La riflessione sul brano di oggi, mi riporta continuamente alla mente il valore dellโunitร . Unitร come ricerca dello stesso scopo, unitร come passione per la stessa impresa, unitร come strumento unico possibile per potere stare in piedi. Sono infatti i regni divisi in se stessi che non possono esistere ed hanno vita breve.
Questa unitร , nel brano di questโoggi, รจ lโunitร della Trinitร che coinvolge anche lโuomo.
ร una unitร della conoscenza amorevole! Dice Gesรน: se conoscete me conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto.
Gesรน sta davanti al Padre faccia a faccia e in questo suo stare faccia a faccia, si irradia della stessa luce che รจ del Padre e acquista le stesse sembianze del Padre, pur rimanendo una persona diversa. Questa conoscenza รจ una conoscenza di amore.
In questa conoscenza reciproca siamo chiamati ad entrare in ballo anche noi grazie allโazione dello Spirito Santo. Lo Spirito che รจ ricerca, che รจ passione, che รจ strumento, che รจ conoscenza amorevole, che รจ luce, che รจ amore.
Lo stesso Spirito รจ colui che ci spinge ad entrare in questo ambito conoscitivo di cuore che ci permette di entrare sempre piรน in profonditร in relazione al Padre e al Figlio.
In fondo chi vede Gesรน vede il Padre, perchรฉ lui รจ nel Padre, perchรฉ lui e il Padre sono una cosa sola. Un grande desiderio dellโuomo e della donna: potere avere un figlio che รจ come loro, non clonato, ma originalmente simile a loro nella ricerca del bene e della vita.
Il Figlio che รจ nel Padre compie le opere del Padre. Opere che sono segni di salvezza. Segni che sono vita per il cieco dalla nascita; sono rinascita per la Samaritana incontrata al pozzo; sono linfa vitale per i tralci legati alla vite; sono risurrezione per Lazzaro che giaceva nel sepolcro.
Conoscere il volto del Padre grazie al Figlio; amare il Padre tramite lo Spirito; ricercare con passione il regno di Dio: ci spinge ad entrare nella stessa dinamica Trinitaria. Anche noi diventiamo come il Padre nel Figlio grazie allo Spirito, anche noi diventiamo Trinitร , anche noi siamo in compagnia della Trinitร .
Credere a questo significa potere compiere tutte le opere che Gesรน stesso ha compiuto e poterne compiere di piรน grandi. Il credere non รจ un atteggiamento vuoto e lontano. Credere significa partecipare della stessa impresa dellโAltro, significa entrare nella stessa dinamica di amore; significa mettere tutte le proprie energie a servizio dello stesso amore.
Ed รจ proprio stando allโinterno dello stesso Regno, che potremo chiedere qualunque cosa e la riceveremo. Innanzitutto perchรฉ avremo fiducia in Colui al quale chiediamo. Secondariamente perchรฉ quello che chiederemo non sarร qualcosa per noi, ma qualcosa per il Regno, qualcosa per la stessa impresa, qualcosa che scaturisce dallโunitร di intenti e di desideri.
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Per questo Cristo non potrร non fare quello che chiediamo, perchรฉ quello che chiederemo sarร conseguenza dellโamore che circola fra noi e la Trinitร , sarร conseguenza della ricerca che noi, comunitร di uomini, continuamente portiamo avanti come desiderio di bene.
La conoscenza del Cristo e del Padre, una conoscenza appunto amorevole, ci spingerร nella veritร sulla via della vita, e vivendo nella veritร la vita che ci viene donata e camminando sulla via che รจ Cristo, noi ricercheremo con tutto il cuore, con tutta lโanima, con tutte le forze, con tutta la mente il Regno e solo il Regno.
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