p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2020

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Forse la lampada che viene รจ la Luce del mondo che si incarna. Una lampada non viene da se, รจ portata ed รจ accesa da qualcuno. Questa Lampada che viene รจ la Luce del mondo che semina se stessa, Lui Parola, nel campo del mondo. Ogni giorno noi ascoltiamo Lui Parola, ma questo ascolto diventa memoriale o cade nel dimenticatoio? Non si tratta di fare una cosa in piรน o di metterci un dovere in piรน, si tratta di sapere valorizzare un gesto semplice, la semina di Lui Parola in noi, come un gesto di amore che ci viene rivolto dallโ€™alba delle nostre giornate. Un gesto di amore non chiede nulla se non quello di essere gustato e di essere ricordato lungo la giornata, cosรฌ la Lampada che viene non viene messa sotto il letto ma ce la portiamo in fronte come sul lucerniere e in cuore come fuoco che scalda la nostra casa. Una casa calda diviene accogliente dellโ€™altro, se calda di amore a noi donato dalla Parola.

Un gesto dโ€™amore del mattino ce lo portiamo dietro lungo tutta la giornata. Un bacio di lui o di lei lo sentiamo come profumo: non ci laviamo il viso fino a sera pur di poterlo continuare a respirare, a sentire, a ricordare appunto. Questo รจ memoriale, questa รจ messa quotidiana nella nostra vita normale. Non un dovere in piรน ma un gusto in piรน, un sentire diverso le stesse cose che facciamo. Ricordo la Parola, che รจ Luce sul lucerniere, come un profumo di amore che avvolge i miei gesti e il mio camminare. Non mi lascia, questa attenzione di amore del Padre nel Figlio, anche quando cammino lontano da Lui. Lui cammina accanto a me, mi ascolta fino a che giunge il momento in cui lo Spirito si scatena perchรฉ da noi accolto: allora ci accorgiamo dellโ€™errore e riprendiamo a camminare lungo la via che porta alla casa del Padre. Semplicemente donando quello che riceviamo come bellezza da condividere, come pane da spezzare: eucaristia della strada.

โ€œFate attenzione a quello che ascoltateโ€, ci dice il vangelo di oggi. Se noi accogliamo il seme buono della Parola, prima o poi questo seme germoglierร  e porterร  frutto, un frutto di gratuitร  non di sforzo nostro. Se noi ascoltiamo liti e lamenti, notizie piรน o meno vere ma sempre negative, prima o poi la botte della nostra pancia trasborderร  di negativitร , negativitร  che non mi permette di fare eucaristia, non mi permette, cioรจ, di spezzare il pane per strada con le persone che incontro.

A me pare che non ci vuole molto per essere questo, basta essere attenti a ciรฒ che รจ bello e buono e farlo nostro. Lโ€™altro giorno in aeroporto cโ€™era una ragazza della Guinea con una bimba di due anni, lavorava in Sardegna e ora tornava a casa per le vacanze. Era in aeroporto ad aspettare lโ€™aereo da 24 ore, gli avevano rubato il cellulare, era stanca morta lei e la bimba. Dopo averla fatta sedere al mio posto ho chiacchierato con questa ragazza di colore che mi ha raccontato di lei, poi lโ€™ho aiutata a fare il check-in e lโ€™ho accompagnata allโ€™imbarco. Era bello cosรฌ, non avevo altro da fare che stare lรฌ: un poโ€™ di Luce che arrivava a lei e a me attraverso una piccola attenzione.ย 

Ieri il giornale portava la notizia di una coppia che aveva fatto lโ€™inseminazione artificiale per potere avere un figlio e appena il figlio รจ nato, aveva alcuni problemi, se ne sono andati non riconoscendolo. A parte il fatto che una legge che permette questo รจ una legge barbina: un genitore puรฒ non riconoscere un figlio? Roba da barbari! Il bello del giudice, finalmente qualcosa di bello anche per loro, รจ stato il cercare una famiglia affidataria da subito: benedetta quella famiglia, bella quella famiglia.

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La botte dร  del vino che ha: di cosa ci riempiamo la testa e il cuore ogni giorno? Che cosa esce dalla nostra bocca e dal nostro cuore? Che cosa entra nelle nostre orecchie e nella sede dei nostri sentimenti? Scegliere di cosa vivere non รจ un dovere ma un piacere che abbellisce la vita, la rende luminosa al di lร  dei risultati e di quello che otteniamo. รˆ bella cosรฌ e quando una vita รจ bella diventa accogliente della vita, quella che incontriamo per strada, non quella che guardiamo nei talk-show.

Viene la Lampada, cammina verso di noi e in mezzo a noi, scoppia di amore, nel suo venire, diventa vita e luce, pane spezzato e condiviso, ci rende custodi del giardino dellโ€™universo e non consumatori dello stesso. Non chiudiamo gli orecchi di fronte alla Parola letta; non chiudiamo gli occhi dinanzi alla Luce che ci raggiunge e che, se accolta, diventerร  anche oggi lampada ai miei passi, pane spezzato col fratello e la sorella che incontro sul mio cammino, chiunque ella sia, chiunque egli sia.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarร  misurato a voi.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 4, 21-25 In quel tempo, Gesรน diceva [alla folla]: “Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi รจ infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!”. Diceva loro: “Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarร  misurato a voi; anzi, vi sarร  dato di piรน. Perchรจ a chi ha, sarร  dato; ma a chi non ha, sarร  tolto anche quello che ha”. Parola del Signore.

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