p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 22 Luglio 2021

763

Questo brano รจ incastonato tra la prima andata di Maria al sepolcro โ€“ quando aveva scoperto la scomparsa del suo Signore ed era ritornata allo stesso sepolcro dopo lโ€™annuncio ai discepoli e la folle corsa di Giovanni e di Pietro che, dopo avere costatato il sepolcro vuoto ed avere creduto, erano ritornati nel cenacolo โ€“ e lโ€™apparizione di Gesรน ai discepoli chiusi nel cenacolo per paura dei Giudei.

Maria continua a piangere e a gridare a tutti che hanno portato via il corpo del suo Signore. Piange e vuole recuperare la salma: ho perso il mio amato, lasciatemi almeno il cadavere.

Piange e non trova consolazione. Piange e corre per annunciare il trafugamento del corpo del morto. E ritorna a piangere al posto dove lโ€™avevano deposto. Maria che tanto aveva amato il Signore, non trova casa senza di Lui, si sente vagabonda, non vuole che Lui. Gesรน non รจ piรน dove lโ€™avevano deposto Giuseppe e Nicodemo. Vuole sapere dove lโ€™hanno posto per andare a recuperarlo. Quel posto tanto triste e tanto caro allo stesso tempo, che sono i nostri cimiteri, che รจ dove era stato deposto Lazzaro, che รจ dove saremo deposti tutti noi.

Lei vuole andare a prenderlo pur non avendone le forze, ma le energie quelle sรฌ, perchรฉ lโ€™amore รจ capace di portare ogni peso, perchรฉ nulla al mondo pesa quanto lโ€™amore. La pietra dal sepolcro รจ stata levata ma non quella dal cuore di Maria che piange e vuole recuperare ciรฒ che รจ perduto a causa di un nascondimento e di un latrocinio. Forse che qualcuno non voleva che quella tomba divenisse un luogo simbolico di qualcosa di piรน grande?

E Maria piange e piangendo non riconosce il suo Signore che le chiede โ€œDonna perchรฉ piangi? Chi cerchi?โ€.

- Pubblicitร  -

Solo quando Gesรน la chiama Mariam scoppia in lei la familiaritร  con lโ€™amato. รˆ il suo nome, รจ il suo nome con voce familiare e inconfondibile. E scoppia in lei il grido del cantico dei cantici: โ€œUna voce! Il mio diletto! Egli viene come un cerbiatto, saltando per i monti e balzando per le collineโ€; e viene, viene per tirare fuori dal sepolcro, dal recinto di morte, la sua amata (Ct 2, 8).

Lโ€™Amato la conosce e la chiama per nome con una voce che รจ familiare; con un tono che ti fa rizzare i peli del collo; con un accento inconfondibile che muove tutto un mondo di amore che รจ dentro di te e che libera i tuoi occhi pieni di lacrime riportandoti a vedere, a riconoscere, ad esultare di gioia per tutto quello che per la tua vita รจ stato il tuo Signore.

Maria, chiamata per nome, riconosce la voce. Lei voleva una salma e si ritrova con una voce che รจ Parola incarnata ed ora รจ Parola incarnata, morta e risorta. รˆ Parola di amore che non si dimentica. Maria si era giร  volta verso il suo Signore, gli aveva parlato dicendo il motivo del suo pianto; pensando che fosse il custode del giardino lโ€™aveva chiamato Signore, domandandogli se aveva portato via lui il suo Signore.

E il nome di Mariam, detto con tutto lโ€™amore e la passione del ricordo, apre il cuore e fa ribaltare la pietra dagli occhi, dalle orecchie, dal cuore di Mariam.

Prima di lei Gesรน aveva chiamato per nome Lazzaro, dicendogli vieni fuori, e Lazzaro uscรฌ dal sepolcro e fu resuscitato alla vita. Aveva chiamato per nome anche Filippo traendolo dal sepolcro dellโ€™ignoranza da dove non sapeva riconoscere il volto del Padre sul volto del Figlio. Oggi chiama Mariam, traendo la sposa dal lutto allโ€™incontro con lo Sposo risorto.

รˆ cosa semplice chiamare per nome. Ma chiamare per nome indica innanzitutto conoscere il nome della persona che chiamiamo. In seconda battuta, chiamare per nome significa dire: โ€œTu sei per me e io per teโ€. E questo riapre il sepolcro di Maria rifacendo battere il cuore nel suo petto e riportandola alla vita. E quando questo accade noi siamo riportati alla luce della nostra veritร . Maria si era giร  voltata verso il Signore e aveva visto il giardiniere. Ora si volta ancora e riconosce il Maestro.

โ€œVolgiti, volgiti! Sulammita; volgiti, volgiti: vogliamo ammirartiโ€ (Ct 7,1). Con Gesรน, il Signore, vogliamo ammirare il volto di chi lo cerca con gli occhi in pianto ma aperti a riconoscerlo. Anche noi vogliamo ammirare il Volto dellโ€™amato, lasciando risplendere su di noi la luce del suo amore, la bellezza di Lui che abbiamo ritrovato.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM