โAvete occhi e non vedeteโ, dice Gesรน ai suoi discepoli. Credo sia un invito, questo, a cogliere il fatto che il โvediamoโ non รจ una questione di occhi, ma di cuore. Solo cosรฌ non diveniamo schiavi degli oggetti e dei fatti ma ci apriamo a cogliere il significato e il senso di ciรฒ che esiste.
Spesso le nostre angosce ci parlano del nostro essere ciechi per non cogliere certi significati della vita. Il tocco di Gesรน รจ un invito a cogliere con fiducia le cose e le persone accanto a noi.
Potremmo chiederci che senso ha la nostra cecitร , il nostro non vedere il cuore delle cose, il nostro bisogno di chiudere gli occhi su ciรฒ che รจ drammatico o difficile o ingestibile da noi.
Noi ciechi, noi malati, noi con le nostre malattie, siamo gente sofferente, chi piรน chi meno, avvertiamo di piรน il bisogno di essere curati, aiutati, assistiti. La nostra paura che ci rende ciechi la si puรฒ gestire solo grazie alla presenza protettrice di altre persone. La solitudine non รจ tanto una questione di apparecchi o di medicina sempre piรน specializzata e sempre meno umana. Dal punto di vista medico il trattamento รจ razionale, troppo spesso รจ totalmente assurdo sul piano emotivo.
Ciรฒ che capita รจ il fatto che un malato piรน sente grave la propria malattia, piรน investe il proprio medico di tutte le caratteristiche dellโonnipotenza.
Gesรน si presenta nel vangelo di oggi accarezzando il cieco che gli รจ stato portato, come una mamma fa col proprio bambino: ha un fare protettivo tenero e dolce. Nel momento in cui le mani di Gesรน toccano gli occhi del cieco comunicano un moto di protettivitร : sei protetto e circondato da un abbraccio! Addirittura Gesรน strofina gli occhi con la propria saliva: tutto questo รจ calore che ci riporta, grazie allโumiditร della saliva a sentirci come nel seno materno dove eravamo al sicuro.
Basta chiudere gli occhi, che รจ la nostra insicurezza, per sentirsi circondati dalla notte completa: la cecitร psicologica o corporale, puรฒ produrre una illusione che ci aiuta a percepire i battiti del cuore della mamma mentre i nostri occhi erano e sono ancora immersi nel buio.
ร interessante cogliere Gesรน che prende il cieco con sรฉ e lo conduce fuori dal villaggio. ร bello e importante condurre il cieco, che siamo noi, in una zona in cui non si senta minacciato, lontano dalla gente. Piccola o grande la distanza di sicurezza gioca nella nostra vita. Per questo il cieco deve essere liberato dalla sensazione di essere fissato e controllato dagli occhi di tutti. Per questo Gesรน lo conduce in disparte, in un luogo dove nessuno lo guarda, perchรฉ se si sente fissato dagli altri e non puรฒ guardare gli altri negli occhi, lui non potrร aprire i suoi.
In quello spazio protetto Gesรน gli accarezza e gli sfiora gli occhi per trasmettergli la bellezza dellโessere guardati e fargli cogliere la bellezza del ritornare a guardare, non per giudicare quanto per amare e gioire.
Gesรน chiede al cieco: โvedi qualcosa?โ. Vedi qualcosa con le mie mani imposte e col mio toccarti? Ci muoviamo come alberi che non possono considerare ogni oggetto con tranquillitร . Non vedi ancora le persone: vedi degli oggetti che si muovono. Se le persone fossero davvero solo alberi, non sarebbero cosรฌ pericolose o percepite come tali. Gli alberi comunicano sicurezza, come il grembo femminile/materno. Per questo Gesรน impone di nuovo le sue mani.
Quando il cieco ritorna a vedere Gesรน gli chiede di non andare in mezzo alla gente. Avresti una buona pubblicitร , non la veritร del tuo essere. Mantenere il segreto dei miracoli รจ storia del malato stesso. Gesรน dice al cieco di evitare il villaggio e di andare diritto a casa sua. Esporci agli sguardi del pubblico รจ cosa da farsi un poco alla volta. Torna a casa, torna a ritrovare la tua libertร rassicurato dalle tue paure.
Gesรน, mi viene da chiedere, cosa fai con la storia della guarigione del cieco? Gesรน รจ materno quando chiama Dio Padre. Lui รจ un uomo che tocca il dolore delle persone immedesimandosi in loro: a loro si aprono gli occhi per affetto, cosa che dovrebbe condirne la nostra scientificitร altrimenti sempre meno umana. Gesรน tocca il dolore delle persone, un tocco che fa sรฌ che gli occhi delle persone possano ritornare ad aprirsi. Infonde fiducia, per questo noi, la gente, possiamo ricominciare la vita dallโinizio, come bambini appena nati, possiamo vedere la vita tutta nuova e diversa.
Lui ridona la vita, ridona il mondo ad ognuno che incontra. โLa Luce venne nelle tenebreโ, ci dice il vangelo di Giovanni. Quando Gesรน morรฌ, lโoscuritร venne su tutta la terra.
Lโatteggiamento di Gesรน รจ la fine delle tenebre: Lui guarisce il cieco di Betsaida, se noi permettiamo che le sue mani tocchino anche i nostri occhi.
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