p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 30 Maggio 2021

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Ma perchรฉ, possiamo chiederci, leggiamo la Parola di Dio? Per noi รจ cosa buona semplicemente perchรฉ, quando lโ€™uomo รจ vivente, lโ€™uomo diventa la parola che ascolta. Lโ€™unico modo per essere figli di Dio รจ ascoltare la sua Parola.

Pensiamo sia cosa difficile ma, in realtร , una persona รจ la parola che ascolta. Quanti di noi sono le stupiditร  che dicono e ascoltano? Una persona comprende, ama ed esegue. Se abbiamo davanti agli occhi la parola di Dio cominciamo a spezzarla, a capirla, ad amarla, a viverla: cosรฌ ci realizziamo! Non รจ cosa da poco leggere la Parola di Dio.

Ascoltando la sua Parola si dร  corpo a Lui custodendo la Parola nel cuore. Lโ€™uomo vive di ciรฒ che ha nel cuore del suo ri-cordo! La Parola รจ ri-cordo costante della Sua Parola. Questo รจ ri-cordare e capire che Lui si dona a noi.

La Parola di Dio รจ un frullatore che rende tutti uguali pur nella diversitร . La Parola รจ come il sole e la pioggia, cade sul terreno e fa sรฌ che una rosa รจ una rosa, un crocus un crocus, una patata una patata, un cavolo un cavolo, poi ognuno diventa se stesso, raggiunge la propria veritร . La Parola di Dio non รจ cosa imposta come gabbia dove tutti entrano. La Parola di Dio รจ significato per ognuno di noi. รˆ pioggia uguale per tutti, รจ uguale per tutti e ci fa essere quello che siamo nella nostra personalitร , nella nostra individualitร , nella nostra libertร .

Noi lo incontriamo nella sua Parola nel nostro quotidiano, perchรฉ รจ il quotidiano che รจ luogo da vivere. Lo incontriamo sul monte da Lui fissato: monte delle beatitudini, monte Tabor. Lรฌ noi lo incontriamo e, ascoltandolo, ci lasciamo coinvolgere nel volto nuovo che questa Parola produce in noi.

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Oggi la Parola ci dice non โ€œammaestrateโ€ come se fossimo maestri, ma fate discepole le gentiโ€. รˆ dono dellโ€™essere discepoli, ascoltatori dellโ€™unica Parola. Nessuno di noi รจ maestro, siamo tutti uguali. Noi non siamo cristiani perchรฉ ne sappiamo di piรน o perchรฉ ci riteniamo illuminati. Noi siamo cristiani perchรฉ battezzati, cioรจ gente che si lascia andare a fondo, si immerge.

Ciรฒ significa che la Parola ci vuole immergere nella Parola del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: questo รจ il dono del battesimo. Il nome ricevuto mi dice la mia persona, la Parola ci immerge nella Trinitร . Il fine della lettura anche del segno della Trinitร  รจ che noi siamo immersi nella vita di Dio.

La Parola vuole portarci a vivere in Dio non perchรฉ รจ unโ€™opzione politica sicura, ma perchรฉ ci porta alla bellezza di essere in Dio, di essere Dio perchรฉ suoi figli. Entrare nella dinamica di amore tra le persone della Trinitร  รจ partecipare alla vita Trinitaria come figli che hanno lโ€™Amore del Padre e del Figlio. Siamo chiamati a diventare come il Figlio. Per questo รจ stato scritto il vangelo, per questo Dio si รจ rivelato per farci simili a Lui attraverso lโ€™ascolto della Parola. Questo non รจ un delirio di onnipotenza ma un lasciarsi immergere. Essere immersi, coinvolti, permeati dalla vita del Padre, del Figlio e dello Spirito รจ respiro di forza, รจ Luce donata da Lui e accolta da noi.

