โBenedetto sei tu, o Cristo Dio nostro, che hai mostrato sapienti i pescatori inviando lo Spirito Santo e che per mezzo loro hai preso nelle reti lโuniverso. Gloria a te, amico degli uomini!โ.
Forse uno dei comandi piรน belli che abbiamo ricevuto รจ proprio questo: โRimanete nel mio amoreโ. Mai un imperativo suonรฒ cosรฌ soave al nostro cuore.
Rimanere nellโamore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Un rimanere che non ha nulla di statico in sรฉ. Il rimanere nellโamore Trinitario ha in sรฉ una dinamica formidabile di vita. ร nello stare che noi ritroviamo la forza, il desiderio, la convinzione di andare. Mentre la nostra attenzione รจ sempre attratta e concentrata sul dove andare, come andare e con chi andare.
Il bello di questo comando, รจ che รจ un invito ad andare non a livello personale, ma a livello di comunitร . Anche se io sono solo, anche se io prego lo Spirito da solo, anche se per un tratto cammino solo, io cammino in compagnia. Cammino in compagnia della Trinitร , ma, soprattutto, cammino a nome dei miei fratelli.
Qui sta la sapienza: i pescatori inondati dallโamore dello Spirito Santo, prendono lโuniverso nelle reti. Avvolgono, cioรจ, tutta la creazione, tutto il creato, tutti gli uomini in unโaurea di amore salvifica. Gli apostoli, i pescatori, noi cristiani diventiamo sapienti secondo Dio quando siamo tramite allo Spirito facendo sรฌ che Lui avvolga col suo amore tutti, nessuno escluso. Per questo lo Spirito รจ amico degli uomini.
Quando penso a questa dinamica di amore, non mi penso solo.
Quando ho letto questo brano questa mattina, mi sono venuti in mente i tanti che lโamore non sanno cosa sia e di come, essere tramite dellโamore di Dio, sia lโopera salvifica per eccellenza, sia la vera opera sociale che noi possiamo mettere in atto. Senza chiedere e spendere un soldo.
Mi sono venuti in mente i tanti bambini che non hanno potuto sentire la voce della mamma perchรฉ morta di parto: e sono ancora tante nel mondo. Come mi รจ venuto in cuore il fatto che il battito del cuore della mamma lo hanno sentito e questo รจ un canale aperto perchรฉ possa giungere loro lโamore della Trinitร , se noi diventiamo saggi come i pescatori.
Mi sono venuti in mente i tanti che non sanno altro che vivere di violenza: dovremmo travolgerli col fiume di amore di Dio. Il mio no, il mio sarebbe troppo arrabbiato. Ma il suo: il suo no, il suo รจ misericordia, amore di Padre e di Madre, sintesi mirabile di ogni amore sulla terra. Mi sono venuti in mente quelli che hanno il cuore rattrappito dalle cose e dallโeconomia: felici di fare un bagno nei soldi, ma sempre sul chi va lร : perchรฉ qualcuno piรน furbo o piรน carogna di lui, comunque lo trova prima o poi.
Ognuno di noi ci metta tutte quelle realtร che conosce e che sono drammaticamente sotto la sapiente stoltezza degli uomini, perchรฉ possa essere redenta dalla stolta sapienza di Dio che invita lโuniverso a partecipare alla vita Trinitaria. Vita che non ha nulla di intimistico e che non รจ per nulla una cosa personale: sarebbe lo sconfessamento della comunione della vita Trinitaria, che รจ la sua vera essenza.
Rimanete nel mio amore, diventati pescatori saggi, non รจ un invito ad allargare i confini della chiesa. Non รจ neppure un invito personale. ร un invito ad entrare con un tuffo in questa vita nuova di amore in compagnia di tutti i disgraziati e i meno fortunati di questo mondo. Allora i confini del Regno di Dio saranno i confini dellโamore e della gioia, della sua gioia in noi, della sua gioia piena per noi.
Allora la messa non sarร piรน qualcosa da celebrare in chiesa la domenica, anche! Ma sarร soprattutto un inno di gioia alla vita che rientra in una comunione divina che esalta lโumano e lo riporta alla bellezza delle sue origini. Libero da schiavitรน, libero da egoismi, libero da se stessi perchรฉ pienamente ritrovati nel volto dellโaltro.
Allora la crudele indifferenza che avvolge i nostri cuori, diventerร attenzione, diventerร ascolto, diventerร ospitalitร . Mentre ascolto e ospito la Parola, ascolto e ospito lo Spirito che soffiando su di me mi chiama alla vita. Quello Spirito che provoca le doglie del parto perchรฉ ciรฒ che deve uscire esca e non rimanga piรน imprigionato nella pancia dei nostri egoismi. Allora lโaltro, qualsiasi faccia abbia e qualsiasi provenienza abbia, sarร un regalo per me, sarร un dono. Sarebbe solo una povertร privarmi della sua presenza, una povertร di umanitร , una povertร di vita divina di amore per me. Lโaltro รจ un regalo di Dio se accetto di entrare nella vita di comunione della Trinitร : allora la mia gioia sarร piena perchรฉ con me potrร gioire colui che non รจ mai stato amato da nessuno e che, in noi, sarร amato e chiamato alla vita.
Questa รจ la ricchezza, questa รจ la vera vita a cui Dio ci chiama e nella quale ci domanda di rimanere. Cosรฌ saremo pescatori sapienti: grazie allo Spirito, amico degli uomini!
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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