p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2020

- Pubblicitร  -

รˆ possibile lasciarci toccare dalla bellezza della risurrezione che ci sorprende e ci avvolge con le sue ali che ci coinvolgono e ci portano a vivere ciรฒ che non siamo abituati a vivere? รˆ cosa bella la risurrezione, troppo bella per sembrare vera.

La morte, i sepolcri che tanto piacciono come fuga a noi uomini, non sono, per Dio, luogo di separazione. Il sepolcro, non le fosse comuni che in questi giorni abbiamo visto nei USA, usate per seppellire i corpi dei poveri che non possono permettersi una degna sepoltura, aberrazione di una potenza che uccide la bellezza della vita e della povertร , non รจ terra ma luogo di incontro. รˆ luogo di comunione e di vita perchรฉ luogo di incontro con Dio e coi fratelli.

La nostra morte, basta temerla, รจ luogo di incontro, di incontro con Lui. La bellezza del sepolcro รจ bella perchรฉ luogo di incontro con Lui che non gioca a nascondino ma semplicemente ci precede e ci accompagna, Lui che รจ lโ€™Amore piรน bello e piรน forte della morte. Morte da cui lโ€™uomo non sa fuggire ma sa uccidere per avere lโ€™altro nelle sue mani. Luogo di incontro, amore piรน forte della morte, luogo per credere non in teoria, ma nella pratica della vita del vivere da risorti.

Il giorno uno che รจ il giorno ultimo รจ tale perchรฉ contiene tutti i giorni, nel โ€œgiorno unoโ€ cโ€™รจ la vita, nel giorno uno cโ€™รจ tutta la vita, tutta la storia, ย ย ย ย ย ย ย ย ย  tutto quanto รจ e sarร  vita prima e durante la vita.

รˆ bello vivere questo di sabato. Sabato che รจ il primo giorno perchรฉ รจ il giorno uno! Per questo, senza alcuna teoria, si comincia col giorno uno con la coscienza che il sabato รจ il giorno ultimo.

- Pubblicitร  -

รˆ in quel giorno che noi viviamo, perchรฉ vivere in quel giorno, non sempre canonico secondo le nostre martorianti leggi, con la luce o con la notte, noi viviamo con Dio luce che รจ sempre il giorno uno, giorno di vita.

Bello il giorno di riposo, riposo di Dio, riposo in cui noi raggiungiamo Dio entrando nel suo riposo al di lร  di ogni dinamica non vera. Bello gustare la bellezza del sabato che รจ vuoto di sepolcro. Bello ritornare a gustare lโ€™abisso della terra entrando nella bellezza veritiera dellโ€™inferno stesso: รจ il luogo piรน bello e piรน vero di Dio! รˆ Dio che vive in tutta la creazione perchรฉ la creazione in Dio vive.

รˆ qui che viviamo la bellezza della risurrezione, vale a dire la bellezza del vivere con Dio, in una luce che illumina il buio che รจ parte della nostra esistenza. Cosรฌ i teli col sudario ci parlano di vita profumata e piena della Sua vita stessa.

รˆ il nostro giorno, giorno ultimo che diventa nuovo giorno perchรจ vissuto nel Giorno della vita. Da qui, da questa morte e risurrezione, inizio il giorno di vita: un semplice sabato che รจ semplice vita per lโ€™uomo e lโ€™umanitร . รˆ bello ritrovare Maria Maddalena nel giardino, la ritroviamo allโ€™aurora del giorno nuovo: รจ il primo dopo il sabato che si incarna come inizio della creazione.

Viviamo lโ€™aurora nella quale si comincia ad intravvedere la luce dove il cielo comincia a schiarirsi. E noi? Noi viviamo la bellezza dellโ€™essere chiamati ad essere Maria Maddalena, donna che cerca il Signore ancora nella tenebra, quella tenebra che ci dice che Lui cโ€™รจ ma non ancora.

รˆ bello potere riconoscere che la memoria fondamentale dellโ€™uomo esce dal bisogno di fuga e si getta nella bellezza di quello che siamo. Gente uscita dalla morte pur vivendo la stessa come dinamica di vita. Gente che ritorna a vedere ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย  quello che cโ€™รจ come bellezza di ciรฒ che cโ€™รจ. รˆ ritorno a vedere, a contemplare, a gustare quello che cโ€™รจ, la veritร  di quanto ci รจ dato come dono. Ritornare a vedere la bellezza della vita per quello che รจ come sguardo, come contemplazione, come capacitร  di osservare senza volere asservire, come un vedere per quello che sei e per quello che sono senza dipendere da una realtร  pur non vera.

La fede รจ un vedere in modo nuovo la veritร  di ciรฒ che cโ€™รจ, non la delusione di ciรฒ che non cโ€™รจ. รˆ un ritornare a vedere con amore, un amare con contemplazione, un capire dalla vita non piรน dal mio essere aperto o chiuso.

Fonte – Scuola Apostolica


Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 (Notte di Natale) Dicembre 2025

Benvenuto, Dio I pastori sono storditi dal freddo e confusi...

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...