La dinamica che muove e fa vivere la comunitร cristiana, non puรฒ essere una dinamica di perfetti. Ciรฒ che importa รจ che ognuno trovi il suo posto a partire da chi lui รจ e da ciรฒ che รจ chiamato ad essere. Tanti, allโinterno della comunitร cristiana, vanno fuori strada, nel senso che sbandano pericolosamente e si ribaltano, e non tanto perchรจ possano avere degli incidenti, perchรฉ si sono posti, o sono stati posti, non al loro posto. Noi normalmente evidenziamo dei bisogni, nella comunitร , e poi ricerchiamo chi puรฒ andare a coprire tali bisogni. Mentre invece la dinamica dovrebbe essere ribaltata: a partire da presenze e capacitร e doti noi inventiamo la comunitร cristiana che ha in sรฉ certi servizi e che porta ad essere presenza vera e vitale. Diversamente continuiamo ad appiattire le persone su bisogni sempre piรน sovrastrutturali, fino a quando le stesse persone scoppiano. A quel punto siamo subito pronti a gettarle via e a dimostrare che noi non cโentriamo.
La dinamica dei non perfetti sussiste grazie a due movimenti. Nessuno dei due puรฒ esserci senza lโaltro, badiamo bene. I due movimenti sono i seguenti: stare con Gesรน per essere in mezzo alla gente o essere in mezzo alla gente per stare con Gesรน. Nรฉ il prossimo nรฉ Cristo sono strumentali. Entrambi sono vitali, entrambi fanno parte di un unico movimento vitale. Lโuno รจ lโinspirare e lโaltro รจ lโespirare. Nessuno dei due puรฒ mai mancare in alcun momento della nostra esistenza. Se mentre incontro i fratelli non inspiro, non avrรฒ nemmeno la capacitร e la forza per espirare. Cosรฌ se non espiro quando sono con Gesรน, non avrรฒ spazio nei miei polmoni per potere inspirare. Non potrรฒ neppure, di conseguenza, essere ispirato.
Lo stare e lโandare sono due movimenti che fanno parte di una stessa dinamica. Senza lโuno non esiste neppure lโaltro.
Oggi incontriamo Gesรน che chiama a sรฉ i suoi โperchรฉ stessero con lui e per mandarli a predicareโ. Se stiamo solo con Lui per una nostra crescita personale, per una nostra scelta intimistica, per un nostro volere stare bene, noi non siamo di Gesรน e non partecipiamo del Regno anche se sgraniamo rosari dalla mattina alla sera. Se stiamo solo con la gente, noi faremo un bel regno nostro, ma non parteciperemo del Regno di Dio che รจ Gesรน incarnato, morto e risorto.
Noi siamo cristiani non per rifugiarci nelle chiese, nelle sacrestie, nelle canoniche sempre piรน chiuse e sempre meno accoglienti. Noi siamo chiamati a stare con Gesรน per andare ai fratelli. Usciamo dalle chiese, usciamo dai nostri oratori, usciamo dai nostri conventi. Cโรจ un mondo che brucia; un mondo pieno di demoni; un mondo pieno di problemi: non possiamo fare finta che questo mondo non ci appartenga. Forse noi non apparteniamo a lui, ma lui appartiene a noi. Nel senso che siamo chiamati ad essere per questo mondo. Diversamente non ha senso il nostro esistere. Non possiamo passare la vita solo ad inspirare. Non possiamo passare la vita a stare solo con Gesรน. Non possiamo passare la vita a stare nellโinutilitร di torri dorate e perfette. Non รจ necessario essere chiesa per fare questo.
Lโandare รจ ciรฒ che invera lo stare, e lo stare รจ ciรฒ che energizza e motiva lโandare. Stare con il Signore รจ finalizzato al diventare capaci come Lui di stare con lโumanitร . Fino a che noi vivremo i due momenti, come momenti in contrapposizione e come momenti inconciliabili, noi non saremo ancora maturati e non avremo ancora maturato la sintesi della fede cristiana.
Come facciamo ad essere luogo di compassione se noi non siamo in mezzo al luogo e se il luogo non puรฒ essere da noi incontrato? A chi daremo la nostra attenzione se continuiamo a vivere chiusi in continua inspirazione? Con chi saremo benevoli se viviamo chiusi nei nostri conventi e nei nostri gruppi? Da chi riceveremo perdono e a chi lo potremo donare, se la missione non fa parte del nostro quotidiano?
In fondo la missione e lโintimitร sono parte costituente dello stesso dinamismo, dello stesso motivo di vita. Lo stare ha in sรฉ sempre lโandare. Come lโandare richiede lo stare. ร naturale: ci riposiamo dopo essere andati e andiamo dopo esserci riposati. I due momenti fanno parte di una unitร di vita e di un equilibrio che non puรฒ mai escludere uno dei due movimenti e momenti. Lโillusione di potere bastare a se stessi o di essere a posto senza mai incontrare il prossimo, รจ una illusione delusoria che uccide la vita della comunitร oltre che la mia.
Lasciamoci costituire nella nostra vocazione e muoviamoci verso la vita. Cerchiamo ogni giorno il nostro posto che รจ risposta alla chiamata che la vita rivolge a noi. Non cerchiamo posti prefissati e magari prestigiosi, cerchiamo oggi il nostro ossigeno immersi nel quale noi possiamo inspirare ed espirare.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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