p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 30 Settembre 2021

566

Lasciando risuonare dentro di me il vangelo di questโ€™oggi, ho sentito fortemente il richiamo di una domanda: ma chi sono questi operai? Questi operai chiamati e mandati, questi operai per cui pregare? Chi dobbiamo chiedere che il Signore mandi?

La risposta da sempre ovvia: preti frati e suore, mi รจ parsa veramente una risposta semplicistica. Mi รจ risuonata invece unโ€™altra risposta che trovo nel brano di vangelo di questโ€™oggi: coloro che sono agnelli e che come agnelli vanno nudi donando pace e mangiando il cibo che viene loro donato.

Non so perchรฉ, ma ho sentito questa risposta come una risposta fisica, oltre che spirituale. Ho sentito falsa la risposta che sono coloro che predicano, sono coloro che tengono in mano le redini della chiesa e della comunitร  cristiana. Anche quelli, ma quelli solo se sono innanzitutto questi.

La discriminante non รจ il sacramento dellโ€™ordine, quella รจ una discriminante importante ma strutturale. Ma questa struttura senza spirito รจ cosa vuota, รจ campana senza batacchio, รจ eucaristia senza banchetto, รจ riconciliazione senza perdono.

Lโ€™attenzione fisica ad andare come agnelli รจ unโ€™attenzione non solo al cuore, ma anche al proprio corpo. Attenzione a come siamo vestiti e a come ci presentiamo. Non siamo predicatori del vangelo perchรฉ ci presentiamo mal vestiti o trasandati, per una sorta di povertร  che poi povertร  non รจ. La nostra, che รจ la religione dellโ€™incarnazione, abbiamo rischiato di ridurla a mero spirito, uno spirito disincarnato e dunque inesistente, svolazzante, non umano.

- Pubblicitร  -

Andate e portate pace e mangiate quanto vi donano da mangiare. Lโ€™annunciatore, colui che รจ agnello e non lupo, รจ colui che va ogni volta che esce di casa, รจ colei che dona pace ad ogni incontro, sono coloro che si manifestano fisicamente allโ€™altro e che con lโ€™altro fanno eucaristia mangiando di quanto gli viene messo davanti.

Non abbiamo piรน tempo per lโ€™incontro, mi diceva un prete ieri. Abbiamo stravolto il nostro essere, mi viene da dire. Lโ€™incontro รจ ciรฒ che ci caratterizza come umani e come comunitร , se perdiamo questo perdiamo il nostro volto di designati e di inviati. Se perdiamo lโ€™incontro perdiamo la nostra fisicitร . Se perdiamo lโ€™incontro rischiamo di ridurci a solo spirito. Se perdiamo lโ€™incontro perdiamo la nostra capacitร  di piacere perchรฉ in compagnia e non in solitudine. Se perdiamo lโ€™incontro perdiamo il senso dellโ€™essere belli dentro e fuori, come lode a Dio e come mediazione di incontro col fratello e con la sorella. Se perdiamo lโ€™incontro, e dunque la nostra fisicitร , lo spirito magari svolazzerร  bene ma non si incarnerร  mai.

Fisicamente poveri e nudi, fisicamente agnelli di pace, fisicamente agnelli di Dio che tolgono il peccato del mondo non cedendo alla tentazione del richiamo ad essere lupi.

Andate, andate nudi, andate in pace portando pace, andate belli dentro e fuori perchรฉ il volto รจ specchio dellโ€™anima e lโ€™anima o si incarna in un volto, in un corpo, o non รจ; andate e fate eucaristia mangiando di quanto vi viene messo davanti e donando la buona novella.

Riscoprirci ogni giorno belli dentro e fuori, curando il mio e lโ€™altrui corpo e spirito, curando i malati e donando pace รจ essere operai mandati, mandati secondo la vocazione di ciascuno di noi.

Un corpo, uno spirito e un Soffio che viene dallโ€™alto, sono i tre volti dellโ€™operaio, del sottoscritto che esce di casa per incontrare e per curare e per mangiare.ย  Un corpo e uno spirito a volte appesantiti dalla fatica della vita, ma sempre alimentati dal Soffio che ci spinge verso la libertร  che nasce dallโ€™essere abitati dallโ€™Alto.

Questo รจ lโ€™operaio designato e inviato per cui prego ogni giorno, questa รจ lโ€™operaia che dona pace e che crea comunione eucaristica intorno ad una mensa per cui anche oggi sono chiamato a pregare. Questo รจ lโ€™operaio e lโ€™operaia che il Signore oggi designa in me e in ognuno di noi. Questo fisicamente รจ lโ€™operaio che il Signore designa, quellโ€™operaio che dice con tutta la sua persona: โ€œEcco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontร โ€.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM