โFiglia, la tua fede ti ha salvataโ, dice Gesรน a questa donna che noi avremmo definito feticista perchรฉ รจ andata a toccare Gesรน. Siamo troppo abituati a giudicare le cose da gesti esterni. Il gesto di questa donna รจ un gesto contro la legge, innanzitutto, ed รจ un gesto da stregoneria poi. Gesรน non si preoccupa della legge, non si preoccupa della sua impuritร , cosa che probabilmente la folla cominciava a rumoreggiare per la presenza di questa donna, ma guarda il tocco di fede.
Il tocco di fede non รจ una cosa che dobbiamo fare, il tocco di fede รจ semplicemente qualcosa che esprime tutta una relazione e un cuore. Toccare รจ avere cura. Toccare un malato, toccare una persona che incontriamo per strada, dare la mano ad uno straniero, toccare con gli occhi una persona sola, toccare con lโorecchio un lutto, toccare andando a casa del morto. Noi che siamo cosรฌ attenti a non toccare, soprattutto quando incontriamo qualcuno o quando andiamo allโospedale a trovare qualcuno, siamo invitati a ritornare a toccare con un tocco pieno di cuore.
Non รจ una cosa che dobbiamo fare, รจ una cosa che possiamo fare, se abbiamo fede, ma anche per fare crescere la fede. Il toccare รจ una cosa bella che dice cura della nostra umanitร che usa oramai il toccare solo per il touch telefonico o da smartphone.
Questa donna tocca il Signore da dietro, tocca solo il lembo del suo mantello: piรน feticista di cosรฌ, diremmo noi! Eppure in questo tocco cโรจ tutto un mondo, รจ pieno di speranza, รจ ricerca di incontro, รจ cura per la vita, รจ umanitร che ritorna a galla al di lร delle nostre quarantene ospedaliere o da casa di cura. Il tocco ci rende normali, nel senso di umani. Il tocco รจ vita e sprigiona una โforzaโ che si comunica e ci comunica senza bisogno nรฉ di stregoni, nรฉ di veggenti, nรฉ di sapienti orientali, nรฉ di preti. Questa forza infatti รจ vita, questa รจ fede, tutto questo ci umanizza e ci guarisce dalla disumanitร nella quale rischiamo di piombare ogni giorno.
Gesรน risponde alla fede sconfinata di questa donna, magari spinta anche da un poโ di disperazione, non solo col miracolo fisico, ma intrattenendosi in dialogo con lei, cosa che forse piรน nessuno faceva con lei perchรฉ considerata spuria, tanto che appena Gesรน la chiama lei si presenta โimpaurita e tremanteโ. La fede รจ dunque incontro umano tra Dio e la donna, tra Gesรน e il capo della sinagoga Giairo.
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La fede dunque รจ un toccare che crea contatto personale con Gesรน, che ci umanizza in mezzo ad una folla anonima, che ci riabilita e ci fa rinascere.
Fede รจ credere che Dio abita la storia umana e agisce nella storia umana. Lui ama lโumanitร e ci chiama ad una relazione liberante, come forse neppure Lui lo sa, so solo che avviene. La fede รจ un lasciarsi toccare e lโeffetto di questo tocco รจ โvaโ in pace e sii guarita dal tuo maleโ di solitudine.
La stessa fede che Gesรน chiede a Giairo quando gli portano la notizia che la sua Talitร รจ morta. Tu continua ad avere fede. Gli astanti sono refrattari a questo invito di Gesรน: lo vedrebbe anche un cieco che la fanciulla รจ morta. Deridono Gesรน perchรฉ chiede fede, chiede di ritornare ad essere umani, ad essere cioรจ interessati alla vita, alla vita della ragazza. Non gli interessano cose sacre, non gli interessa la legge, non gli interessano neppure i nostri sacramenti, gli interessa solo la vita e la cura di questa vita al di lร di ogni speranza.
Gesรน umanizza anche questo passaggio di fede utilizzando la lingua aramaica, la loro lingua, il nostro dialetto, che รจ pieno di ricordi e di memoria. Ricorda per fare memoriale e questo diventa vita per Talitร , per la fanciulla, alla quale dice โkumโ, alzati. E fa questo prendendo per mano la fanciulla. La tocca, tocca un morto, si rende di nuovo impuro, ma questo tocco diventa incontro di vita, un incontro di vita che termina con Gesรน che, di fronte agli occhi stupidi dei genitori, chiede di prendersi cura della vita ordinando โloro di darle da mangiareโ.
La morta non รจ morta, continua ad avere fede. La morte รจ passaggio vitale, รจ segno di vita nuova, รจ solo un sonno. Cosรฌ la fanciulla vista con gli occhi di Dio e toccata con le sue mani di amore, diventa via di vita, vita bella, vita che nasce dalla cura che noi abbiamo per lei grazie alla fede con cui tocchiamo Talitร e ci lasciamo toccare dalla donna che da dodici anni era affetta da emorragia.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
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Fanciulla, io ti dico, ร lzati!
