Morire lentamente
Senza sapere bene perchรฉ, ci sembra in alcuni momenti della vita di morire lentamente. La vita si sgretola e non riusciamo a stare dietro ai pezzi che si perdono. Facciamo fatica a trovare una ragione per continuare a trascinare avanti i brandelli della nostra esistenza. Sono quei momenti della vita in cui ci sentiamo messi da parte, isolati, come se gli altri avessero paura di contaminarsi con questa fatica di vivere. Nel linguaggio della Bibbia questa situazione esistenziale รจ rappresentata dalla figura del lebbroso, che fin dallโAntico Testamento attraversa le pagine della storia dโIsraele.
Contraddizioni e sorprese
ร infatti anche la condizione di Naamร n il Siro, un funzionario del Re di Aram. Si tratta quindi di un uomo che non appartiene al popolo di Israele, ma che viene a sapere che in quel paese cโรจ un profeta, Eliseo, che puรฒ guarirlo dalla sua malattia. Probabilmente non si trattava di vera e propria lebbra, ma di una bianchezza della pelle, altrimenti Naamร n sarebbe stato escluso dalle relazioni sociali e non avrebbe potuto svolgere il suo lavoro. Naamร n vuole essere guarito piรน che altro da una contraddizione che si porta addosso e che non gli permette di vivere pienamente la sua vita: la radice del suo nome (NM) rimanda alla parola bellezza, Naamร n dunque vive una vita che non รจ bella come dovrebbe!
Il cammino di guarigione perรฒ non sempre avviene secondo le modalitร che noi ci aspettiamo: Naamร n, da funzionario reale, si aspetta di essere sottoposto a prodigi singolari ed รจ pronto a ripagare adeguatamente il privilegio che pensa di meritare. Eliseo invece gli manda a dire di bagnarsi semplicemente nel Giordano sette volte, forse per insegnargli che ciรฒ che guarisce รจ la fede non la materia!
Deserti esistenziali
Se รจ vero che a volte ci sentiamo morire, messi da parte, incapaci di vivere pienamente la nostra vita, รจ anche vero che Gesรน viene a cercarci proprio nei deserti dove la vita ci ha messo. Quando ci sentiamo morire รจ difficile trovare in noi stessi la forza di reagire, la volontร si infiacchisce รจ tutto sembra inutile.
Forse per questo motivo Gesรน percorre un itinerario illogico per andare a Gerusalemme: passa attraverso la Samaria e la Galilea, Una deviazione che sembra nascondere unโintenzione: Gesรน vuole attraversare quei luoghi identificati con lโinfedeltร (la Samaria) e con lโignoranza della vera fede giudaica (la Galilea). Vuole incontrare coloro che sono perduti, che si sentono tali o che sono stati esclusi dagli altri e che forse da soli non riuscirebbero a uscire dalle loro periferie.
Per Dio infatti non ci sono confini e il suo amore raggiunge ogni uomo: ยซtutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dioยป (Sal 97,3). Dio รจ colui che rimane fedele nonostante le nostre infedeltร , come dice Paolo nella lettera a Timoteo: ยซse siamo infedeli, lui rimane fedele, perchรฉ non puรฒ rinnegare se stessoยป (2Tm 2,13). Che la nostra infedeltร sia consapevole o meno, Dio ci raggiunge lร dove ci siamo persi, dove forse stiamo andando a pezzi, dove la vita si รจ frantumata.
Umanitร malata
Gesรน incontra un gruppo di lebbrosi che parlano con una sola voce, come se fosse una sola persona: a volte il dolore unisce, crea una solidarietร , ci si capisce, si condividono le paure e le speranze.
Lโimmagine รจ anche quella di una comunitร malata: sono dieci come il numero richiesto per lโassemblea sinagogale! Possiamo rivederci in questo gruppo come umanitร malata che cerca aiuto. Appena li vede, forse per evitare un contatto che gli avrebbe poi impedito di entrare nella cittร , Gesรน li rimette in cammino, offre una metร : andate a presentarvi al sacerdote!ย Fate quello che dovete fare, consideratevi giร guariti, credete nella vostra guarigione.
In questo modo Gesรน li rimette nel tessuto delle relazioni sociali: la prima guarigione di coloro che si sentono esclusi e rifiutati รจ la possibilitร di tornare a essere accolti perchรฉ qualcuno ha ridato loro fiducia.
Cโรจ anche altro
Nella vita perรฒ rischiamo di credere che la nostra guarigione, la difesa della nostra integritร , la nostra salute, siano lo scopo e il fine del nostro cammino. Dโaltra parte non facciamo male a nessuno, anzi facciamo il nostro dovere, facciamo quello che ci รจ stato chiesto di fare, proprio come questi lebbrosi. Solo uno si accorge che nella vita cโรจ anche altro: si puรฒ ringraziare, si puรฒ essere riconoscenti, si puรฒ scoprire che cโรจ una relazione con Dio che dร senso alla nostra esistenza e che vale di piรน dellโintegritร fisica.
In tal senso, solo il lebbroso che torna indietro รจย ancheย salvato, gli altri sonoย soloย guariti! E ciรฒ che lo salva รจ la sua fede, benchรฉ sia un samaritano, un eretico, ma allora di quale fede si tratta? Cosโรจ la fede? Qui la fede sembra risiedere nellโumiltร che mi fa riconoscere che io non sono tutto, ma che la vita mi รจ donata e per questo diventa lode.
Leggersi dentro
- Cosa significa per te essere salvato?
- Come reagisci quando fai fatica a vivere?

Fonte



