Il brano odierno รจ provocatorio nel riflettere sul potere. ร un brano che si dilunga nei particolari e che non crea un grande coinvolgimento per quanto viene a dire.
Ma il potere puรฒ creare condivisione? Condivisione di ideali, condivisione di utili, condivisione di scelte, condivisione di qualsiasi genere? Il potere puรฒ avere unโattenzione al bene comune o, presto o tardi, manifesta tutta la sua ingovernabilitร nel cercare di prendere tutto il possibile per se stesso, magari cercando di salvare le apparenze?
Il potere ci sarร sempre e le lobbie di potere non verranno mai meno. Ma non รจ tanto questo il problema. Come il problema non puรฒ essere quello di volere rovesciare il potere per metterne su un altro: lo definirei uno spreco di energie. Anche perchรฉ il potere che succede ad un altro potere poche volte si manifesta piรน illuminato del precedente. Il piรน delle volte si manifesta come piรน arrogante, illuso come รจ di essere meglio del precedente.
Quando un potere si ritiene meglio di un altro, si sente puzza di bruciato. Se uno ha bisogno di confermare se stesso e di dire che รจ migliore, basandosi sullโessere minore dellโaltro, significa che la sua posizione รจ debole e ha bisogno di rafforzarsi sul nulla.
ร sport di tutti i giorni mostrare come la nostra azione sia migliore della precedente, naturalmente non lasciando la possibilitร alla precedente di potere dire la sua. Lโartigiano che viene dopo รจ piรน bravo di quello di prima e non perde occasione per mostrare la incapacitร del precedente, il piรน delle volte inventando dei difetti del lavoro precedente o facendoli diventare piรน grossi di quello che sono. Il medico che opera dopo, mostra tutti i difetti di colui che ha operato prima; cosa facile: i difetti di quello prima si vedono soprattutto perchรฉ il fisico non reagisce come si sarebbe sperato, mentre gli effetti dellโazione dellโoggi ancora non sono visibili. Lโarchitetto che viene dopo, e il commercialista che subentra, e il parroco che entra nella parrocchia, รจ piรน bravo perchรฉ cambia tutto, anche se non se ne capisce il perchรฉ.
Il gioco del potere รจ perverso e coinvolge continuamente il nostro quotidiano. Nessuno ne รจ immune, chi si ritiene tale รจ colui che rischia di essere maggiormente indagato e coinvolto.
Fino a che non sarร la condivisione a creare un potere, il potere non creerร mai la condivisione. Condivisione significa dare dignitร ad ognuno, ben sapendo che non tutti possono dare lo stesso apporto. Vi sono dei bravi leader, come vi sono dei bravi soldati semplici. Poco importa il ruolo che uno assume, ciรฒ che importa รจ che sia il suo ruolo e che, questo ruolo, sia vissuto come servizio a tutto. Se il potere fa gioco di squadra e vive grazie alla squadra, allora il potere piรน facilmente sarร servizio alla squadra stessa. Riuscire a sentirsi corpo e smetterla di vivere ogni cosa come un insieme di teste individuali e mai personali e comunitarie, รจ la scommessa dellโoggi.
Per questo chi ha potere dovrebbe imparare a vivere come se non ne avesse, perchรฉ la sua vita non dipende da quello, tantomeno la sua dignitร . Essere bravi e buoni perchรฉ cosรฌ รจ bello e perchรฉ cosรฌ posso donare qualcosa di buono e di bello allโumanitร , รจ il vero segreto del servizio dellโautoritร del cristiano. Diversamente saremo sempre alla ricerca dei posti dโonore, dei monsignorati, dei riconoscimenti del parroco di turno, dellโavere un ruolo predominante davanti agli altri.
Piรน il potere si ritiene tale, importante ed essenziale, piรน il potere avrร bisogno di tagliare la testa al Battista di turno. Piรน il potere riscoprirร il suo essere al servizio e piรน diventerร frutto di condivisione e di comunione, creerร condivisione e comunione, voglia di creativitร e di essere partecipi di una cosa che non importa quanto grande sia, importa possa essere vera.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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