Vedendo che uno degli scribi aveva posto una domanda di cuore โ quale รจ il primo di tutti i comandamenti? โ Gesรน manifesta uno sguardo di simpatia che lo porta a dire โnon sei lontano dal Regno di Dioโ.
Quello scriba era rimasto incantato dallโintelligenza e dallo stile con cui Gesรน era sfuggito alla domanda trabocchetto dei farisei. Loro avevano chiesto a Gesรน che cosa dare a Cesare e Gesรน risponde chiedendo di dare a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio!
Cosรฌ ai sadducei che lo provocano sulla risurrezione Gesรน dice che โDio non รจ un Dio dei morti, ma dei viventiโ.
Gesรน si pone in un modo nuovo, qualcosa di inaudito, con un fascino segreto, tanto che viene spontaneo, chiedergli che cosa รจ, nella fede, la cosa piรน importante per Lui. Che cosa รจ il cuore, il cuore di tutto!
Anche a noi che ascoltiamo Gesรน e che tentiamo di seguirlo da anni viene spontaneo innalzare una domanda: alla fine, che cosa รจ importante? Che cosa รจ piรน importante per te Dio?
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Che cosa รจ importante non tanto per darla a bere, non tanto per vendere bene quel poco che diciamo di vivere per salvare le apparenze, non per un giorno solo o un attimo, ma per tutti i giorni. Qualcosa di importante non solo per te, ma anche per tuo figlio, per tuo fratello, per i tuoi, per chi non conosci! Cosa รจ importante per il figlio di tuo figlio?
Gesรน, da buon ebreo, dice che il primo comandamento, vale a dire amare Dio con tutto il cuore, va a braccetto col secondo che รจ amare il prossimo tuo come te stesso. Anche noi tendiamo a scivolare via in fretta sulle parole di Gesรน.
Quel Gesรน che, da buon ebreo, fa precedere il comandamento โdi amareโ dal comandamento โdi ascoltareโ.
โAscolta Israele, il Signore nostro Dio รจ unico Signore โฆ amerai il Signore Dio tuo โฆโ. Questo precedere, che Gesรน pone sul piatto, ci riporta ad una dinamica di vita dove lโascolto รจ essenziale per vivere. Potremmo dire che tu sei un credente, noi siamo dei credenti, se, sulle orme di coloro che ci hanno preceduti, siamo un uomo, siamo una donna. โAscolta Israele, il Signore nostro Dio รจ unico Signoreโฆโ. ย
ร un invito a interrogare la storia, ad interrogarci sulla storia. Interroga la storia e ascolta! Cโรจ forse qualcuno che ha fatto per te le cose che ha fatto Dio?
Per te รจ unico โฆ per questo lo amerai con tutto il cuore! Il comando di amare potrebbe sembrare a prima vista un controsenso.
Potremmo porci una domanda: ma si puรฒ comandare lโamore? Come si puรฒ amare uno che non si conosce? Come si puรฒ, diremmo ancor piรน, conoscere uno se non lโascolti?
Ascolta Israele: lo storia di Dio รจ scritta nella Scrittura, ma non solo! La sua storia รจ scritta nelle pagine della storia dellโumanitร , di ognuno di noi! ร scritta nella vita e nella morte, nella risurrezione di Gesรน.
Ascolta! Di conseguenza amerai!
Amerai con tutto il cuore. Un amare che unisce i due comandamenti, che fa lโunico comandamento!
Amare รจ il primo comandamento. Noi spesso scivoliamo sul fare, sulle cose da fare. I nostri esami di coscienza sono sulle cose fatte o non fatte. Ma amare appartiene ad una sfera piรน segreta, piรน intima: amare mette in moto il cuore!
Amare dice un esserci, un esserci non solo fisico, un esserci con la mente e il cuore: โamarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutte le forzeโ.
In questa dinamica non รจ che le azioni non contino: lโamore per sua natura, infatti, diventa un gesto. Ma non sempre i gesti sono abitati, non sempre le azioni sono tali, cosรฌ non sempre le nostre giornate sono abitate dallโamore. Non vi sono nemmeno gesti religiosi che dicono vita e veritร .
Amare Dio e il prossimo vale piรน di tutti gli olocausti e i sacrifici. Noi invece pensiamo che certi gesti siano lโunica cosa essenziale, come confessarci di non avere partecipato alla messa per avere voluto assistere i malati o per avere ascoltato uno che aveva bisogno di essere ascoltato.
Ciรฒ che vale e salva รจ la precedenza dellโamore e dellโascolto, per potere essere evangelici.
Quante volte si dice di amare e non si ascolta, ingannando lโaltro con i nostri suggerimenti, o facendo quello che abbiamo in mente noi.
Prima ascoltiamo; poi diremo! Diremo senza sbagliare o, forse, sbagliando un poโ di meno lasciando per via le nostre pretese.
Ascoltare per amore significa: ascoltare chiunque in qualsiasi luogo e per qualsiasi mestiere si stia giocando. Proprio per questo, ciรฒ che importa, non รจ dimostrare, salvando le apparenze anche con dei buoni comandamenti osservati, quanto invece ascoltare con un cuore amante che semplicemente accoglie, senza dipendere in schiavitรน da meriti e bravure del prossimo.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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