p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2019 – Gv 14, 1-6

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Le partenze ci turbano. Anche quelle brevi richiedono un sms di avviso che siamo arrivati a destinazione. Le partenze per sempre poi, non parliamone. Sia quelle per un lutto, come quelle per qualcuno che deve partire per qualsiasi motivo, comportano un lasciare che non ci รจ spontaneo. Ci sembra di perdere qualcosa o qualcuno, se lasciamo andare dentro e fuori di noi.

Gesรน oggi ci lascia: bene che ci lasci! Ci ha aperto un cammino e ce lo ha mostrato. Ora deve andarsene se vuole spalancare le porte della libertร  grazie alle quali noi possiamo decidere se camminare su quella via oppure no. Fino a che rimane รจ come se quanto detto e comunicato, quanto amato e mostrato, non potesse giungere a compimento. Fino a che cโ€™รจ Lui noi non cresciamo, rimaniamo sempre dipendenti da Lui. Quando Lui se ne va possiamo scegliere. รˆ piรน difficile quando un genitore si toglie e un figlio parte, ma รจ la via giusta perchรฉ uno possa decidere cosa fare della sua vita. La partenza รจ un atto di fiducia da parte dei genitori e un gesto di libertร  da parte dei figli. Non lasciare partire ha sempre un fondo di sfiducia e di possesso.

Credere in Lui altro non รจ che trovare la via e percorrerla. Quella via vera sulla quale Lui ci ha preceduti. Quella via vera che รจ vitale perchรฉ ci umanizza nel servizio, nel lavare i piedi, nel donare quello che siamo e quello che abbiamo. Quello che siamo e quello che abbiamo fino a che li teniamo per noi non servono ad altro che ad incancrenirsi, nel momento in cui li doniamo diventano vita per noi e per il fratello, anche se non รจ dei nostri.

Lโ€™andarsene di Gesรน ha un senso profondo e vitale: รจ un modo nuovo di essere presente. Quello che รจ stato seminato in noi prima o poi crescerร  e si vedrร  un volto che รจ il volto del Padre su di noi. Anche noi ci ricordiamo e facciamo nostro quanto i nostri ci hanno donato e insegnato, anche se per un bel periodo abbiamo rifiutato e combattuto quanto loro ci hanno donato.

Questo รจ il nostro tempo, รจ il tempo della comunitร  cristiana, รจ tempo da vivere liberi da turbamenti che ci intristiscono e ci fanno perdere il senso della vita. Il suo andarsene non รจ uno scomparire, non sia turbato il tuo cuore.

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Gesรน se ne va e lascia a noi la sua ereditร . Il primo dono della sua ereditร  รจ: non sia turbato il vostro cuore! Non abbiate paura!

Il turbamento รจ risposta umana agli avvenimenti della vita, risposta che anche Gesรน ha vissuto in vari momenti della sua esistenza terrena. Gesรน ci lascia i suoi turbamenti con lโ€™invito a seguire la sua via del non turbarci che รจ quella della fiducia nel Padre. I turbamenti li superiamo quando sentiamo una presenza amica, che ci dona fiducia. Il turbamento รจ occasione per crescere nella fiducia e nel coraggio. รˆ via esistenziale che ci porta a fare un passo avanti. Se tutto va bene la fiducia in Dio o in chi noi sentiamo vicino, non viene a galla. La fiducia in Dio emerge non quando le cose vanno bene. Quando le cose vanno bene viviamo in unโ€™altra dimensione, come dice il salmo, โ€œlโ€™uomo nella prosperitร  non comprende, รจ come gli animali che perisconoโ€.

La paura e il turbamento sono vie su cui camminare, sono vie di normalitร . Quando uno non ha paura: cโ€™รจ da preoccuparsi. La paura, non il panico, รจ come i nostri nervi: ci parla del pericolo e della incertezza; diventa luogo, se abbiamo coraggio, per cogliere al meglio la realtร  e capire come vivere questa realtร  paurosa senza doverla negare per non annegare.

La sfiducia รจ il miglior ansiogeno che cโ€™รจ sul mercato. La fiducia, la fede, รจ il miglior ansiolitico che possiamo vivere ad ogni piรจ sospinto. La fede ci porta ad offrire la vita, non quella che va bene ma quella che cโ€™รจ e che ci ritroviamo a vivere.

Gesรน suppone che noi ci turbiamo, ma ci invita a non fermarci a quello, a non farci paralizzare dal panico, a passare oltre entrando, grazie al turbamento vissuto, nella casa della fede.

Non preoccupatevi del turbamento e della paura, sono cose naturali della mancanza delle quali ci sarebbe da preoccuparci. Non preoccupatevi ma continuate a credere, vale a dire a vivere e a camminare, ritrovando momento per momento il gusto e la bellezza del nostro camminare sulla Via della Vita, questa รจ la Via Vera!

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

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Io sono la via, la veritร  e la vita.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14, 1-6

In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: ยซNon sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: Vado a prepararvi un posto? Quando sarรฒ andato e vi avrรฒ preparato un posto, verrรฒ di nuovo e vi prenderรฒ con me, perchรฉ dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la viaยป. Gli disse Tommaso: ยซSignore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?ยป. Gli disse Gesรน: ยซIo sono la via, la veritร  e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di meยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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