Gesรน annuncia, dopo avere richiamato lโimportanza del vivere in povertร abbandonando il buon senso del mondo che ci spinge allโaccumulo anzichรฉ alla condivisione, la sua passione e morte. Dice quanto sta accadendo e quanto accadrร a Gerusalemme. Cosรฌ dicendo provoca paura e dolore nei discepoli i quali reagiscono cercando di avere dei buoni posti nel regno di Dio. Gesรน parla di passione e di dolore e i discepoli sfuggono da questa realtร cercando un posto dโonore o un posto che gli permetta di essere in vista e di poterci guadagnare.
Spesso a noi capita, di fronte al dolore, di scappare: cerchiamo rifugi che allontanino da noi questo pensiero. Di fronte al richiamo a condividere del Signore Gesรน, noi ci nascondiamo e ce ne andiamo tristi.
I discepoli si rifugiano nelle loro liti per il potere e noi, oggi, in quale rifugio andiamo a nasconderci? Riusciamo a cogliere il fatto che il dolore come la morte sono parte della nostra esistenza e, soprattutto, riusciamo a cogliere la bellezza di far diventare un dono la nostra vita? Siamo figli di Dio, che ci chiama a donare la sua vita con Lui per il mondo, o siamo figli di quel buon senso che ci invita a salvare noi stessi a discapito degli altri e a nasconderci dietro quel buon senso becero che giustifica ogni cosa della nostra esistenza?
Non siamo stanchi di vivere i nostri rapporti con ipocrisia, mettendo alla base di tutto lโarrivismo e la falsitร , oppure quella diplomazia suicida e quella burocrazia omicida che tanto ci dร fastidio ma che tanto usiamo? Non ci accorgiamo di essere impareggiabili in quanto a volontร di potenza, in ricerca di sopraffazione, in bisogno di delazione, nellโuso della calunnia, nello sguazzare nella maldicenza e nel vivere fino in fondo il nostro bisogno di aviditร ?
Sfruttiamo la forza di dubbie leggi nascondendoci dietro ad esse, rivendicando diritti e strumentalizzando persone.
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Il tempo di riconoscerci โfigli di prostituzioneโ รจ proprio questo, รจ il tempo favorevole, oggi. ร il giorno in cui siamo chiamati a pregare perchรฉ possiamo essere convertiti, possiamo cioรจ ritornare ad innamorarci di nuovo della vita, di Dio, abbandonando gli amori traviati e travianti che ci portano ad allontanarci dalla vita credendo a quel buon senso becero e mortale che รจ il vero dio delle nostre scelte di ogni giorno.
ร vero che non ci rimane altro da fare che agire cosรฌ, perchรฉ come si fa ad agire diversamente? Se cosรฌ ragioniamo e cosรฌ agiamo, non cโรจ altro da aggiungere, siamo figli di prostituzione.
La speranza e il comando di Gesรน โ โfra di voi perรฒ non sia cosรฌโ โ noi li abbiamo troppo spesso, speriamo non sempre, totalmente disattesi.
Donaci il Signore la conversione a Te che giร ti sei convertito a noi. Perchรฉ possiamo ascoltarti con cuore aperto, ascoltare Te che ci dici: โVoi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร schiavo di tutti.ย Anche il Figlio dellโuomo infatti non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiโ.
A noi la scelta perchรฉ diventi preghiera. Buon cammino, di cuore.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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