Ognuno di noi si organizza la vita scegliendo le proprie prioritร e perseguendo uno scopo che a lui sta piรน a cuore. Qualcuno si cerca una moglie e su di lei poggia tutte le sue speranze; qualcuno si cerca un marito e crede a questa scelta come alla scelta della sua vita; qualcuno punta sulla carriera, qualcuno sulla casa, qualcuno sulla famiglia, qualcuno sul divertimento. Sono tutte realtร finite che prima o poi manifestano il loro limite perchรฉ il marito si imborghesisce e perde ogni creativitร nella coppia; la moglie delusa per non essere riuscita a raddrizzare il marito, come era sicura di poter fare, si ritira e si chiude sempre piรน; i figli se ne vanno per i fatti loro; la carriera si presenta a noi con dei fallimenti.
Sono tutte realtร , queste, che fanno parte della nostra esistenza e che in sรฉ non sono un problema insormontabile o assoluto. Tutto dipende dallโimportanza che noi abbiamo dato a queste realtร . Sono per noi realtร ultime o sono realtร penultime? Se sono realtร ultime, vale a dire le piรน importanti, allora la delusione sarร assoluta, il fallimento รจ totale, non avremo nรฉ la forza, nรฉ la voglia di rialzarci per riprendere il cammino. Se invece, sono realtร penultime, allora, cโรจ qualcuno altro al di lร che assicura la nostra tenuta. Noi viviamo tutto per amore di quelle persone o realtร ma basando la nostra esistenza e il significato della nostra esistenza su Dio e sul suo amore, non sui nostri successi o insuccessi.
Noi siamo chiamati ad amare fino in fondo nostra moglie, nostro marito, i nostri figli, il nostro lavoro non facendo diventare degli idoli queste persone e queste realtร . Dio deve rimanere al suo posto perchรฉ rimanendo al suo posto noi possiamo trovare la forza e la motivazione per affrontare le realtร che ci si parano davanti. Lโassolutezza donata alle cose finite e limitate, รจ sempre fonte di illusione prima e di delusione poi.
Il vangelo di questโoggi รจ un richiamo alla necessitร di vita della povertร . La povertร intesa come un lasciare tutto per seguire Gesรน. Una delle caratteristiche del lasciare tutto รจ quella di mettere Dio al primo posto, perchรฉ solo in lui puรฒ riposare il nostro animo inquieto. Un animo che รจ sempre alla ricerca di un significato di vita che noi perรฒ cerchiamo nelle creature anzichรฉ nel creatore. ร come se una madre o un padre cercassero il significato della loro unione nei figli anzichรฉ nellโaltro/a, sarebbe unโaberrazione. Infatti: il marito si sentirร trascurato; la moglie non si sentirร piรน apprezzata come donna; i figli coccolati allโestremo rimarranno rimbambiti e insicuri per tutta la vita e diventeranno un dramma quando se ne andranno di casa.
Il nostro animo รจ assetato di infinito e lโunico infinito รจ Dio che viviamo lasciando tutto.
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Lasciare tutto nel senso di mettere in secondo piano ciรฒ che va in secondo piano; lasciare tutto nel senso di abbandonare tutto quello che รจ superfluo e ci porta a legarci sempre piรน alle cose dimenticandoci del nostro Dio.
Senza questo abbandono la sequela รจ atrofizzata e bloccata, non puรฒ essere realizzata. ร necessario farsi poveri se si vuole ricevere la vita al seguito di Gesรน mettendosi alla sequela di Gesรน.
Questo vangelo ci invita a constatare che allโuomo, proprio a causa dellโattaccamento ai beni materiali, รจ praticamente impossibile cogliere le nuove possibilitร di vita che Dio gli prospetta nellโincontro con Gesรน. Se infatti il nostro cuore e la nostra mente sono tutti presi da altro non possono lasciarsi coinvolgere da unโaltra realtร , anche se questa รจ piรน grande, piรน vera e piรน profonda, anche se questa darebbe senso e significato a tutto il resto del nostro vivere. Uno non puรฒ servire a Dio e a Mammona, o amerร lโuno e odierร lโaltra, o odierร lโuno e amerร lโaltra.
Questa realtร evidenzia la difficoltร di questa scelta per ognuno di noi. Noi che viviamo in questa societร che ha fatto del ben-avere lo scopo della sua esistenza, senza il quale non puรฒ vivere e sussistere, senza il quale tutta lโimpalcatura del mercato, con le sue leggi che poi non sono le sue, ma le nostre, andrebbe a rotoli.
ร una delle scommesse per il cristiano al giorno dโoggi. Una volta non poteva essere una gran scommessa per gran parte della gente, perchรฉ gran parte della gente era povera. Oggi, sรฌ! Non cโรจ alcuna risposta preconfezionata. Siamo chiamati a scoprirla giorno per giorno tenendo presente che mai e poi mai questa realtร potrร dare significato al nostro vivere.
Questo mette in risalto lโassoluta necessitร di rivolgersi a Dio per essere convertiti, perchรฉ tutto รจ possibile presso Dio. Nella scelta della povertร noi diciamo un sรฌ a Gesรน, e questo รจ un sรฌ detto a Dio per ricevere il dono della vita.
La logica del regno ci porta alla donazione totale di noi stessi, la logica dellโuomo mondano ci porta a ricercare solo lโinteresse. Se noi vogliamo cercare di comprendere le profonditร delle logiche del regno di Dio, la povertร รจ una via di libertร interiore ed esteriore ineguagliabile. Madonna povertร รจ fonte di una fantasia di vita che noi nemmeno ci immaginiamo.
La povertร proposta allโuomo da Gesรน รจ rinuncia al dio di questo mondo. Non รจ una povertร stoica o cinica: sarebbe un altro idolo farisaico! ร una povertร di chi dร tutto ai poveri. Non รจ povertร che ha come fine una libertร reale o morale da qualcosa, ma รจ povertร che mira alla libertร per qualcosโaltro, per la solidarietร . Tutto questo รจ ancora una semplice premessa allโaspetto essenziale della stessa povertร : povertร per seguire Cristo. ร in lui infatti che la nostra libertร si realizza e diventa libertร liberata in tutte le sue potenzialitร , nel dono stesso della vita.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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