p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2022

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Noi, cristiani e non, fondamentalmente non crediamo che il peccato esista. Ci sembra cosa sorpassata. Sembra qualcosa da tirare fuori a tempo opportuno, o ciclicamente magari per una confessione frettolosa per mettere a posto le cose. Ma il fatto che il peccato esista e abbia una influenza su di noi questo non lo crediamo. Non lo possiamo credere perchรฉ non crediamo in Dio ma in qualche pezzo di Lui o in qualche opportunitร  che possiamo tentare di avere nel caso Lui esista.

Il peccato รจ, al di lร  di ogni sottigliezza da scribi e farisei, rifiuto dellโ€™amore di Dio, rifiuto di entrare nella vita Trinitaria che รจ amore e comunione pieni. Un rifiuto che comporta anche la negazione della fraternitร  con gli altri uomini, con la necessitร  di non dovere amare nessuno se non noi stessi e al massimo il nostro cane.

Se il peccato, al di lร  di ogni credere, รจ rifiuto dellโ€™amore di Dio, il peccato puรฒ essere solo perdonato da Dio. Nella storia della salvezza cโ€™รจ stato uno scatto di coscienza che non ci puรฒ lasciare indifferenti. Lo scatto รจ questo: Dio si รจ fatto uomo! Se Dio si รจ fatto uomo il rifiuto dellโ€™amore di Dio รจ rifiuto dellโ€™amore dellโ€™uomo. Il perdonante รจ allora Dio e lโ€™uomo, perchรฉ i due perfettamente distinti sono chiamati a divenire una cosa sola nella comunione e nellโ€™amore.

Il perdono che significa ridonare lโ€™opportunitร  di entrare nella vita di amore di Dio, la vita Trinitaria, รจ ribadire che Dio mai e poi mai si chiude nella sua solitudine beata e disperata, ma sempre rimanda allโ€™uomo lโ€™invito a partecipare alla sua vita. Un invito che non รจ mandato per lettera, รจ invece portato a mano da Lui stesso. Lui si fa uomo perchรฉ noi possiamo diventare Dio. Lui si fa peccato perchรฉ noi possiamo diventare amore. Lui si fa morte perchรฉ noi possiamo ritornare alla vita.

In questa dinamica vitale di perdono reiterato, di perdono mai fatto mancare, ogni uomo รจ chiamato ad entrare. Sรฌ, perchรฉ se diciamo di amare Dio che non vediamo e non amiamo il fratello che vediamo, siamo dei bugiardi. Il perdono di Dio non nega quello dellโ€™uomo, anzi lo richiede. Come il perdono dellโ€™uomo non รจ autosufficienza di vita, si basa sul perdono di Dio. Al di lร  delle nostre alchimie nel confessare i nostri peccati e nel giustificare il fatto che noi siamo a posto, il segreto di grandezza sta qui: nel lasciarci amare da Dio e dallโ€™amare Lui. Con gesti semplici.

Il paralitico del vangelo di oggi, รจ proprio paralizzato: non dice nulla e non fa nulla. Si lascia portare dallโ€™amore dei fratelli. รˆ talmente povero che non riesce a chiedere nulla, non si lamenta, sembra quasi che sia un poโ€™ tonto, che non capisca quanto sta avvenendo. Sono le situazioni in cui maggiormente lโ€™amore dei fratelli e di Dio necessitano.

รˆ Dio che si mette in moto, sono i quattro sconosciuti che si danno da fare per sbloccarlo dalla sua paralisi e dal suo peccato. Uno sblocco che solo puรฒ essere dato dal perdono dei peccati, vale a dire dal rinnovarsi dellโ€™amore di Dio per noi e dalla apertura allโ€™amore di Dio e dei fratelli.

Questo paralitico non fa nulla: si lascia fare, si lascia portare, si lascia trascinare sul tetto e calare in casa, si lascia perdonare, si lascia dire. Fa solo una cosa: obbedisce a Gesรน che gli dice: โ€œalzati prendi la tua barella e va a casa tuaโ€. โ€œQuello si alzรฒ e subito prese la sua barella โ€“ non dice nulla, non ringrazia e non saluta -, sotto gli occhi di tutti se ne andรฒโ€.

Ci chiederemmo noi: ma quale coscienza poteva avere uno cosรฌ; quale pentimento poteva mettere in atto? Era capace di capire il dono che stava per ricevere? Tutte cose che per noi, malati di razionalismo, continuiamo a chiederci. Ce lo chiediamo perchรฉ non crediamo alla potenza dellโ€™amore, sia di Dio che dellโ€™uomo.ย  Amore che sposta le montagne, amore che perdona, amore che fa alzare il paralitico che si porta anche a casa la sua barella, come se gli servisse ancora.

Il peccato รจ la morte del nostro cuore ed esprime le nostre paralisi che possiamo negare, ma che continuamente emergono in noi e fra di noi. Lโ€™amore e lโ€™accoglienza dello stesso รจ via alla vita per noi e per i nostri fratelli, รจ ritorno a camminare superando le paralisi delle nostre gambe e del nostro cuore. Superamento concretizzato nel perdono di Dio e mio. Perdono che รจ confessare Dio e il suo amore, testimoniare che ogni giorno Lui mi viene a cercare, mi prende in spalla e mi porta a casa sua per fare festa.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM