Gesรน chiama i suoi e li manda, lui li sceglie, lui chiede loro di essere con lui perโฆ La vocazione รจ dunque un dono che non mette al riparo la persona dalla infedeltร . La vocazione รจ di tutti.
Spesso si sente in giro che la vocazione, quella vera, รจ solo dei preti. Oppure che siccome รจ un dono di Dio che ti ha costituito nel presbiterato, allora tocca a te comandare ed รจ chiaro che tu hai sempre ragione. Niente di piรน falso.
Il Signore chiama tutti nel battesimo ad essere sacerdoti della buona novella. In seconda battuta anche i preti vanno fuori strada e sono chiamati ad essere vigili per cogliere la loro vera realtร e riconoscere se stanno camminando con Cristo oppure se vanno per i fatti propri. Il cristianesimo non puรฒ essere questione di chi comanda, se cosรฌ fosse saremmo dei poveri cristi.
Il rischio che corriamo noi cristiani, e soprattutto noi preti, รจ nellโaccogliere e nel trasmettere il vangelo. Diventiamo stupidi nel preoccuparci dellโesterioritร dicendo che vogliamo ribadire il primato di Cristo, mentre invece vogliamo solo ribadire il nostro primato e, stupidamente, farci belli alle spalle degli altri.
Questo non capiterebbe se anzichรฉ crederci capi e unici interpreti del vangelo, ci mettessimo realmente a servire facendo come Gesรน ha fatto e come ci ha chiesto di fare. Servire non รจ comandare senza preoccuparci di mantenere una vita in rapporto diretto con la Vita come il tralcio รจ legato con la vite.
Dio sceglie liberamente gli uomini per la sua missione chiedendo loro di stare con lui. Stare con lui รจ reale capacitร di andare. Questo andare diventa un girovagare senza senso e senza orientamento perchรฉ schiavo in noi di volere dimostrare la nostra bravura. Per questo diventa un girovagare a vuoto che stanca molto, porta a poco, crea un sacco di recriminazioni sul fatto che noi ci diamo da fare con gli altri che non riconoscono il nostro darci da fare. ร un girovagare dove non si segue Gesรน: ci costringiamo a grandi delusioni che uccidono la gratuitร .
Lasciamoci coinvolgere in questa libera scelta di Dio nei confronti nostri e degli uomini e chiediamo a Lui la grazia di potere sempre rimanere legati alla vite.
Possiamo cogliere come i discepoli vengano chiamati da Gesรน: sembrano tutti uguali perchรฉ ricevono la stessa chiamata, ma in realtร sono profondamente diversi. Sono profondamente diversi nella risposta che loro stessi danno alla chiamata di Gesรน. Evidente la diversitร con cui rispondono alla passione di Gesรน: uno tradisce, lโaltro rinnega, altri scappano, uno vuol fare la guerra, lโaltro rimane ai piedi della croce.
Siamo diversi! Lโuomo รจ diverso da un altro uomo e lโuomo รจ diverso dalla donna. Questa caratteristica che a noi dร cosรฌ fastidio tanto che vorremmo tirare gli altri dalla nostra parte, tanto che vorremmo rendere tutti uguali, tanto che vorremmo togliere ogni differenza fra uomo e donna, fra padre e figlio, fra madre e figlia, fra educatore ed educando, รจ un elemento essenziale alla vita dellโuomo. ร un segno di libertร e di unicitร : non tutto รจ frutto del caso o della determinazione.
Lโuomo รจ diverso: qui sta il seme della libertร , la diversitร รจ vita, nellโuguaglianza non cโรจ vita. Lโuomo e la donna possono dare vita, lโuomo con lโuomo e la donna con la donna no!
Noi viviamo in una realtร di relativismo puro dove una scelta vale lโaltra, il bene vale il male, lโinganno vale la veritร , la falsitร equivale allโonore. Sembra che sia scomparso ogni segno che metta in evidenza ciรฒ che รจ vero, onesto e buono. Lโipocrisia e lโastuzia, la malizia e la seduzione nellโingannare sono poste sullo stesso piano dellโamore e della bontร . Tutto รจ inganno e tutto รจ diffidenza e tutto รจ letto a partire da queste due categorie. Per cui, sembra si possa dire che esiste il bene e il male a partire da quello che piace a me.
Lโamore supera le nostre allucinazioni razionalistiche e antivita. Noi sentiamo se uno ci ama, ci accorgiamo se in una realtร cโรจ amore vero. Qualcosa dentro di noi si muove in modo diverso di fronte ad una persona buona e saggia, di fronte ad una persona che sa contemplare e che sceglie di vivere il suo tempo in un certo modo anzichรฉ in un altro.
Solo la superficialitร di approccio alla vita รจ causa dellโindifferentismo dilagante. Solo uno sguardo superficiale non sa riconoscere le differenze. Un occhio attento non solo ne vede la differenza esterna ma anche interna.
La differenza รจ il sugo della nostra esigenza e della nostra libertร , รจ ricchezza pura. Due figli che provengono dalla stessa famiglia compiono scelte differenti e in queste scelte sta la loro vita. Due persone religiose, della stessa religione di fronte a realtร uguali scelgono in modo diverso e alle volte opposto, ma questa รจ vita.
Riscopriamo la differenza di essere e di scelta come essenziale alla nostra esistenza. Solo cosรฌ riscopriremo una nuova e vera morale dove lโuna cosa non equivale allโaltra, dove un gesto non equivale ad un altro. Differenza che dona vita e fa nascere vita.
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