Desiderio di Dio Padre รจ che tutti noi possiamo rimanere nella gioia della Trinitร : gioia piena. ร una gioia, questa, che scaturisce da una vita piena, una vita piena dellโunico vero comandamento che il Signore ci ha lasciato nel vangelo e che supera e porta a compimento quelli della Legge mosaica, a noi cosรฌ cari.ย Il comandamento รจ questo: โche vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la vita per i propri amiciโ.
Niente piรน. Tutto il resto รจ secondario, tutto il resto รจ strumento e non fine. Nellโamore noi siamo abitati dallo Spirito di Dio ed รจ grazie a questa inabitazione che noi diventiamo amorevoli.
Tutti possiamo amare, nessuno escluso. Tutti possiamo amare dellโamore di Dio, nessuno escluso. Tutti siamo amati da Dio amore, nessuno escluso.
Come รจ possibile donare la vita per i propri fratelli? Amando come il Padre nostro celeste che รจ misericordioso. Io dono la mia vita per mio fratello quando sono misericordioso. Quando non cedo piรน alla tentazione, perchรฉ di tentazione si tratta, di giudicare il prossimo.
Dice san Serafino di Sarov: โnon dobbiamo giudicare, neanche se vediamo con i nostri occhi che qualcuno sta peccando e infrangendo un comandamento divino. Critica la cattiva azione, ma non chi lโha commessa. Non spetta a noi giudicare, bensรฌ al Giudice supremoโ.
Cosรฌ noi doniamo la vita per i nostri fratelli. Altro che entrare in confessionale per essere giudici; altro che avere un compito di conduzione della comunitร per essere giudici; altro che mettere al centro delle nostre relazioni comunitarie e familiari il nostro giudizio.
Tutto sbagliato, anche se la concezione moderna ci spinge da tuttโaltra parte. Comprendere le cose, infatti, รจ cosa buona che ci viene dalla cultura moderna. Usare la comprensione per giudicare e per escludere, questo รจ un modernismo ateo e pagano, disumano e distruttivo.
Il comando dellโamore รจ comando di misericordia; il comando di misericordia si realizza nel comando del perdono. Non cโรจ amore piรน grande di questo, dare la vita per i propri amici. Perdonare รจ molto piรน che dare la propria vita, รจ dare vita al prossimo e a noi, a tutti coloro che incontriamo. Allenarci a perdonare, fare crescere nel nostro cuore questa capacitร , porta come frutto la pace del Risorto, quella pace che comunica pace intorno a noi, ovunque ci troviamo e ovunque andremo.
Tutti possiamo pentirci, tutti siamo chiamati a perdonare. La porta del pentimento รจ aperta a tutti e non si sa chi vi entrerร per primo: se tu che giudichi o chi viene giudicato da te! Giudica te stesso, rientra in te stesso, cogli ciรฒ che ti porta ogni mattina lontano dallโamore di Dio e del prossimo, e smetterai di giudicare gli altri, perchรฉ non ne avrai piรน bisogno. Sรฌ perchรฉ lโimpellenza di giudicare il prossimo non รจ un valore, come vogliamo farci credere, ma un bisogno dei piรน subdoli perchรฉ travestito da caritร e da correzione fraterna.
Amare il prossimo fino a donare la vita รจ non vendicarsi mai di alcuna offesa, qualunque essa sia. Siamo invece chiamati a perdonare di tutto cuore a chi ci ha offeso, anche se il nostro cuore vi si oppone. Infatti: โSe voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerร le vostre colpeโ.
Cosรฌ ricchi di misericordia sapremo che โchi semina scarsamente, scarsamente raccoglierร , e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierร โ (2 Cor 9, 6). Raccoglieremo misericordia intorno a noi e raccoglieremo il dono della pace nel nostro cuore. Raccoglieremo una mente unita e non dispersa. Raccoglieremo la libertร dallโimpulso ossessivo dove continuamente rimuginiamo le nostre ragioni, i nostri torti, i nostri meriti verso e contro gli altri.
โO mio Dio e mio Re,
faโ che io veda i miei peccati
e che non giudichi il mio prossimo
perchรฉ Tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen!โ.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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