noi del bene che Lui ci dร facciamo del male, mentre Lui del male che noi gli diamo ne fa un bene.
AUTORE: p. Giovanni Nicoliย
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