Basta con le convenzioni sociali, verrebbe da dire. Basta con le convenzioni religiose. Basta con la puritร di leggi che sono sempre piรน disumane anche quando, allโapparenza, sono umane. Non se ne puรฒ piรน di leggi che dicono di proteggere la libertร della persona umana rendendola in contemporanea schiava di ogni cosa. Basta con cliniche specializzate del morire, non sono altro che simboli della disumanizzazione della casa che non deve essere toccata nรฉ dalla morte nรฉ dalla malattia. Come se ci fosse cosa piรน bella di potere morire nel proprio letto attorniati dai propri cari anzichรฉ da gente estranea, brava e gentile, ma estranea. Ma questo non รจ possibile, in un mondo moderno dove comanda il salutismo e lโattenzione non al cuore ma al corpo staccato da ogni sentimento e da ogni affetto: un bel letto con le โgiuste medicineโ รจ il massimo che la nostra cultura si costringe a realizzare.
Gesรน ci invita a vedere le nostre mani sporche anche quando continuiamo a lavarle. Continuiamo a parlare del raffreddore cinese dimentichi delle vittime, che sono molte di piรน, della crudeltร nostra che muoiono e sono torturate al di lร del Mediterraneo, soprattutto, ma non solo, in Egitto e in Libia.
I ritualismi religiosi e sociali e politici ed economici servono ad acquietare la nostra coscienza, meglio sarebbe dire ad addormentarla, con quella sicurezza che รจ la stessa con cui lโubriacone si riempie di vino o di altre sostanze ubriacanti. Lโosservanza di leggi e precetti non ha mai salvato nessuno e non ha mai umanizzato nulla, anche se allโapparenza noi diciamo che รจ un passo avanti dellโumanitร . A me sembra molto solo del fumo negli occhi per tranquillizzarci e farci ingoiare bocconi ben piรน grossi e amari, disumani รจ il caso di dirlo.
Non ci interessa salvare la forma della libertร della persona che puรฒ scegliere come morire. Ci dovrebbe interessare la sostanza di come la gente puรฒ scegliere di vivere. Leggi che sono solo forme esteriori di illudere noi, gente formale, attenta a salvare le apparenze della gentilezza anche se il cuore e la vita รจ da tuttโaltra parte. ร tempo di ritornare a prendere in mano il fuoco della vita smettendola di lavarci le mani. ร tempo di godere delle mani sporche, liberi dallโipocrisia di chi loda Dio con le labbra, o lโidolo di turno, liberi dalle belle chiacchiere che sono fumo per coprire la vera realtร . Ci interessa lodare Dio con il cuore perchรฉ questa รจ vita, vita vera e bella.
Non mi interessa avere le carte in regola per morire come voglio, non lo potrei mai; non mi interessa che uno frequenti la messa e le liturgie di ogni genere e tipo senza una autentica adesione del cuore che mi chiede unitร e non schizofrenia, vale a dire di potere vivere quello che dico col cuore. ร questione di unitร di persona anzichรจ una persona con cuore doppio e diviso.ย โร meglio essere cristiano senza dirlo che proclamarlo senza esserloโ, dice Ignazio di Antiochia.
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Lโapologia delle mani sporche รจ umanizzazione, da parte di Gesรน, della vera cura della vita che ci porta a liberarci dalla sozzura dellโosservare tradizione e leggi degli uomini, trascurando la bellezza del dono del comando di Dio. ร in gioco lโautenticitร della vita, qui! Non mi interessa osservare le leggi dello stato e della sanitร , interessiamoci allโautenticitร della vita del credente e al suo rapporto con Dio. Smettila di rincorrere il sacro a cui donare le tue ricchezze, la sanitร a cui donare la tua vita, lโeconomia per cui buttare a mare la tua vita, la politica che non ha piรน nulla di polis, di bene comune, รจ tempo di ritornare ad onorare tuo padre e tua madre come datori della vita grazie a Dio: non sappiamo piรน nemmeno generare e ci fanno paura i popoli che generano, figuriamoci se possiamo onorare padre e madre. La vita moderna, ci diciamo, non ce lo permette, dobbiamo internarli in qualche bella struttura che ci guadagna sulla loro pelle. In nome delle nostre tradizioni o delle nostre nuove norme, noi annulliamo la Parola di Dio che รจ un buffetto di amore quotidiano alla nostra esistenza. Brandendo il vangelo con una mano e il rosario con lโaltra, ci vogliamo fare paladini del cattolicesimo incoraggiando, poi nei fatti, comportamenti e leggi che negano la Buona Notizia e la vera umanitร dellโumanitร che รจ la caritร verso tutti, soprattutto per chi รจ nel bisogno. Meglio essere atei che cattolici ipocriti, ci dice Papa Francesco! Meglio essere gente che si proclama non credente custodendo e garantendo la dignitร di ogni essere umano, piuttosto che proclamarsi cattolici e difensori della famiglia a parole dimostrandosi disumani nei fatti. Non รจ possibile, sarebbe solo schizofrenia e non fede, essere umani quando si celebrano riti, mostrandosi da subito alle porte della chiesa disumani. ร importante che oggi, ognuno di noi, cominci a cogliere quando annulla il Vangelo di Cristo con la tradizione che ho ricevuto o con le leggi che continuiamo a promulgare riempiendo scaffali inutili che non umanizzeranno mai la vita.
La vita accade mentre siamo tutti impegnati a guardare il festival!
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini
