p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 28 Luglio 2022

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Lโ€™attenzione continua e costante alla formazione del nostro cuore che le parabole del Regno ci hanno richiamato in modo reiterato, dovrebbero portarci ad essere scribi che tirano fuori dal tesoro del proprio cuore cose nuove e cose antiche. Cose che non interessa se abbiamo fatto sempre cosรฌ. Cose che i piccoli comprendono. Cose che sono sapienza di Dio, sapienza di amore che sanno anche di croce. Cose che sanno di perla e perla vera. Cose che richiamano qual รจ il tesoro vero della nostra esistenza.

Nella figura dello scriba ci possiamo rispecchiare tutti. Nella figura dello scriba possiamo ritrovare una modalitร  di esistere e di essere, che รจ rivoluzionaria per la nostra quotidianitร . Lo scriba รจ colui che cura la maturazione del proprio cuore. Lo scriba รจ colui che si lascia curare dallโ€™amore misericordioso di Dio. In questa cura congiunta fra lui e Dio ritrova la via di una relazione piรน vera con i fratelli. Sapendo che la relazione piรน vera con i fratelli rilancia al Padre, per essere gente piรน matura.

Il tesoro del nostro campo che cosa รจ se non la riscoperta della paternitร  di Dio e quindi della fraternitร ? La perla preziosa, incastonata nel nostro intimo, altro non รจ che unโ€™umanitร  nuova vissuta con a base la fraternitร  e la figliolanza.

Ritornare a riscoprire il nostro essere figli per vivere in modo nuovo da fratelli. Lo scopo รจ potere essere pescati dagli angeli di Dio nelle reti del Regno per potere essere scelti per il regno definitivo, regno di giustizia e di pace, regno di fraternitร .

Una delle cose nuove che possiamo estrarre dal tesoro del nostro cuore in continua evoluzione e maturazione, grazie alla continua cura nostra e di Dio, รจ il desiderio di capire sempre meno del nostro modo di agire come singoli e come comunitร . Mi pare che siamo schiavi di capire questo mondo che รจ schiavo dellโ€™apparenza. Volere comprendere lโ€™apparenza ci porta in piane nebbiose dove non vediamo al di lร  del nostro naso. Volere comprendere la nebbia ci porta lontani dallโ€™essenza della vita. La nebbia non puรฒ essere compresa, la nebbia puรฒ solo essere amata. Volere comprendere lโ€™apparenza, cioรจ la nebbia, significa andare a sbattere contro un muro e divenire schiavi di quel muro. Forse รจ il tempo in cui dobbiamo liberarci dallโ€™apparenza non volendo piรน comprenderla, come non possiamo comprendere la nebbia. Non volere piรน comprendere questo tempo di apparenza dove la perfezione ci schiavizza in nome dellโ€™apparire, significa bucare la nebbia, entrarvi dentro e cominciare la ricerca dellโ€™assente.

Lโ€™assente -fratello o Dio, uomo o donna, migrante o residente, gente che non appare sui telegiornali o gente che รจ nascosta in fondo alla foresta- non รจ lโ€™inesistente. Bucare il muro dellโ€™apparenza significa smettere di essere schiavi del fatto che esiste solo chi compare sui media: niente di piรน falso. Anche perchรฉ i media sono ciรฒ che di piรน schiavo dellโ€™apparenza esista al giorno dโ€™oggi.

Non volere piรน capire lโ€™oggi significa valorizzare lโ€™assente che esiste. รˆ il piccolo del regno che comprende la sapienza del Padre. Lโ€™assente che esiste รจ colui che non deve pagare tributo al dio dellโ€™apparenza che chiede presenza per potere gestire e avere potere. Lโ€™assente che esiste non รจ la guerra che riempie i nostri schermi, ma tutti coloro che la guerra la vivono ogni giorno senza mai apparire. Vogliamo parlare dei morti di fame? Volgiamo parlare dei cristiani che vengono uccisi da maniaci religiosi di ogni genere in mezzo mondo? Cristiani che non fanno notizia in un occidente che teme la propria identitร  e non capisce piรน le proprie radici?

Mi interessa lโ€™assente che รจ il migrante che non riesce a pagare lโ€™affitto e viene sfrattato da una giustizia che manifesta che lui รจ ingiusto e schiavo della proprietร  privata. Mi interessa la ragazza madre che รจ obbligata ad abortire perchรฉ sola e disperata. Mi interessa ciรฒ che non si vede, mi interessa lโ€™assente. Mi interessa chi non cerca di piacere e di trionfare, perchรฉ interessato solo a istruire e a comunicare i tesori che ha in cuore e che possono dare vita.

Mi interessa il finto, chi finge perchรฉ non esiste pur esistendo. Fingere significa, dal latino fingere, modellare, plasmare. Mi interessa chi non appare mai sui libri di storia eppure finge perchรฉ assente e fingendo รจ presente perchรฉ modella la vita. Modella il mangiare e lโ€™ascoltare. Modella la storia degli uomini con la sua assenza. รˆ assente alla ricerca di un amore perfetto che non esiste e non esisterร  mai. รˆ assente perchรฉ ama imperfettamente e per questo esiste. Esiste perchรฉ dalla crepa del nostro nebbioso perfezionismo apparente, scorge la luce e ritrova lโ€™amore. Esiste perchรฉ mistico, mistico che rinuncia alla perfezione potente della dottrina perchรฉ Dio possa essere a questo mondo. Un Dio assente, ma non per questo inesistente. Assente allโ€™apparenza ma presente allโ€™amore che รจ chicco di frumento che caduto in terra muore e germoglia e porta frutto, come lui stesso non lo sa.

Non interessano gli OGM, ho giร  dei bei semi in natura e quelli mi piacciono anche se meno appariscenti. Siamo stanchi di quei semi di laboratorio che creano solo schiavitรน. Schiavitรน nei confronti di quelle aziende produttrici che regalano quei semi ai poveri della terra per renderli piรน schiavi. Da uno di quei semi non vi puรฒ essere rigenerazione di semi da ripiantare. I poveri perdono i loro semi auto-rigeneranti, da cui possono salvarne alcuni da ripiantare lโ€™anno successivo, diventano schiavi di coloro che ogni anno vendono i semi da laboratorio senza i quali i loro campi diverranno terra bruciata. Figuriamoci se parliamo di Covid!

Voglio imparare a scoprire lโ€™Assente/assente nel tesoro del mio cuore. Sono certo che cosรฌ gli esclusi della nostra societร , coloro che sono assenti e non compaiono da nessuna parte, non saranno piรน per me degli inesistenti, ma saranno i presenti finti che plasmano la vita al di fuori dalle nostre false certezze che ci rendono sempre piรน schiavi e sempre piรน sterili: incapaci di vita.

Lโ€™assente รจ colui che รจ altrove: questo mi interessa, perchรฉ questo sento come tesoro del mio cuore da cui potere tirare fuori cose nuove e cose antiche.

AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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