Situazioni di esilio
Quando ce ne siamo andati da una relazione, magari sbattendo la porta, รจ difficile ritornarvi, quando ci sembra che la vita ci stia sfuggendo di mano, รจ complicato riprendere le redini della propria esistenza, quando in una situazione non ci si sente piรน a proprio agio, รจ impegnativo rimanerci, quando la relazione con Dio si spegne, sembra impensabile poterla ritrovare.
Sono tutte situazione che potremmo chiamare di esilio, usando lโimmagine adoperata dal libro del profeta Isaia. Piรน precisamente si tratta dellโimmagine con cui si apre quello che viene chiamato il libretto della consolazione, scritto proprio per coloro che stavano per tornare nella loro terra, dopo la tragedia della deportazione babilonese, ma che adesso sono preoccupati di quello che potrebbero trovare tornando nel loro paese. Effettivamente troveranno solo macerie, come troveranno macerie forse un giorno i popoli che ora sono in guerra.
Anche la nostra vita a volte sembra bombardata, per questo rinunciamo a guardarla e non vogliamo piรน ritornarci. Ci condanniamo a vivere per sempre in esilio, lontani da noi stessi, lasciando perdere qualsiasi opera di ricostruzione. A volte quellโesilio รจ stata una condanna, a volte ce ne siamo voluti andare di nostra iniziativa, a volte รจ semplicemente capitato: le cose sono andate cosรฌ.
ร proprio su questa situazione cosรฌ frequente per tutti noi che Dio vuole dire una parola di consolazione. In questo popolo in marcia ci siamo tutti noi, ciascuno con il suo esilio. Il Signore ci conduce come un gregge dove cโรจ un poโ di tutto, ci sono gli agnellini e le pecore madri, ci sono le capre malate e i montoni arrabbiati. Il Signore vuole riportarci tutti nella nostra terra.
Venirsi incontro
Proprio come uno che non vede lโora di incontrarci, il Signore ci viene incontro. Lโimmagine di Isaia sembra descrivere infatti un duplice cammino: da una parte รจ il popolo che deve tornare, ma dallโaltra รจ il Signore stesso che gli va incontro, proprio come nella parabola del padre misericordioso, dove non รจ solo il figlio che torna, ma anche il padre che corre ad abbracciarlo.
Cosรฌ, mentre camminiamo per tornare, possiamo anche lavorare per preparare la strada al Signore che ci viene incontro. Si tratta di spianare la strada nella steppa, perchรฉ se la vegetazione continua a crescere non si riconosce piรน il sentiero e non ci si vede piรน. Nelle relazioni succede propri cosรฌ: ci si lascia andare al tempo, non si interviene, non si fa nessuna manutenzione, e alla fine non ci si vede piรน, non cโรจ piรน un sentiero sul quale incontrarsi.
Occorre riempire le valli, perchรฉ altrimenti sprofondiamo nei nostri pensieri tristi e desolati, ci abbattiamo, precipitiamo, e poi รจ difficile risalire dai nostri abissi. Si riempiono le valli con pensieri di bene, guardando anche alle cose positive, nutrendo il cuore con la gioia per il Signore che viene.
Bisogna poi abbassare i monti e i colli del nostro orgoglio e della superbia, quei monti e quei colli che ci impediscono di guardare lโorizzonte, perchรฉ ci inducono a ripiegarci su noi stessi. ร necessario sistemare il terreno accidentato dei nostri pensieri, altrimenti si scivola e ci facciamo male, meglio costruire strade appianate invece di elaborare ragionamenti contorti.
Raccontare un incontro
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Attraverso questa opera di ricostruzione saremo finalmente capaci di vedere la gloria di Dio, cioรจ la sua presenza fino a diventare sentinelle che annunciano lโesperienza di questo incontro. Questa รจ la buona notizia, il vangelo di cui Marco parla allโinizio del suo racconto: si puรฒ sempre tornare dallโesilio, Dio ci viene sempre incontro, si puรฒ sempre ricominciare.
Un nuovo inizio
Inizio infatti รจ la prima parola del vangelo di Marco, in greco archรจ, che vuol dire anche motivo, ragione, causa. Cristo stesso รจ per Marco la buona notizia, perchรฉ in lui e grazie a lui un nuovo inizio รจ sempre possibile. Ogni inizio รจ un primo posso e bisogna cominciare da qualche parte: il battesimo รจ il segno concreto di un cambiamento, รจ unโimmersione nella morte per lasciare tutto quello che non ci fa vivere. Il battesimo รจ lโimmagine di una nuova nascita, cโรจ un grembo che ci ridร vita.
Nel testo di Marco tutto ci parla di un nuovo inizio: Giovanni Battista ci ricorda con il suo vestito di pelli lโinizio della creazione, quando Adamo viene rivestito cosรฌ dopo il peccato. Il Giordano รจ per ogni ebreo lโimmagine della soglia, attraversando la quale, il popolo era entrato nella terra promessa.
La Chiesa, annunciando il Vangelo, continua a predicare oggi la possibilitร di un nuovo inizio. Anche quando te ne sei andato da tanto tempo, anche quando non vedi piรน la possibilitร di tornare, anche quando ti vergogni, anche quando ti aspetti di trovare solo macerie, non mollare, mettiti in cammino, perchรฉ mentre sei sulla strada, il Signore sta giร venendo verso di te.
Leggersi dentro
- Cosa puoi fare concretamente nella tua vita per preparare la via al Signore che ti viene incontro?
- Qual รจ il primo passo da cui puoi ricominciare?
Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte