Questo brano di vangelo fa parte del primo capitolo del vangelo di Matteo e ci parla della sua origine divina e umana. Vediamo le radici, le scopriamo e le riscopriamo. Guardiamo al suo passato con occhi di interesse per cogliere la radice umana e quella divina.
Chi conosce questo brano comincia a dirsi fin dallโinizio della lettura, chi non lo conosce alla fine della stessa: che noia, un brano piรน noioso non esiste. Cogliere questa noia e risvegliare il nostro interesse sono due passi essenziali per non cassare questo inizio del vangelo di Matteo. Per me รจ la stessa noia della lettura della formazione di una squadra, noia non condivisa da un tifoso per cui la formazione diventa musica alle sue orecchie. Lโinteresse per Gesรน e le sue radici, la conoscenza di ciรฒ che dietro ogni nome si cela, รจ musica se gli prestiamo interesse e attenzione.
Dietro ogni nome cโรจ una storia! Cโรจ il sangue di colui che ha generato! Cโรจ il sangue di Jhaweh stesso! In questa storia cโรจ il sangue di Gesรน, cโรจ il sangue del Figlio di Dio. Per questo possiamo cogliere che la storia che viene prima di Gesรน รจ storia di vicinanza e di prossimitร , dove Lui diventa il punto di arrivo e di ripartenza di tutta la storia. Nel Figlio di Dio confluisce tutta la storia umana non come chiusura ma come apertura. I nomi che vengono citati, le persone che vengono ricordate, le vicende che sottendono ad ogni generazione: a tutto ciรฒ dona senso il vangelo di oggi perchรฉ oggi Dio entra nella storia umana. Non cโรจ storia che non sia il corpo del Figlio di Dio, questo รจ un primo significato di questa storia.
Vediamo poi che questa storia comincia con Abramo del quale non si sa di chi sia figlio. Chi generรฒ Abramo? Al termine della genealogia non si dice che Giuseppe generรฒ. Questa รจ genealogia radicata ma aperta sia verso lโalto come verso il basso.
Chi รจ il padre di Abramo? Cosa genera Giuseppe? ร storia umana aperta sulle origini e sulla fine, sul fine. Questa apertura ci apre verso la generazione di Abramo da parte del Padre e ci parla della generazione di Gesรน come dono a Giuseppe. Caro Giuseppe: prendi, ti รจ donato. La cosa piรน bella e piรน difficile da accogliere e da vivere. Difficile per noi che abbiamo la mania di considerare figlio chi รจ nato dal nostro seme e non la creatura che abbiamo fra le braccia. In unโepoca dove i padri la facevano da padroni, dove potevano uccidere a diritto anche i propri figli, dove lโaltro era merce di schiavitรน, una presentazione della genealogia di Gesรน siffatta, รจ cosa rivoluzionaria anche solo guardando lโinizio come la fine. Se avessimo tempo e coraggio di guardare anche il suo interno, sarebbe un tesoro da scoprire: ogni nome una storia, una perla preziosa.
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A ben guardare le generazioni contate da Matteo non corrispondono. Matteo non sapeva contare: dice che le generazioni da un passaggio allโaltro sono 14 mentre invece, se le contiamo, sono 13! Era cosรฌ poco afferrato in matematica il buon Matteo, lui che era esattore delle tasse che sedeva al banco delle imposte? Era cosรฌ imbecille? Come mai manca una generazione nel primo gruppo? Manca quella di Abramo che รจ la prima perchรฉ Abramo รจ generato da Dio grazie alla sua chiamata e grazie alla risposta di Abramo stesso. Siamo figli di Dio, Dio Padre รจ il principio della vita.
Manca poi quella di Giuseppe perchรฉ Giuseppe non genera ma accoglie il dono. Il principio e la fine, a ben guardare, cโรจ il quattordicesimo che รจ Padre allโinizio ed รจ Madre alla fine.
Matteo dice che sono quattrodici, anche se non lo sono, perchรฉ la nostra curiositร interessata possa intuire e cogliere che Abramo รจ generato da Dio perchรฉ ha ascoltato la sua Parola, la sua Chiamata. Abramo non รจ diventato figlio della menzogna come Adamo che ha ascoltato il serpente e non il Creatore.
Cosรฌ Giuseppe, lโaccogliente per eccellenza, accoglie il Dono, lโEmmanuele, il Dio con noi! Cโรจ una nuova generazione, oggi! Una generazione che viene dalla Madre e nella quale noi ci inseriamo. Lโapertura della prima serie di generazioni e lโapertura dellโultima ci porta a cogliere da dove la vita viene, dalla Madre, e dove la vita va, dal Padre.
Viviamo la bellezza che ogni uomo viene dalla Madre e ogni uomo va al Padre: Dio รจ principio di vita, piรน bello di cosรฌ!
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Genealogia di Gesรน Cristo, figlio di Davide.
