ร nella natura delle cose che noi possiamo rinascere dallโalto. Questo รจ necessario non perchรฉ la nostra nascita sia cosa cattiva o negativa o inconsistente. Questo รจ necessario perchรฉ ogni giorno la nostra esistenza rischia di perdersi nellโinconsistenza e nellโapparenza. Noi che ci fidiamo cosรฌ tanto di quello che vediamo, abbiamo bisogno ogni giorno di quello che non vediamo che sembra non esistere ai nostri occhi pragmatici, ma senza il quale noi ci chiudiamo in giravolte sempre piรน ossessive che ci portano, presto o tardi, a esaurire noi stessi e la vita che cโรจ in noi.
Ciรฒ che Giovanni ci dice nel suo vangelo non ha alcuna intenzione di contrapposizione fra carne e spirito, quanto invece di relazione e di completamento reciproco. La carne senza lo spirito รจ morta e lo spirito senza la carne non รจ incarnata. Ciรฒ che รจ morto non puรฒ donare vita. Ciรฒ che รจ disincarnato รจ solo fantasia ed รจ fuori dallโannuncio della Buona Notizia.
Lo spirito e la carne, uscendo dalle metafore Giovannee, sono una cosa sola: lโuno senza lโaltro non sussiste. Esiste la persona che, per la nostra mania di sezionare tutto, รจ fatta di spirito e di carne, ma non solo verrebbe da dire.
Lโunitร di spirito e carne รจ il mistero dellโIncarnazione dove Dio conferma la sua volontร originale: non vuole e non puรฒ fare a meno dellโuomo come lโuomo non puรฒ fare a meno di Lui. Lโuno senza lโaltro non รจ altro che una menomazione e una svalutazione dellโamore e dellโincontro. Dio senza lโuomo non ha senso e lโuomo senza Dio รจ cosa morta. Lo spirito senza la carne, riprendendo i termini di Giovanni, non ha senso e la carne senza lo spirito รจ cosa morta.
Lโuomo รจ composto di argilla e di soffio divino, di terra e di cielo, di carne e di spirito. La terra non puรฒ vivere che di cielo, come il cielo non puรฒ vivere se non in terra. Il cielo, sole e pioggia, sono vita per la terra; come la terra dona senso al sole e alla pioggia che diversamente non avrebbero nulla da illuminare e da irrigare, si perderebbero nel non senso.
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Noi abbiamo bisogno di luce quanto la Luce ha bisogno di illuminarci. La relazione non รจ fatta per la solitudine ma per lโincontro. ร per nascere che si รจ nati ed รจ nella nascita che possiamo essere rinati. Ogni giorno siamo chiamati a rinascere incentrandoci sulla Vita che si incarna nella vita e nella vita che riceve Vita. Ogni giorno da quando ci svegliamo siamo chiamati a rinascere per non perderci nel non senso. Anche quando dormiamo siamo chiamati a vivere e non solo a riposare.
Lo Spirito รจ il vento che muove e vivifica tutto. ร il misterioso respiro di Dio sullโuniverso. Nessuno lo vede questo respiro di Dio, ma lo si puรฒ percepire. Nessuno lo vede ma ognuno ne puรฒ vedere gli effetti e lo puรฒ sentire risuonare in tutte le cose.
Gesรน Parola, agisce nello stesso modo divenendo vita per tutto ciรฒ che esiste. La Parola non la vediamo, ma ne ascoltiamo la Voce. Quella Voce che รจ il Battista e che, con i profeti e i testimoni, ne testimonia la Luce.
La vita nessuno la vede, perรฒ fa esistere, fa vedere, fa capire, ci rende capaci di amare ogni realtร di vita. Del vento che non sappiamo di dove venga e dove vada noi ne viviamo. Cosรฌ รจ di Gesรน: diciamo di sapere che viene da Dio, ma ciรฒ che questo significhi realmente non lo sappiamo. Anche noi, con Andrea e Giovanni, possiamo chiedergli dove abita, ma fino a che non abitiamo con Lui di Lui non possiamo comprendere nulla. Abbiamo bisogno di trovare casa con Lui e grazie a Lui.
Lo spirito e la carne, cioรจ la nostra persona, sono la via privilegiata per potere abitare con Dio Trino, per potere trovare casa e potere abitare con loro guardando il Padre nel Figlio grazie allo Spirito danzante di amore. Nessuna opposizione tra carne e spirito, ma complementarietร : lโuna senza lโaltro non vive e lโuno senza lโaltra non ha senso e non esiste. Questo รจ il nostro Dio.
ร necessario ogni giorno rinnovare il nostro spirito di corpo per sconfinare dalle nostre certezze e accogliere la Vita nuova. ร lโAmore che sgomita in noi, sgomita con la nostra incredulitร e i nostri inquadramenti per potere sfociare in un fiume di grazia, vale a dire un fiume di vita nuova. Ogni giorno, appunto.
Fonte – Scuola Apostolica
