p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 10 Agosto 2021

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Chi vuole trattenere il respiro, muore soffocato. Il respiro รจ vita e la vita รจ piena quando viene respirata. Trattenere il respiro, trattenere la vita significa perdere ciรฒ che nella vita รจ essenziale anche se spesso non si vede o si muove leggero leggero.

Essere attaccati alla propria vita, significa ripiegarsi su di sรฉ. Essere attaccati alla propria vita รจ un fatto che avviene quando sembra che lโ€™unica vera nostra preoccupazione sia rivolta alla nostra salute del corpo. Tutto sembra orientato al fatto che dobbiamo morire sani, fuori di testa ma sani. Abbiamo una medicina che รจ attenta a tutte le parti del corpo, ma che รจ estremamente deficitaria nei confronti di quelle malattie che ci mandano fuori di testa. Cosรฌ riempiamo i nosocomi di larve umane. Cosรฌ continuiamo a dirci che lโ€™importante รจ non perdere la testa. Sempre piรน noi perdiamo la testa, perรฒ siamo attenti al nostro corpo e alla sua salute.

ย Se ci ripieghiamo su di noi, perdiamo il respiro della vita e il respiro della vita รจ la relazione. Moriamo soffocati perchรฉ sempre piรน soli, sempre meno capaci di relazione e di amore. Tutto ci riporta ad una attenzione esagerata su di noi, dimentichi che vita e realizzazione corrono su due binari che hanno in sรฉ capacitร  di dono e capacitร  di apertura gratuita. Senza falsi slanci di onnipotenza, ma senza nemmeno retrocedere da una direzione che ci porta ad aprici e non a chiuderci, a donarci e non a risparmiarci.

Veramente non riesco ad appassionarmi a tutte le possibilitร  che il mondo moderno ci offre: respirare meglio per avere โ€ฆ muovere certi muscoli della pace perchรฉ ci evita โ€ฆ fare certi movimenti perchรฉ cosรฌ โ€ฆ avere una vita sana perchรฉ quando sarai vecchio. Mi verrebbe da dire tutte cose belle, ma a cui non riesco ad appassionarmi, non le sento vitali, le sento spente, le vivo come un giocare sempre in difesa.

Piรน ci attacchiamo alla nostra vita e piรน ci ripieghiamo su di noi in una solitudine sempre piรน disperata, una solitudine che sa di isolamento, una bella cella di isolamento, pur dorata, ma sempre cella.

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Noi viviamo perchรฉ inspiriamo e espiriamo: la vita circola in quanto ricevuta e data per amore. La vita si realizza nel dono di sรฉ, vero, sincero, gratuito nella sua limitatezza e limitato nella sua gratuitร . Siamo un seme: se cadiamo in terra e moriamo portiamo frutto, se non facciamo questo perdiamo la nostra feconditร  di vita. Non marciamo, avremo sempre un bel sorriso sulla bocca, ma saremo soli: la grande malattia dei nostri giorni.

Ne consegue che dellโ€™altro non sappiamo cosa farcene. Al massimo cerco qualche povera donna che mi affitti il suo utero per mettere al mondo un figlio che da soli non riusciremmo mai a generare. Al massimo cerco un uomo che mi metta incinta. Ma poi, poi tutto il resto รจ solo mio, il figlio รจ mio, non nasce da una relazione e non porta ad una relazione.

La vita รจ nel movimento, la vita รจ nel cambiamento. Non come qualcosa da fare a tutti i costi per fare muovere il mercato: no! รˆ cambiamento e movimento impercettibile ma quotidiano da una situazione di chiusura ad una situazione di apertura e di relazione.

Ecco perchรฉ chi odia la propria vita, la ama veramente. Aggrapparsi alla propria vita significa essere sotto il capo di questo mondo, che ci spinge sempre piรน verso il nostro ombelico e sempre meno verso il prossimo. Lui lo sa, noi lo sappiamo, che piรน noi viviamo questa realtร  e piรน facciamo il suo gioco: copriamo il nostro chiuderci con un mantello chiamato volerci bene. Dove in realtร  questo mantello si chiama chiusura e asfissia, negazione dellโ€™altro e di conseguenza anche di me. Questo mantello si chiama chiusura alla vita perchรฉ quando non so piรน generare altro che cose da consumare e da gettare, vuol dire che siamo alla frutta.

Fatevi tesori in cielo dove i ladri non li raggiungono, dove nรฉ tignola nรฉ ruggine li possono intaccare. Fatevi tesori che sono tesori veri: generate vita e sarete vivi, non piรน schiavi della morte.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM