Questa รจ la Passione di Gesรน narrata da Marco: Gesรน diventa la nostra Pasqua perchรฉ immolato per la salvezza di tutti noi. Il centro di tutto รจ il dono della vita di Gesรน che muore in croce.
I sommi sacerdoti e gli scribi cercano di impossessarsi di Gesรน, cercano di farlo catturare, con un inganno. Questo impossessamento รจ il centro della Passione di Gesรน. Si vogliono impadronire di lui, grazie allโinganno e farlo uccidere.
Le parole di questo vangelo coprono un campo di morte, quello dellโeconomia dellโegoismo. Quellโeconomia di egoismo dove dalla compravendita e dalla violenza ci sarร un solo sbocco: la croce del giusto giustiziato. ร lui che ne fa le spese. La croce รจ lo sbocco del giusto giustiziato. Ne consegue il tradimento, la fuga e il rinnegamento da parte nostra, da parte dei discepoli.
Il pensiero di Dio tocca il campo della vita che si concretizza nellโeconomia vissuta come dono e amore.
Il vaso prezioso che viene rotto, รจ il vaso del profumo, profumo preziosissimo. Un profumo da versare e da sprecare. Questo profumo versato, altro non รจ che un dare tutto il possibile, รจ opera buona, รจ divenire beneficanti.
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Questo รจ quanto fatto da Gesรน nella sua vita e nella sua morte, quando sulla croce ci dona la sua vita. Noi siamo chiamati ad accogliere questo dono. Accogliendo il dono possiamo aprirci a credere che il dono altro non รจ che un camminare dietro Lui. Toccare ed essere toccati รจ via di cammino. Udire la sua parola ci indica che credere รจ odorare Cristo, profumo effuso a Betania. Gustare Cristo รจ accogliere Lui, Pane offerto vedendo sulla Croce il dono della vita di Dio.
Accogliere il dono della Passione significa cogliere ciรฒ che viene mostrato, vale a dire come lo trattano le mani che si impossessano del suo corpo, toccandolo in modo ben diverso dalle mani dei miracolati e dalla donna di Betania. Impossessandosene le mani ridurranno allโimpotenza il suo corpo potente. Quel corpo dal cui contatto si sprigionava forza che liberava gli ossessi, che sanava i malati, che risuscitava i morti.
Queste mani trattano senza pietร il suo corpo, che รจ corpo misericordioso. Quel corpo che aveva fatto fiorire il deserto per nutrire la folla affamata. Il suo corpo, oggetto di possesso, sarร ricoperto da tutta la vergogna del mondo. Il suo volto sarร pienamente manifestato dallโalto della croce.
Chi lo vedrร lรฌ, conoscerร il Figlio di Dio. Vedrร la sua potenza e la sua misericordia. Lui, grazie a tutto ciรฒ, ridotto allโimpotenza fino a farsi nostro agnello pasquale, sarร immolato per la nostra liberazione. Cosรฌ, il passaggio dalla morte alla vita con Lui si compie rivelando il mistero di Dio che รจ amore e vita. Sarร una donna che rivelerร in anticipo, in casa di Simone il lebbroso, il mistero della morte di Gesรน, rompendo un vasetto di nardo genuino di grande valore e inondando il suo capo. Lo verserร tutto, senza calcolare, cosรฌ come Gesรน verserร sangue senza riservare, per sรฉ, una sola goccia.
Un versamento non compreso, quello della donna, tanto che diventa motivo di lamento per lo spreco di un valore cosรฌ importante. Di fronte a questo gesto generoso e gratuito ci possiamo sdegnare anzichรฉ gioire del dono. Questo dono che lei fa a Gesรน, sarร vangelo annunziato e da annunziare dove si racconterร ciรฒ che ella ha fatto.
Dice Gesรน: โlasciatela stare, perchรฉ la infastidite?โ. Il dono non rientra nella vostra dinamica di vita, ma vita รจ, dono รจ, profumo รจ.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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