Imparare a vivere la Parola รจ essere immersi nel Padre. Essere immersi in Lui รจ essere come il povero Cristo. Non cโ€™รจ alcun delirio di onnipotenza di Dio ma lasciarsi amare e amare con povertร , senza pretese, con umiltร , con disponibilitร , con misericordia: รจ lasciare vivere in noi la vita della Trinitร  accogliendo la Parola del Figlio. Siamo chiamati a vivere qualcosa di molto semplice, di molto profondo e sostanzioso che ci fa veri uomini, figli.

I discepoli andarono sul monte che Gesรน aveva loro indicato: a noi giunge oggi questo invito ad andare per incontrare il Padre, il Figlio, lo Spirito. il problema non รจ andare sul monte, ma che questo possa essere il monte dellโ€™incontro.

Questa affermazione non รจ banale semplicemente perchรฉ i monti su cui saliamo possono essere tanti: dellโ€™orgoglio? del successo? del potere? dellโ€™avere? della sicurezza ad ogni costo? della rivalsa? della guerra? di volere aver ragione ad ogni costo? โ€ฆ sono tutti monti su cui noi piรน che innalzarci innalziamo come idoli delle nostre giornate. Questi monti non ci portano allโ€™incontro con Dio.

Il monte su cui noi incontriamo la Trinitร  รจ il monte della misericordia che ci porta sulla strada del Padre. Cercare il nostro monte รจ cosa di ogni giorno, perchรฉ ogni giorno siamo chiamati ad incontrare Dio nel nostro quotidiano. Incontrare Lui significa stare su un monte che ci salvi dalla dispersione, dal non significato. Un monte dove possiamo raccoglierci in noi stessi per trovare, nel nostro cuore, lโ€™immagine del volto del Padre. Su questo monte siamo chiamati a vedere Gesรน con occhi puliti, con occhi amanti che vadano oltre lโ€™apparenza del volto dellโ€™altro. Non possiamo essere schiavi della bella figura che รจ a portata di sguardo del mondo che incontriamo ogni giorno. Vedere Gesรน e adorarlo, significa baciarlo e amarlo, Lui incarnato in ogni realtร  e in ogni fratello, Lui Vita, incarnato nella nostra vita.

Allora possiamo capire tutto il percorso che la Parola ha voluto farci compiere: โ€œNei cinquanta giorni che seguono alla Pasqua, la resurrezione, che รจ lโ€™apice della Quaresima, viene incubata; la dimensione cristica si irrobustisce, lโ€™uomo interiore perde le fasce della sua fanciullezza, si eleva e danza, la realtร  esplode in Gioia, salta tutto, ogni identitร  di prudenza, di calcolo, di amore controllato si frantuma in polvere di Luce. Tutto riparte, la seconda creazione si origina da questo big bangโ€. Un big bang creato dallo Spirito che โ€œย irrompe dentro la nostra chiusura, soffia e abbatte le pareti della nostra comfort zone, mette a soqquadro le anticaglie della nostra volontร  che non sa trasformarsi in Desiderio, dissolve in stupore gli specchi opachi del nostro narcisismo. Impossibile gestire la Pentecoste, รจ una visitazione a cui non possiamo opporci, รจ vita che assorbe ogni atomo di morte presente in noi. Occorre fare del nostro buio un grembo, sostare in esso fino a farci travolgere dallโ€™incandescenza dellโ€™unico sole, quello dellโ€™Amoreโ€.

Possiamo cogliere allora, come tutto il cammino percorso ci porti oggi alla solennitร  della Trinitร . La Trinitร  che non รจ qualcosa di mentale e di complicato, che festeggiamo solo perchรฉ cโ€™รจ un dogma stabilito. Trinitร  รจ centralitร  di comunione fra persone: questa รจ la nostra vita e la nostra esistenza, cosa che la Trinitร  vive per noi. Esistenza che non finisce nellโ€™individuo ma esige che lโ€™individuo ci sia; unโ€™esistenza che non si esaurisce nella comunitร  o famiglia ma esige che questa realtร  vi sia e sia viva.

La Trinitร  รจ tutto ciรฒ: individuo e comunitร /famiglia allo stesso tempo. Tre persone, veramente tali, che si perdono in una comunione talmente intima e profonda da sprizzare amore da tutti i pori.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM