p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 20 Novembre 2020

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Gesรน piange su Gerusalemme, cittร  dello shalom. Con la stessa passione Gesรน scaccia i mercanti dal tempio. Il tempio รจ la nostra chiesa, la nostra societร , la nostra vita.

Dopo questo fatto il popolo, non la folla, รจ riunito intorno a Lui. Difende il suo Signore dai capi dei sacerdoti e dagli scribi che cercano il modo di farlo morire. Il popolo di Dio si stringe attorno a Lui, attorno al suo Messia che va in croce e piange per coloro che lo crocifiggono. รˆ il vero Israele, quello che nasce dallโ€™ascolto del profeta promesso da Mosรจ. A questo profeta, dice Mosรจ, darete ascolto (Dt 18, 15).

Quante cose occupano la nostra umanitร  disumanizzandoci; quante cose occupano la nostra fede rendendoci infedeli. Quanta organizzazione nelle nostre parrocchie ha soppiantato la fede e lโ€™ascolto della Parola per secoli. Di fronte a queste parrocchie chi di noi non ha detto: รจ proprio una bella parrocchia, guarda quante cose fanno.

Ai tempi dโ€™oro della vita religiosa, i tempi che hanno attraversato il secolo scorso, ci siamo ubriacati dei tanti che entravano in convento, delle tante cose che abbiamo fatto e che abbiamo organizzato. Quanti di noi hanno avuto il coraggio di dire che quei tempi di fede erano in realtร  cose che soppiantavano la fede? Quanti vivono ancora con nostalgia quei tempi, accecati nellโ€™oggi di cui non sanno vedere nulla?

Questo nostro tempio di vita da cosa รจ occupato? Non possiamo continuare ad avere timore che questo tempio, che questa chiesa, vengano distrutti. Non rimarrร  pietra su pietra e tutto quello che abbiamo costruito, coi soldi dei poveri, verrร  trangugiato dai riccastri del tempo. Di questi templi della religione che succhiano il sangue dei poveri, non ne rimarrร  nulla, grazie a Dio. Grazie a Dio, Dio Padre distrugge questi templi innalzati per Lui alla faccia dei suoi figli poveri. Stiamo attenti, diceva san Giovanni Crisostomo, a non indorare Gesรน sullโ€™altare facendolo poi morire di freddo e di fame per strada. Sarebbe una bella presa in giro.

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La chiamata รจ chiara: divenire pietra viva del nuovo tempio dove si adora Dio in spirito e veritร . Il tempio che ha come centro la Parola vivente, Parola del Dio vivente. Chi lโ€™ascolta vede il Volto e dal Volto viene illuminato.

La porta per entrare in questo tempio รจ lรฌ davanti a noi: รจ il costato trafitto dalla lancia sul calvario, รจ il costato aperto del Cristo morto. Entriamo da quella porta e contempleremo lโ€™abisso. Entriamo da quella porta e il tempio, qualsiasi esso sia, sia quello personale come quello comunitario, sarร  purificato. In quel giorno non vi sarร  alcun mercante nella casa di Dio. Tutti, dal piรน piccolo al piรน grande, conosceremo chi รจ il Signore.

รˆ tutto risolto? No! Ogni giorno dobbiamo imparare ad ascoltare la Parola, a contemplare il suo costato trafitto, ad entrare per quella porta aperta dalla lancia: troppo grande รจ la tentazione di fare della casa di Dio una spelonca di ladri. Ladri esperti nellโ€™apparenza, dove il bene รจ bene apparente e il bene apparente in realtร  รจ male.

Il tempio, che siamo noi, รจ il luogo della sua Parola. Lui prenderร  su di sรฉ la maledizione del tempio. Oggi distruggerร  questo tempio di mercanti e di morte e ne riedificherร  un altro non fatto da mani dโ€™uomo, se ascolteremo la voce del Battista che grida la Parola nel deserto e contempleremo il costato aperto, come porta di invito per la sua casa; e contemplandola sentiremo la sua Voce che ci chiama mentre la varcheremo.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM

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