p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2020

- Pubblicitร  -

Che bello: il giorno finisce! Questa bellezza che noi abbiamo perso pensando di essere saggi mentre invece siamo solo timorosi, incapaci del sonno del giusto.

Siamo convinti che lโ€™attivitร , lโ€™essere attivi, sia la cosa piรน bella e piรน importante. Se cosรฌ fosse non ci danneremmo lโ€™anima nel darci da fare, sapremmo ancora fermarci, non perderemmo il gusto del bello, non ce la prenderemmo col tempo che possiamo perdere a contemplare un tramonto non facendo una foto sveltina mentre passiamo a bordo della nostra auto. Lโ€™amore non รจ mai nรฉ svelto o nรฉ svelta, lโ€™amore รจ contemplazione dellโ€™altro, lโ€™amore รจ gioco, lโ€™amore รจ libertร , lโ€™amore รจ gratuitร , lโ€™amore รจ perdita di tempo. Lโ€™amore non รจ mai occupato e non รจ mai occupazione. Lโ€™amore non ha bisogno di giudicare lโ€™altro magari lazzarone o incapace per sostenere che invece noi capaci siamo. Bisogno di giudicare lโ€™altro perchรฉ capiamo che non sappiamo vivere la vita ma la vita la sacrifichiamo sullโ€™altare del correre e del fare, non certo dellโ€™amore. Ci riduciamo in povertร  pur sommersi di cose e di cose da fare. Dentro di noi moriamo di invidia a vedere chi vive con poco e facendo poco anche perchรฉ non gli รจ permesso, anche perchรฉ irregolare.

Ci dice Ben-Sira che โ€œcโ€™รจ chi รจ ricco a forza di attenzione e di risparmio; ed ecco la parte della sua ricompensa: mentre dice: โ€œho trovato riposo; ora mi godrรฒ i miei beniโ€, non sa quanto tempo ancora trascorrerร ; lascerร  tutto ad altri e morirร โ€ (Siracide 11).

Stiamo vivendo allโ€™ombra dellโ€™idolo del fare e dellโ€™efficienza col risultato che siamo sempre piรน schiavi delle cose e delle corse, perdendo di vista Dio che รจ vita e amore. Ci fidiamo piรน dei nostri idoli omicidi che a forza di corse ci rendono sempre piรน schiavi della necessitร  di inquinare e di consumare per crescere. Siamo figli di questo mondo, รจ vero, ma smettiamola di metterlo sopra le nostre teste: รจ un idolo disumanizzante, non รจ Dio Padre. Ritornare a gustare la vita significa ritornare a gustare il proprio lavoro, invecchiando compiendo il proprio lavoro. Chi se ne importa di pensioni o di assicurazioni sociali. Forse รจ bello potere morire con la propria zappa in mano, nel campo dove lavori, unito alla terra, contemplando un tramonto, divenendo humus senza bisogno di tombe nรฉ di inceneritori. รˆ un sogno? Forse sรฌ, ma รจ bello ritornare ancora a sognare senza doversi lamentare perchรฉ non si avvera. Un sogno non diventa brutto e meno vero se non si avvera, rimane tale in tutta la sua bellezza, umanitร  e vitalitร . Ritorniamo a benedire la vita e a lasciarci benedire da lei. Ci sembra impossibile? Forse allora รจ ancora piรน bella e piรน vera!

La prima giornata di Gesรน si sta concludendo come premessa di programma di tutta la giornata della sua vita e perchรฉ no, anche della nostra.

- Pubblicitร  -

Per Gesรน รจ finito il tempo perchรฉ il Regno di Dio รจ qui. รˆ finito il tempo: che bella liberazione! Il volto del Padre รจ semplicemente da contemplare sul volto del fratello e sulla bellezza della natura ancora non distrutta dalle nostre mani. Ritornare a contemplare la bellezza della natura stando in riva al mare al tramonto o in mezzo ai campi allโ€™alba o in cima ad un monte o su di un albero in cittร , รจ moto umanizzante ed educante per i nostri figli. Questo contemplare ci radica e ci permette di riportare al cuore lโ€™essenziale dove non รจ questione di poco o tanto quanto invece questione di veritร  con noi stessi per potere ritornare ad amare questa umanitร . Amare lโ€™umanitร  nella contemplazione รจ annuncio della Buona Notizia, รจ mostrarci e mostrare che il Regno รจ qui in mezzo a noi, รจ evangelizzazione, รจ testimonianza di fede anche a bocca chiusa.

Il Regno รจ camminare come Lui e con Lui per essere liberati dallo spirito del male che abita le nostre strade e le nostre giornate falsamente idolatrate come la cosa piรน importante e bella. Ascoltare la Parola che cammina รจ il vero esorcismo che ci libera dallo spirito del male e dalle nostre malattie che per lo piรน sono idolatria di una efficienza schiavizzante, non liberante e non sanante: non รจ cosa saggia, รจ stoltezza assurta a idolo a cui sacrificare la nostra vita e il nostro tempo.

Ma come si fa a fare cosรฌ? Non mi interessa, non รจ domanda buona. รˆ normalmente domanda che falsifica la realtร . Ciรฒ che mi interessa รจ cogliere nella giornata di Gesรน ciรฒ che รจ bello, vero e umanizzante. La concretizzazione viene dopo e la nostra capacitร  nel vivere in modo sano รจ il gioco in cui giocarci dove ciรฒ che conta non รจ la facilitร  della cosa ma la bellezza della cosa. Se ci crediamo le concretizzazioni piccole o grandi non importa, di certo le troviamo.

Liberi da questo spirito di male serviremo la vita come la suocera di Pietro. Ritorneremo a fare il bene e a servire da gente libera. Ritorneremo a camminare con Gesรน vincendo menzogna e male. La sera, al momento in cui le nostre attivitร  dovrebbero calare se abbiamo ancora un poโ€™ di naturalitร , finisce il bene fatto, si entra nel gioco della gratuitร  e dellโ€™inutilitร . Ci si prepara, nel sonno della morte, al sorgere del sole che รจ preghiera, vale a dire stare con lโ€™esistenza e con la Vita di nuovo in modo nuovo e rinnovato, in modo bello e contemplante: da risorti!

Di giorno facciamo, di notte terminiamo e moriamo, la mattina risorgiamo a vita nuova!

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Gesรน guarรฌ molti che erano afflitti da varie malattie.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 29-39 In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, subito andรฒ nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinรฒ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciรฒ ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittร  era riunita davanti alla porta. Guarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ molti demรฒni; ma non permetteva ai demรฒni di parlare, perchรฉ lo conoscevano. Al mattino presto si alzรฒ quando ancora era buio e, uscito, si ritirรฒ in un luogo deserto, e lร  pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: ยซTutti ti cercano!ยป. Egli disse loro: ยซAndiamocene altrove, nei villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono venuto!ยป. E andรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demรฒni. Parola del Signore

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...