p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2020

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Il beata colei che ha creduto nellโ€™adempimento della Parola del Signore fa sbocciare sulle labbra di Maria, e nel suo cuore, un canto di festa, di gioia e di ringraziamento. Il Signore, con il suo intervento, รจ la fonte della gioia del fedele, che esulta in Dio.

Nel 1 Sam 2, 1-2 Anna canta: โ€œIl mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte si innalza grazie al mio Dioโ€. A lei che esulta per un figlio insperato, risponde Maria per un figlio non cercato ma donato. Il canto esprime la gioia che invade lโ€™uomo nella totalitร  della sua persona. Ed รจ un canto questo che coinvolge tutto il mondo.

Il canto รจ una poesia che sgorga dal cuore e che mette insieme parole e musica, razionalitร  e sentimento. Il canto comunica sempre una passione come desiderio di vita, come ringraziamento, come sentimento, come tristezza, come gioia.

Il canto raccoglie momenti di vita riconosciuta e li esprime poeticamente come dono allโ€™altro. Ognuno di noi dovrebbe essere un cantore e un compositore di canti guardando la sua vita e le grandi cose che il Signore ha compiuto in lui.

La Luce che viene come sole che sorge dallโ€™alto sta venendo ad illuminare i cuori di coloro che vivono nelle tenebre e nellโ€™ombra di morte, dirigendo i nostri passi sulla via della pace.

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Maria, illuminata da Colui che viene, rivede le grandi cose che Dio ha compiuto nella sua vita, รจ beata ed esprime questa beatitudine nel canto del Magnificat.

Riconosce lโ€™annuncio dellโ€™angelo, il suo avere ascoltato e accolto la Parola che lโ€™ha riempita di Spirito Santo facendola incinta. Riconosce il suo turbamento, il suo timore, il suo Sรฌ/Eccomi, il suo muoversi per portare la testimonianza dellโ€™amore di Dio ad Elisabetta nella caritร , il suo essere riconosciuta beata.

Maria volge uno sguardo sul suo vivere e riconosce una presenza: quella di Dio. Riconoscendo tale presenza e le grandi cose che tale presenza ha compiuto in lei, esclama a gran voce nel canto i segni della presenza amorevole di Dio. Un canto che coinvolge tutta la sua vita e la vita di ogni uomo. Un canto che non rimane personale ma, coinvolgendo tutti, diventa una eco delle cose che Dio ha fatto lungo la storia della salvezza.

Vedere e riconoscere le cose belle che Dio fa e ha fatto nella nostra vita non รจ una cosa personale ed egoistica, ma รจ atteggiamento che apre allโ€™altro: il canto serve a migliorare la vita e a comunicare allโ€™altro; il canto riconoscente apre allโ€™altro e rilancia verso lโ€™altro la speranza, la speranza di vita.

Diventa un canto dellโ€™aurora per noi e per lโ€™altro perchรฉ evidenzia che Dio รจ il Signore della storia che dispiegherร  ancora una volta la potenza del suo braccio operando cose impossibili allโ€™uomo.

I poveri sono sempre stati poveri e sempre rimarranno tali, i poveri diventano sempre piรน poveri e i ricchi sempre piรน ricchi, ma non sarร  sempre cosรฌ perchรฉ Dio rovescerร  i potenti dai troni, innalzerร  gli umili (gli unici che comprendono il suo messaggio), ricolmerร  di beni gli affamati, rimanderร  i ricchi a mani vuote, ancora una volta soccorrerร  Israele suo servo, soccorrerร  ognuno di noi, per sempre.

โ€œIl giusto gioirร  nel Signore e riporrร  in lui la sua speranzaโ€, dice il salmo (63, 11): la speranza รจ posta non nel mondo ma nel Signore.

Per questo, ci dice s. Agostino, โ€œCantiamo qui lโ€™alleluja, mentre siamo ancora privi di sicurezza, per poterlo cantare un giorno lassรน, ormai sicuri. Perchรฉ qui siamo nellโ€™ansia e nellโ€™incertezza (โ€ฆ). Anche quaggiรน tra i pericoli e le tentazioni, si canti dagli altri e da noi lโ€™alleluja. Dio infatti รจ fedele; e non permetterร  che siate tentati oltre le vostre forze. Lโ€™uomo รจ ancora colpevole, ma Dio รจ fedele (โ€ฆ).

Qui cantiamo da morituri, lassรน da immortali. Qui nella speranza, lassรน nella realtร .ย  Qui da esuli e pellegrini, lassรน nella patria. Cantiamo pure ora, non tanto per goderci il riposo, quanto per sollevarci dalla fatica. Cantiamo da viandanti. Canta, ma cammina. Canta per alleviare le asprezze della marcia, ma cantando non indulgere alla pigrizia. Canta e cammina. Che significa camminare? Andare avanti nel bene, progredire nella santitร .

Vi sono infatti, secondo lโ€™apostolo, alcuni che progrediscono sรฌ, ma nel male. Se progredisci รจ segno che cammini, ma devi camminare nel bene, devi avanzare nella retta fede, devi progredire nella santitร . Canta e cammina. (S. Agostino discorso 256).

Lโ€™azione di Dio culmina nel canto dellโ€™uomo. Perchรฉ canta chi ama e lโ€™amore riposa solo quando รจ amato. Il termine di tutta la storia sarร  un canto di gioia senza fine.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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