I legami di sangue, come i legami religiosi, come i legami di amicizia, comportano un rischio: quello di pretendere che lโaltro ci preferisca sempre e comunque, sopra tutto e sopra tutti. I compaesani di Gesรน passano dalla meraviglia per quello che Gesรน dice e fa al rifiuto, quando Gesรน oppone alla loro pretesa di fare anche lรฌ quello che aveva fatto in Cafarnao, dove aveva operato guarigione ed esorcismi: il suo no.
Vi รจ una sostanziale differenza tra la preghiera fatta con insistenza, bussando con fiducia, senza smettere mai, con speranza, con una ricerca piena di fede, e una preghiera fatta di pretesa.
La preghiera fatta di pretesa vorrebbe Dio ai nostri piedi, che lui facesse quello che noi vogliamo; vorrebbe porre noi al posto di Dio (il peccato delle origini); afferma lโassoluta inaffidabilitร di Dio perchรฉ noi sapremmo come gestire e organizzare il mondo, mentre Lui con tutta la sua onnipotenza, guarda in che casini ci ha cacciati!
ร la pretesa religiosa di ottenere un dono. Mentre un dono non lo si puรฒ mai pretendere.
La preghiera fatta con insistenza, senza stancarsi, con fiducia e tenacia, porta in sรฉ una speranza e una apertura del cuore. Si lascia toccare da Dio, รจ aperta alle novitร , crede che Lui veda piรน in lร del nostro naso, รจ amante del Padre e per questo fiduciosa in Lui. Mette con forza sul piatto della bilancia la propria convinzione ma accetta anche la scrittura di Dio, che scrive diritto sulle nostre righe storte. Quello che vede, conosce e sa, lo gioca ma con una disponibilitร ad accogliere la volontร del Padre che ci vuole bene e sa dare cose buone ai suoi figli.
Questa preghiera non si fida della consanguineitร , dellโessere dello stesso paese, dellโessere della stessa religione, ma cerca sempre e comunque la bontร e il bene.
Lโatteggiamento dei Nazaretani รจ violento: non accettano che altri siano preferiti a loro. Non accettano la benevolenza divina e la Parola di grazia che fa saltare i loro schemi.
La benevolenza divina รจ dinamica nella direzione dei poveri, degli stranieri e degli oppressi, la vedova di Sarepta e Naaman il Siro appunto. Se la preghiera รจ fiduciosa e insistente accetta il giudizio di Dio, anzi lo ama e lo esalta come fece Maria: grandi cose ha fatto lโOnnipotente e santo รจ il suo nome!
Se la preghiera รจ pretenziosa nasce lโirrigidimento della ambiguitร interiore con cui ci siamo avvicinati a Dio. Questo atteggiamento รจ vero per i Nazaretani, ma รจ vero anche per noi chiesa che pretendiamo ci manipolare Dio a nostro piacimento.
Gesรน era pieno di Spirito Santo, i suoi erano pieni dโira: questo impedisce loro di accettare il dono. Il rifiuto di Gesรน รจ lo stesso dei profeti, che hanno potuto operare solo lร dove non cโera pretesa dellโintervento di Dio: come fa Dio infatti ad intervenire dove cโรจ un cuore pretenzioso, quindi chiuso ad ogni dono di grazia? Il suo intervento non puรฒ essere ricevuto e accolto.
La conseguenza รจ lo scacciare Gesรน dai nostri cuori, fuori della cittร per portarlo sul ciglio del monte, per crocifiggerlo sul Golgota.
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Ma Gesรน, passando in mezzo a loro se ne andรฒ. Gesรน non resta preda della cattiveria umana. Questo รจ un presagio della risurrezione di colui che continua il suo cammino in mezzo a noi, beneficando e risanando tutti coloro che stanno sotto il potere di Satana, perchรฉ Dio รจ con lui.
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