p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 19 Settembre 2021

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Dio รจ amore! Amore รจ essere fuori di sรฉ per essere nellโ€™altro! รˆ uscire da se stesso per andare verso lโ€™altro! รˆ sacrificio, dono e consegna di sรฉ. Cosรฌ si esprime e si vive lโ€™amore.

In Gesรน, che volontariamente si consegna al Padre per amore degli uomini, si fa presente la sovrana libertร  di Dio nel suo amore che si dona. Gesรน consegnato e ucciso non รจ altro che lโ€™esistenza storica e concreta di Dio nel mondo: lโ€™esistenza di Dio che si consegna agli uomini e dร  loro e per loro la sua vita.

Questo รจ un Dio debole e vulnerabile. Se un Dio che sta in alto puรฒ essere al massimo dimenticato, un Dio che scende cosรฌ in basso puรฒ essere ucciso.

Questo perรฒ non impedisce, anzi accresce, la rivelazione di Dio che รจ amore e che proprio nellโ€™uccisione si mostra paradossalmente tale, realizzando la sua massima manifestazione per lโ€™uomo. Dio รจ colto come amore e dono incondizionato proprio nella sua morte. Dio si addossa il volto negativo dellโ€™altro al quale dร  in cambio la propria gloria.

A noi capita di cogliere come ogni uomo consideri se stesso come il centro di tutti e di tutto. Il criterio, che regola il suo rapporto con il ยซrestoยป, รจ quello dellโ€™utilitร  e del profitto: a che cosa mi serve e che vantaggio ne traggo, in che modo io mi posso innalzare di un gradino e primeggiare?

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Il valere di una persona รจ il prevalere sullโ€™altro: piรน uno ยซpossiedeยป, piรน alto รจ il monte di persone e cose su cui uno si appoggia, piรน egli vale.

Un piedistallo del mio valere: se non serve a questo lo scarto, se si oppone lo distruggo, se serve lโ€™ho giร  calpestato e distrutto. Questa รจ la legge, secondo la quale sono regolati i rapporti tra gli uomini che reciprocamente sono ridotti a cose, piacevoli, utili o dannose: il valore dโ€™uso.

In un tipo di societร  simile รจ indispensabile che ci siano divisioni e gerarchie ben precise: bisogna che ci sia lโ€™inferiore perchรฉ ci sia il superiore!

Il regno di Dio รจ il capovolgimento di questo mondo di disvalori. L โ€˜atteggiamento di fondo non รจ piรน quello dellโ€™asservimento, ma quello del servizio. L โ€˜altro (comprese anche le cose!) non รจ mezzo o strumento, ma รจ fine: lโ€™altro รจ il valore in sรฉ, che io devo promuovere, servire e far crescere nel suo valore, in quanto altro, proprio nella sua irriducibilitร  a me. Questo rompe sempre i miei progetti, le mie pianificazioni, i miei interessi anche sacrosanti: per lโ€™altro bisogna che io sappia interrompere il viaggio, fermarmi, rimandare o scartare le mie realizzazioni, dare e perderci del tempo, come il samaritano della parabola. Dare e perdere infine anche se stessi, come Cristo, accettando di mettere tutto ciรฒ che รจ nostro e noi stessi ai piedi dellโ€™altro. […]

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AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM