p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 10 Gennaio 2020

- Pubblicitร  -

Si sta diffondendo la fama di Gesรน come il Messia. Gesรน va a Nazaret dove i suoi compaesani sono suoi parenti. Rifiutano che Gesรน possa essere il Messia perchรฉ รจ come loro, Lui รจ il Dio con noi, รจ lโ€™Emmanuele, รจ lโ€™Incarnato. Questo dato รจ rifiutato dai suoi in attesa di un Messia forte e potente, un Dio appunto, non un Dio fattosi uomo. รจ il nostro scandalo, di noi cristiani, di avere un Dio che รจ uno di noi, condivide la nostra carne e la nostra fragilitร , fino a morire. Fragilitร  che non diventa luogo di divisione ma di comunione.

Gesรน viene a Nazaret, nella sua vita quotidiana, dove ha vissuto per trentโ€™anni, praticamente tutta la sua vita. In questo posto ritroviamo il luogo dove si realizza il vangelo. รˆ il luogo della vita quotidiana. Nella sinagoga di Nazaret Gesรน aveva imparato a conoscere la Parola, imparato a leggere. Nazaret era stato il centro della sua vita, dove aveva ascoltato per trentโ€™anni la Parola di Dio.

รˆ bello vedere come Gesรน, in giorno di sabato, giorno di festa, entra nella sinagoga. Il sabato รจ il giorno in cui si compie la creazione, รจ il giorno dove noi vogliamo arrivare. La compiutezza di vita รจ vita piena che raggiunge il suo apice nel settimo giorno. Il gusto del sabato รจ il gusto in anticipo della festa, della gioia, del riposo. Di sabato non si lavora. Il sabato si mangia, si beve, si fa festa e si ascolta la Parola. Lโ€™uomo รจ fatto per questo. A volte sembra che noi riduciamo la festa, come il Natale che abbiamo appena celebrato, ad un carnevale. La festa รจ festa di tutta la persona: del corpo come dellโ€™animo, dello spirito come dellโ€™intelligenza, delle relazioni come del silenzio. Questa รจ la festa il settimo giorno, questa รจ la festa definitiva, dellโ€™al di lร , dellโ€™incontro definitivo col Padre della vita.

Gesรน dunque entra a Nazaret, luogo del suo quotidiano, ed entra nella sinagoga, luogo della Parola. Gli viene dato il libro, Lui si alza e lo apre. Gesti semplici ma profondamente significativi. Fin nellโ€™antichitร  il libro della Parola รจ libro chiuso con sette sigilli, cosa che continuiamo anche noi a vivere. Non apriamo mai questo libro e se lo apriamo ci capiamo ben poco. Gesรน lo apre perchรฉ Lui Parola vivente, รจ la logica spiegazione e compimento di quanto ci viene detto nella Parola di Dio, nella Bibbia. Lo apre stando in piedi, come sta in piedi il Risorto. Gesรน che legge รจ come Gesรน risorto che interpreta la Scrittura, ne mostra il compimento.

Questo libro, scritto dentro e fuori, poco compreso, รจ il simbolo, letto a Nazaret nel luogo del quotidiano, del nostro quotidiano che sembra essere sigillato. Facciamo fatica non tanto a correre nel nostro quotidiano, quanto invece a comprendere il senso del nostro camminare, del nostro darci daffare. รˆ la nostra esistenza che sembra essere misteriosa ai nostri occhi, non la sappiamo leggere, tanto meno capire e interpretare. Per questo viviamo nella sofferenza insensata e nellโ€™insensatezza sofferente.

- Pubblicitร  -

Gesรน si presenta a noi oggi nella nostra Nazaret, nel nostro quotidiano, e, stando in piedi da risorto, ci invita a risorgere ascoltandone la lettura piena di senso. Ci legge la vita, nel senso bello del temine, e ci invita ad una comprensione nuova.

E cosa fa Gesรน, oggi? Annuncia il vangelo ai poveri, la Buona Notizia a noi poveri di tutto. Non sono le cose che fanno ricca o povera una persona, quanto invece il senso della sua esistenza.

Povero รจ uno che quasi non ha volto perchรฉ vive di dono e di dipendenza. Poveri sono quelli che non hanno da vivere. Poveri siamo noi condannati a vivere un carnevale anzichรฉ un Natale, a vivere di cose che non ci bastano mai e che non ci danno nรฉ mai ci daranno vita.

Nelle cose fondamentali siamo tutti poveri: la vita non ce la diamo da soli, cosรฌ non ci diamo lโ€™intelligenza, tanto meno ci possiamo donare amore, abbiamo bisogno della cura degli altri. Le cose che ci fanno vivere e che danno senso alla nostra esistenza ci vengono donate gratuitamente, sono dono. Se non sono dono costano troppo care e non arrivano mai.

In fondo il dono รจ il Risorto che stando in piedi toglie il sigillo dal libro della vita e ce lo legge. La mancanza di dono e di gratuitร  รจ il sigillo che rimane chiuso e non ci permette di aprire il libro della vita che ci dice il senso del nostro esistere. Senza tale dono la vita รจ solo guerra e disperazione, necessitante sempre piรน di miriadi di persone che non hanno diritto alla vita e non sono ritenute neppure persone. Carne da macello, roba da eliminare con in testa il diritto di poterlo fare. Il dono della vita da parte del Risorto รจ ciรฒ che ci rende capaci di leggere la nostra vita e di trovarne un senso nuovo e vero, da risorti appunto.

Fonte

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI


Oggi si รจ compiuta questa Scrittura.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 4, 14-22a In quel tempo, Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venneย a Nร zaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaรฌa; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto: ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; aย rimettere in libertร  gli oppressi e proclamareย l’anno di grazia del Signoreยป. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire loro: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca. Parola del Signore

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...