p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2023

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Ancora una volta viene a noi il richiamo alla preghiera. Una preghiera fatta con insistenza, una preghiera fatta con fiducia nellโ€™amore onnipotente del Padre.

La cornice entro la quale questa preghiera si inquadra รจ data dallโ€™invito a non giudicare fatto da Gesรน nel brano che precede il passo di oggi: รจ la regola dโ€™oro che si trova a conclusione del brano di oggi.

Una preghiera per chiedere il dono del non giudicare e la grazia dellโ€™amare come noi vorremmo essere amati. Preghiera non superficiale, preghiera senza la quale non vi puรฒ essere nรฉ famiglia nรฉ comunitร  umana.

Nei nostri rapporti arriva sempre un momento in cui qualcosa comincia ad andare storto, qualcosa non ci va bene. La tentazione del giudicare diventa fortissima e travolge la nostra capacitร  di amore. Iniziamo con la pretesa che lโ€™altro ci ami in modo assoluto. Chiediamo attenzione, ci lamentiamo che allโ€™altro non interessa piรน nulla di noi. Gli altri non ci chiamano piรน. Era stato cosรฌ bello, ma ora non รจ piรน bello come una volta, io non mi trovo piรน bene. Ma forse gli altri non mi desiderano piรน, non cโ€™รจ piรน quel clima che una volta cโ€™era, qualcosa รจ andato storto e io mi sono trovato male.

รˆ il momento in cui cโ€™รจ bisogno di preghiera, una preghiera per lโ€™unitร , che non ferisca il nostro cuore e il Cuore di Dio, una preghiera che rilanci il nostro desiderio di Bene.

Non puรฒ essere una preghiera pagana: io prego contro gli altri. Non puรฒ essere una preghiera idolatra: io tiro Dio dalla mia parte. Non puรฒ essere una preghiera di giudizio: noi siamo i buoni e gli altri sono i cattivi. Deve essere una preghiera di discernimento.

Questa preghiera riconosce la bontร  di Dio: afferma che lui ci ama, che non รจ cattivo come siamo noi: a noi che ci rivolgiamo a lui per chiedere, darร  cose buone.

Una preghiera che chiede a Dio di liberarci dalla tentazione, dalla tentazione di giudicare, di vedere la pagliuzza nellโ€™occhio del fratello; di aiutarci a vedere la trave che cโ€™รจ nel nostro occhio; di liberarci dalla tentazione dellโ€™ipocrisia che ci esalta come i migliori.

Una preghiera che rilanci il dialogo non a chiacchiere ma coi fatti; che chieda la grazia di riconoscere quello che noi desideriamo, di riconoscere il nostro desiderio di essere amati come unici, motivo di amare di nuovo lโ€™altro come unico. Lo so che a volte questo diventa stancante perchรฉ troppi non ricercano il bene, ci ritroviamo soli mentre i furbi ne approfittano. Abbiamo altra scelta nel voler portare avanti il Bene e per far crescere il regno di Dio piuttosto che il regno del nostro io?

Se tutti cominciamo a fare questo vi sarร  sempre qualcuno che lo farร , se nessuno comincia stiamo pur sicuri che nessuno vi sarร . Se ogni giorno non chiediamo con insistenza chiedendo, bussando e cercando che Dio ci conceda la grazia di ricominciare da noi a non giudicare e ad amare come vorremmo essere amati, stiamo pur certi che la probabilitร  che qualcuno cominci questo circolo virtuoso di bene, sarร  sempre minore.

La preghiera di richiesta che il Signore ci invita a fare oggi, รจ una preghiera ben specifica, non รจ vaga, non รจ a tutto campo. Raggiunge il cuore della nostra esistenza.

La preghiera รจ infallibile se mossa da un cuore sincero. Non puรฒ esservi falsitร  nella preghiera e se ve ne fosse, la richiesta di sapienza, di luce e di purificazione illuminerร  il nostro cuore, ci porterร  nel profondo degli abissi del nostro cuore smascherando quelle zone dโ€™ombra che tutti noi abbiamo. Diventeremo piรน liberi e piรน responsabili di chiedere quello di cui abbiamo veramente bisogno. La nostra sarร  preghiera sincera.

รˆ infallibile la preghiera se abbiamo il coraggio di chiedere conformemente alla volontร  di Dio.

รˆ tutto un falso la preghiera, se debbo domandare quello che vuole lui? No! Quante cose i nostri figli o noi come figli chiediamo ai nostri genitori e non ci vengono concesse perchรฉ giudicate male per la nostra vita? Se voi che siete cattivi date cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre vostro che รจ nei cieli darร  cose buone a quelli che gliele domandano!

Chiediamo il dono della fiducia che tutto desidera e nulla ritiene impossibile, con una umiltร  che nulla pretende e tutto attende. Chiediamo la grazia di saper chiedere con un cuore buono che sappia chiedere cose buone e riconoscere la bontร  di Dio che si rifiuta di darci una pietra o una serpe: desidera donarci un pane quotidiano condito da un bel pesce.

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