p. Gaetano Piccolo S.I. – Commento al Vangelo di domenica 3 Marzo 2024

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La rabbia

Dietro la rabbia cโ€™รจ sempre un bisogno non visto, un bisogno che riteniamo importante e che non ha trovato una risposta adeguata. La rabbia รจ la modalitร  in cui ordinariamente entriamo nel conflitto, esprimendo una domanda di cambiamento. Se una relazione non fosse importante o se non ci fosse una possibilitร  di crescita, probabilmente ci sarebbe lโ€™indifferenza. La rabbia invece rivela che cโ€™รจ un interesse: quella relazione รจ importante e vorremmo che fosse diversa. Questa รจ ovviamente una rabbia costruttiva, quella cioรจ che punta a una trasformazione positiva della relazione. Ci puรฒ essere invece una rabbia distruttiva che mira solo a fare del male e a eliminare lโ€™altro.

La relazione

Questo sguardo sulle dinamiche del cuore umano ci puรฒ essere utile per comprendere questo momento di rabbia di Gesรน. Ci sono infatti anche altri elementi nel testo del Vangelo di Giovanni che mettono in evidenza lโ€™opportunitร  di leggere questo episodio allโ€™interno di un contesto relazionale. Il problema infatti nasce dal modo in cui รจ abitato e usato il Tempio.

Le parole di Gesรน ci danno la chiave per interpretare il Tempio come luogo della relazione. Il Tempio รจ chiamato casa e la casa รจ stata trasformata in un mercato. รˆ come se il luogo in cui occorre esprimere la bellezza dei sentimenti tra due persone diventasse il luogo dove si compra e si vende lโ€™amore.

La rabbia di Gesรน nasce allora dal suo desiderio di vivere una relazione dโ€™amore con ciascuno di noi. E il Tempio รจ lโ€™immagine di questa relazione, al punto che nelle parole di Gesรน il Tempio diventa addirittura il corpo: quel corpo che si lascia distruggere per amore. Gesรน dunque non ha trovato una risposta adeguata al suo bisogno di amore ed esprime la sua rabbia affinchรฉ ci possa essere nellโ€™uomo una disponibilitร  al cambiamento.

I segni

Di solito la rabbia emerge quando non ci sentiamo capiti, quando parliamo, comunichiamo, ma non ci sentiamo ascoltati. Anche in questo caso il testo di Giovanni sembra fare implicitamente riferimento a questa dinamica: i Giudei non si sono accorti dei segni, cioรจ delle parole di Gesรน. I versetti immediatamente precedenti raccontano infatti il primo dei segni presenti nel Vangelo di Giovanni, cioรจ il segno alle nozze di Cana. Ci saranno altri segni, quelli contenuti nella prima parte del Vangelo di Giovanni, segni che hanno lo scopo di farci comprendere qualcosa in piรน di Gesรน, eppure i Giudei non li riconosceranno, proprio come accade in una relazione, quando si parla, ma non ci si sente ascoltati.

Persino coloro che apparentemente sembrano toccati dai segni di Gesรน, cioรจ dalle sue parole e dalle sue azioni, non sono onesti, al punto che Gesรน non si fidava di loro, proprio perchรฉ conosceva il loro cuore. Sappiamo bene infatti che non sempre quello che gli altri esprimono apparentemente verso di noi, corrisponde sinceramente a quello che si portano dentro.

Parlarsi

I segni sono strumenti che servono a comunicare qualcosa, per questo i segni nel Vangelo di Giovanni non hanno principalmente il carattere di eventi prodigiosi, ma sono modi attraverso cui Gesรน ci parla di sรฉ. Per questo motivo possiamo accostare questo testo alle parole che Dio consegna al popolo di Israele nel libro dellโ€™Esodo. Anche in quel caso infatti si tratta di un momento di comunicazione, di relazione: quelle parole sono il modo per stare dentro quella relazione.

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Non ci puรฒ essere relazione se non ci parliamo e non ci diciamo che cosa รจ importante per noi. Anche in questo caso il fatto che quelle parole vadano lette come immagine di una relazione ce lo dice lโ€™appellativo che Dio attribuisce a se stesso: sono un Dio geloso! La gelosia dice, in senso positivo, che lโ€™altro รจ importante per me, ci tengo a questa relazione, desidero che questa relazione sia esclusiva.

Come la rabbia, anche la gelosia purtroppo puรฒ diventare distruttiva, quando ciรฒ che la suscita non รจ lโ€™amore e lโ€™apprezzamento dellโ€™altra persona, ma il possesso e il delirio di onnipotenza che porta alla pretesa del controllo sullโ€™altra persona.

I fatti

Ogni relazione ha bisogno di tempo, anche quella con Dio: il sabato รจ lโ€™immagine di questo tempo dedicato esclusivamente alla relazione. Se non cโ€™รจ sabato in una relazione, รจ difficile che possa crescere, maturare e andare avanti. Lโ€™amore poi ha bisogno di concretezza: nelle parole dellโ€™Esodo, lโ€™amore per Dio si concretizza nella relazione con gli altri, ma ogni relazione ha bisogno di trasformare le parole in azione, sono i fatti che fanno vedere lโ€™amore, le parole ne fanno vedere solo il profumo.

Leggersi dentro

  • La tua relazione con il Signore รจ superficiale, intima, conflittuale?
  • Da cosa si puรฒ capire il tipo di relazione che hai con il Signore?

Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte

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