Bello il vento che soffia, mi ha sempre dato l’impressione di qualcosa di vitale che dona vita. Bello quando soffia in inverno e ti obbliga a coprirti. Bello quando soffia d’estate divenendo motivo di frescura e di refrigerio. Bello sentirlo fra le foglie degli alberi, bello sentirlo sulle onde del mare che si infrangono sugli scogli.
È bello, quando in montagna scollini, trovartelo in faccia oppure sentirlo fischiare oltre il crinale mentre cammini a mezza costa per non essere travolto dalla sua forza.
Il vento soffia dove vuole e non sai di dove venga e neppure dove vada: così è il bello della vita.
Il vento, che è simbolo dello Spirito, non si lascia ingabbiare dalle nostre categorie. Ogni giorno quando torniamo alla vita noi ripartiamo da categorie mentali e da esperienze vissute il giorno prima che, normalmente, non sono motivo di gioia. Sanno di ripetitivo, di qualcosa che sappiamo già .
Lo Spirito che si incarna nella Parola non sai di dove venga e neppure dove vada: è qualcosa che c’è, qualcosa che senti, qualcosa che, allo stesso tempo non vedi. Ma senti che è importante perché porta in sé lo Spirito di risurrezione che ogni giorno fa nuove tutte le cose. Non è mai ripetitivo, non si ferma mai allo scontato. Non ha bisogno di difendersi e di rispondere al male col male: Lui crea andandosene per suo conto creando sempre il bene e nuova vita.
Lo Spirito è il vento che muove e vivifica tutto, niente e nessuno escluso. Perché questo avvenga non bisogna essere battezzati. Lo ha fatto dalla creazione fino a Gesù Cristo, senza che nessuno fosse battezzato. Ha continuato a farlo poi e continua a farlo oggi.
È il respiro di Dio sull’universo, il soffio dello Spirito. È alito vitale sulla creazione che dal nulla è fatta e che dal nulla maligno viene riportata alla sua bontà .
Nessuno lo vede, eppure tutti noi ne sentiamo gli effetti benefici e vitali. Se siamo attenti lo sentiamo risuonare in tutte le cose.
Altro non è, in fondo, che il mistero della Parola di vita di tutto ciò che esiste: non la vediamo, non ne siamo coscienti il più delle volte, ma ne ascoltiamo la voce attraverso i venti quotidiani, siano essi voce di sapienti o voci di profeti che testimoniano Dio: il tutto è bello semplicemente attraverso il fatto che loro ci sono.
La vita nessuno la vede, però fa esistere, capire e amare ogni realtà .
Del vento non sappiamo donde viene non perché non ne conosciamo la direzione, ma semplicemente perché non ne conosciamo l’origine, ci interessa accoglierla non definirla con i nostri schemi.
Così è di Gesù accogliendo il quale, Lui Luce del mondo, noi diveniamo capaci di divenire figli di Dio. Questa Luce viene: chi accoglie la voce di chi la testimonia senza scambiare la voce per la Parola, viene rigenerato a vita nuova, viene rigenerato dall’alto vivendo nel basso di ogni giorno che è luogo di Incarnazione dell’alto.
Essere rigenerati oggi dallo Spirito è esperienza che ci dice che l’amore non lo conosce chi si sforza di amare sino allo spasimo, ma chi accetta tranquillamente di essere amato.
Fonte – Scuola Apostolica