Gesรน vede e sente! Vede la casa del capo della sinagoga, vede il trambusto, vede la gente che piange e urla forte.
Lui entra! Entra nella casa di Giairo e dice: โPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeโ. La gente che piange e urla forte, lo deride. Una derisione che Gesรน โcacciati tutti fuoriโ, prese con sรฉ padre e madre ed entra dove cโรจ la bambina. Una derisione che puรฒ prendere anche noi quando siamo in difesa dalla vita.
Di fronte a questa, come a qualsiasi realtร che noi viviamo, Lui ci dice una Parola, una Parola che รจ invito ad avere fiducia. Questo invito diventa motivo di derisione da parte dei suoi contemporanei come da noi. ร invito a Giairo come a noi ad essere persone che hanno fiducia, fiducia da alimentare. Fiduciosi, liberi dalla necessitร di crederci degli dei assoluti. Fiducia che mi libera dalla necessitร che spesso abbiamo di fare assoluto qualcosa che assoluto non รจ.
Gesรน scaccia i ridicolizzanti e prende con sรฉ alcuni. Tutto il frastuono, lo strepito, le urla, la paura sono azioni di disturbo al desiderio di vita, alla fiducia, allโamore. Caccia via tutte queste voci che abbiamo. Scaccia queste voci che ci dividono dalla vita, dallโamore, dalla fiducia. Rendendoci la vita impossibile. Di fronte a parole che tendono a separarci dal Signore e dagli altri, Gesรน scaccia fuori.
Lui era entrato nella casa, ora entra dalla bambina. Gesรน va fino in fondo. Entra โdovโรจ la bambinaโ perchรฉ cโรจ una solidarietร piena che non diventa motivo per stare fuori. Gesรน non ama lo spettacolo, non dice โvenite a vedere che miracolo faccioโ. Non รจ interessato a questo, รจ interessato a riportare vita alla bimba oltre che alle persone che sono con Lui. Questo avviene perchรฉ attraverso questi โalcuniโ ciascuno di noi possa entrare nella stanza dove si trova questa bambina.
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โPrese la mano della bambina e le disse: Talitร kum, che significa: Fanciulla, io ti dico: alzatiโ.
Lui prende la mano impadronendosi della mano. Gliela prende e le dona la sua. E poi il termine โragazzaโ, vuol dire ragazza da marito. โSvegliatiโ come mi sveglierรฒ io grazie alla risurrezione. Per la risurrezione si dice โrisvegliatiโ e โlevarsiโ. Queste due parole ci dicono che cโรจ una sovrapposizione tra Gesรน e questa ragazza. Qui Gesรน tocca la bambina, perchรฉ tocca la morte. Anche Lui si sveglierร e risorgerร : Tu diventi ciรฒ che tocchi! La morte lโha toccata Lui per tutti noi. La donna impura ha toccato Lui rendendolo impuro. Qui Gesรน tocca il cadavere contraendo legalmente lโimpuritร . Cosa che non facciamo piรน nemmeno noi abituati come siamo nellโoggi a fare sparire il cadavere, a metterlo lontano da noi.
Toccare la morte, vuol dire morire. Tocca anche a Lui. Lui รจ solidale con la nostra morte. Tutto il Vangelo ci introduce alla croce come via di vittoria sulla morte. Come questa bambina incontra Gesรน, รจ lโestremo a cui siamo chiamati. Quelle cose che noi non sopportiamo di noi stessi e che tengono gli altri lontani, i nostri limiti, diventano la possibilitร di comunione con Gesรน.
La morte ti oscura dai viventi, ci mettiamo sopra un pietoso velo, ci separa, non puoi piรน toccare nessuno. Il morto non puรฒ toccare nessuno. Nessuno tocca il morto se non in quei momenti lรฌ e poi lo separi, ci metti su una pietra e la vita continua, per la morte.
Gesรน invece tocca, entra in comunione. Anche il limite estremo diventa luogo di comunione. La mano, poi, indica una espressione fortissima โimpadronirsiโ. La mano รจ il potere, si impadronisce della morte; diventa sua la morte. Quello รจ il gesto massimo dโamore. Lui chiama la ragazza prendendole la mano: destati, ti dico. Unisce gesto e parola, Gesรน.
Lei aveva dodici anni. Una ragazza che arrivava a dodici anni e non incontrava lโamore era morta perchรฉ era lโetร del fidanzamento e poi del matrimonio. Questa ragazza รจ lโimmagine di ciascuno di noi. Siamo tutti malati di amore e di relazioni. Se non siamo amati la nostra รจ vita squallida che non vale la pena di vivere. Lei che รจ morta incontra chi la ama, per questo lโamore รจ piรน forte della morte. Questo รจ anche il senso della Croce di Gesรน.
Questa ragazza rappresenta tutta lโumanitร che รจ chiamata ad amare con tutto il cuore, con tutta lโanima, con tutta la vita, con tutte le forze, grazie a Lui che ci ama con tutto se stesso. Chi ama, cerchiamo di coglierlo, รจ piรน forte della morte. Cosรฌ che il morire non รจ vivere, รจ amare: far risorgere lโamore! Chi non ama rimane nella morte. Questa รจ la vita a cui siamo chiamati.
Cosรฌ si manifesta la possibilitร , per noi come per questa ragazza, di rimetterci a camminare: le viene ridata la vita che รจ cammino senza fine.
Gesรน ordina che le diano da mangiare. La casa di Giairo non diventa un santuario, non si organizza niente, anzi Gesรน ordina di non dire niente a nessuno. Gesรน non vuole identificarsi con i segni che compie. Ciรฒ che avviene con questa bimba ci dice in cosa consiste questa salvezza. Salvezza che termina con lโordine di mangiare. Cosa vuol dire mangiare? Mai visto un morto che mangia? Mangiare vuol dire vivere. Mangiare ciรฒ che fa Gesรน bel banchetto nel deserto dove prende il pane, benedice, spezza e dร . Il suo corpo รจ dato per noi! Sรฌ, perchรฉ lโamore รจ la vita immortale che viviamo giร in questa vita. Vita che nel suo stile amante vince la morte.
Il fatto compiuto รจ reale, รจ resurrezione, รจ segno che dice che la morte fisica non รจ la parola ultima. Se fosse cosรฌ, Dio non sarebbe altro che un criminale. Grazie a Dio siamo finiti. Dio, che finito non รจ, si diverte a vivere con noi e come noi.
Ragazza svegliati perchรฉ cโรจ qualcosa che non muore piรน. Sei amata, puoi vivere una vita di amore. Camminare e mangiare in questa vita รจ la vita nuova a cui siamo chiamati ogni giorno.
Talitร kum: รจ un atto di amore a cui siamo chiamati ogni giorno, in ogni situazione, in ogni realtร . ร un dono di amore che ci viene rivolto: Talitร kum!
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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