Il male, che รจ nella storia e nella natura, รจ un appello a convertirci: siamo figli, chiamati a diventare fratelli, sapendo che non siamo padroni nรฉ della vita altrui nรฉ della nostra. Noi vediamo solo i difetti altrui, per questo siamo convinti che per togliere il male basti togliere di mezzo gli altri; il male รจ lโaltro, lโinferno รจ lโaltro. Ma il male รจ dentro di noi. Discernimento รจ individuare il male dentro di noi.
Il male non รจ morire, il male non รจ neanche morire di fame, non รจ neanche essere uccisi, il male รจ il modo di vivere, il male รจ affamare, il male รจ uccidere, il male รจ lโegoismo. La vita รจ unโaltra cosa: รจ lโamore, รจ la comunione, รจ il dono.
Il male รจ lโappello alla conversione, il male รจ il luogo dove la fede vacilla e crolla oppure รจ dove cominciamo a capire cosa รจ la vita.
Il problema del male interpersonale รจ capire che cosa รจ il bene: il bene รจ la fraternitร ; il male รจ dividersi dal fratello, il male รจ la solitudine, il male รจ lโegoismo, il male รจ la non relazione e allora ecco che le situazioni di conflitto sono quel luogo dove bisogna ristabilire la relazione che รจ vita, ristabilire lโamore, lโequilibrio.
Ma che cosa dice Gesรน? Il problema non รจ perdere o vincere. In fondo chi vince ha sempre torto perchรฉ fa il male. Possiamo cogliere il fatto che il patire sia legato al male. Ma il male รจ unโaltra cosa, il male รจ far patire. La nostra logica, come quella dei galilei, ha lo stesso vizio che รจ quello di cercare violenza, potere, dominio. Per questo lโimportante รจ essere ricchi, dominare sugli altri, essere qualcuno che conta. Ma la vita non รจ avere cose, non รจ mangiare persone, non รจ dominare: la vita รจ essere figli di Dio, essere fratelli!
Dopo aver parlato dei morti a causa del potere, parla dei morti a causa di una torre caduta in testa per un terremoto. Sia dal male della storia come da quello della natura, noi siamo chiamati a convertirci. La morte viene come viene. Il problema รจ la nostra paura, paura che si manifesta col nostro egoismo, con la nostra aggressivitร , con la nostra angoscia che ci porta a fare del male: vivere male รจ male!
Dio ha piantato una vigna perchรฉ porti frutto: il frutto della vigna รจ appunto lโamore. Dio si รจ creato un popolo che ha amato, a cui ha dato tutto affinchรฉ questo popolo testimoni che Dio ama e che vuole essere riamato.
Il Signore si paragona proprio allโagricoltore, al viticultore ed ha la caparbietร del contadino, del viticoltore che lavora e aspetta.
Il fico รจ il popolo, รจ dentro la vigna, รจ una pianta sola che sempre produce frutto. Il fico produce frutto subito in primavera, prima delle foglie fa subito i frutti, non ha i primi fiori, sono frutti. Il Signore non viene cercando qualcosa per se stesso, qualcosa di cui impossessarsi, ma viene cercando e sperando che ci sia qualcosa che a noi faccia bene: non รจ per Lui, ma รจ per noi.
Non puรฒ fare nulla con la bacchetta magica in quanto lโuomo รจ libero e responsabile, non puรฒ togliergli la libertร perchรฉ togliere la libertร รจ il massimo male. Tutti i regimi hanno tolto la libertร e oggi forse non serve piรน nemmeno toglierla, perchรฉ รจ giร tolta dai mass media. Dio non puรฒ togliere la libertร , non puรฒ uccidere le persone.
Dio รจ amore e non interesse. Se รจ interessato, essendo amore, รจ interessato al nostro bene. Ama il bene, Lui รจ il Bene Assoluto, perchรฉ รจ il bene nostro. Nella sua paternitร Lui vuole che noi viviamo da fratelli.
ร un dialogo interno a Dio tra la giustizia e la misericordia. Secondo giustizia dovrebbe tagliare, ma non puรฒ, perchรฉ Lui รจ Dio, non รจ uomo. La sua giustizia รจ amore, non puรฒ far male a nessuno. Allora la risposta รจ lascialo il fico (che vuol dire anche โperdonaโ) ancora per un anno. La storia va sempre avanti ancora per un anno. Non sappiamo quando finisce, ma va sempre avanti ancora per un anno in attesa che si porti frutto, in attesa che ci convertiamo. Poi vediamo cosa fa Lui, ma il fatto che vinca sempre la misericordia in Dio รจ che il tempo che abbiamo รจ il tempo della pazienza di Dio che sta aspettando che noi ci convertiamo. ร fondamentale.
Circa lo scavare e gettare letame credo che si possa anche intendere che davvero Dio va in profonditร e lรฌ lo si puรฒ trovare in azione. Poi utilizza quello che รจ scarto, addirittura quello che รจ male e lo porta a servire per il bene. Noi magari utilizziamo il bene a fine cattivo, lui utilizza anche quello che effettivamente รจ male e lo porta a servire alla nostra conversione, alla dimostrazione di un amore suo per noi.
La storia รจ lโannuncio della croce, della passione di Dio, di Dio che muore per lโuomo in modo che lโuomo capisca e risponda allโamore. Il male smette quando noi rispondiamo a questo amore.
Si prevede: se no, lo taglierai via. Nel Vangelo sappiamo che Gesรน sarร tagliato via, Lui lโinnocente al posto dei peccatori; porterร su di sรฉ le nostre ingiustizie, le nostre iniquitร .
Dove lo vediamo ancora Cristo? Lo vediamo in tutti i poveri cristi. Cristo continua la storia di salvezza in tutti quelli che portano il male del mondo: siamo chiamati ad aprire gli occhi su costoro perchรจ il nostro atteggiamento verso loro salva noi, mica loro. Non รจ che dobbiamo salvare i poveri, sono loro che ci salvano. Siamo salvi noi se cominciamo ad aprire gli occhi e capire che noi li rendiamo poveri.
Se no lo taglierai e il tagliato via sarร Lui, perchรฉ alla fine prevede che lโunico modo perchรฉ si porti frutto รจ quello di dare allโuomo quella certezza che si nega a tutti i costi, quella di essere amato totalmente in modo infinito.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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